InfoAut
Immagine di copertina per il post

Contestati i ministri della guerra al Politecnico di Torino

Riceviamo e ricondividiamo il comunicato del CUA di Torino sulla contestazione di ieri al convegno istituzionale tenutosi alla sede del Valentino del Politecnico.

Ieri mattina un gruppo di student3 dell’Università di Torino ha contestato il convegno a porte chiuse che si è tenuto al castello del Valentino su tecnoscienza e intelligenza artificiale, con ospiti di riguardo come i ministri Tajani, Bernini, Lollobrigida, Fratin, dirigenti di ENI e MAECI e la rappresentanza politica locale nelle persone di Lorusso e Cirio.
Con le bandiere della Palestina ci siamo avvicinat3 al centro città completamente militarizzato per l’evento, così come la sede del Valentino del Politecnico, chiusa per permettere a questi individui di chiacchierare indisturbati dentro le mura di una sede pubblica oggi resa inaccessibile all3 student3.
Siamo andat3 a contestare l’evento perchè l’intento di questo convegno è di rafforzare ancor di più il legame tra la ricerca bellica e i nostri atenei, così come le partnership italiane con paesi belligeranti e genocidi come Israele. Vediamo bene in Palestina come l’applicazione dell’intelligenza artificiale serva principalmente ad uccidere civili e devastare territori e non vogliamo renderci complici di un tale scempio mettendo le nostre intelligenze al servizio delle guerre degli stati imperialisti occidentali.
La ministra dell’Università, Bernini, risponde eloquentemente alle proteste studentesche invitandoci ad un “dialogo”; come sempre questi politicanti parlano di scenari inverosimili, perchè mentre richiama gli studenti alla pacificazione a pochi metri dalla sua carnevalata dentro il Politecnico al corteo veniva impedito di avvicinarsi alla sede attraverso il solito utilizzo spropositato di manganelli, calci e spintoni. La ministra inoltre parla dei benefici del dual use, la possibilità di utilizzare in campo civile e militare la medesima tecnologia, sostenendo che sia proprio questa pratica a salvarci la vita e che non potremmo vivere senza. Peccato che la ministra aggiri il punto della questione poiché le stesse tecnologie che in occidente (forse e comunque non per tutti/e) salvano le vite negli ospedali, non molto lontano dall’ipocrita occidente vengono usate per compiere genocidi, per intensificare il controllo sulla popolazione, per rubare l’acqua ai territori, solo per fare qualche esempio. Tutto questo non ci sta bene, se la ricchezza non è per tutt3 è solo uno strumento di dominio.

La contestazione di oggi si inserisce nel quadro delle mobilitazioni incessanti che da ottobre portiamo avanti contro il genocidio e per una Palestina libera. Nonostante gli infiniti appelli per il cessate al fuoco, l’escalation odierna della guerra e le dichiarazioni del governo israeliano continuano ad andare nella direzione della distruzione totale della Palestina, su cui il cui punto di svolta sarà l’invasione via terra di Rafah. Per questo rimandiamo all’appello alla mobilitazione generale che da qualche giorno circola in tutta Italia per richiamare ad un’azione politica coordinata le realtà che continuano a lottare per la liberazione della Palestina dal colonialismo, contro tutte le guerre imperialiste e chi le arma (link in bio).

È scontato dire che non ci fermiamo oggi, i prossimi giorni saranno ricchi di occasioni per continuare a contrapporci al sistema di guerra totale verso cui vorrebbero portarci e per conquistare un futuro degno di essere vissuto.

CON LA PALESTINA FINO ALLA VITTORIA
CONTRO TUTTE LE GUERRE IMPERIALISTE

Qui si può ascoltare il contributo del CUA su Radio Onda d’Urto

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

bando maecicorteocuaisraelemanifestazioneministra berninistudentiuniversità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Show Israel the red card! Corteo nazionale a Udine

Domani, 14 ottobre, alle 20:45, si giocherà a Udine Italia–Israele, match di qualificazione ai Mondiali 2026. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La giudice federale impedisce a Trump di inviare truppe della Guardia Nazionale a Chicago

Il pendolo tra guerra civile e guerra esterna negli Stati Uniti di Trump oscilla sempre più vorticosamente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Afghanistan e Pakistan, combattimenti alla frontiera con decine di morti

Lungo il confine settentrionale tra Afghanistan e Pakistan si è registrata un’escalation significativa nelle ultime ore, con scontri armati che hanno coinvolto artiglieria pesante e aviazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attivisti della Flotilla rinchiusi nella prigione di Ketziot

Israele trasferisce i volontari sequestrati della Freedom Flotilla alla prigione di Ketziot: cresce l’indignazione internazionale

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: il circo macronista continua

Non si cambia una squadra che perde.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Revolutionary block e The Hague for Palestine: esperienze di lotta al fianco della resistenza palestinese in Olanda

Il 5 ottobre 300.000 persone sono scese in piazza ad Amsterdam alle parole d’ordine di “fermare il genocidio”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

E’ ufficiale il “cessate il fuoco” a Gaza

Il governo israeliano ha ratificato a tarda notte la prima parte del piano Trump con la dura opposizione dei ministri dell’ultra-destra Ben Gvir e Smotrich.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Perù: destituita Dina Boluarte. Il Congresso ha approvato la destituzione presidenziale per «incapacità morale permanente»

Il Congresso del Perù ha destituito la presidente Dina Boluarte. Il Parlamento ha approvato la destituzione presidenziale per “incapacità morale permanente”, con 124 voti a favore e nessuno contrario.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Un milione di corpi in movimento, di bandiere, striscioni, messaggi a pennarello su pezzi di cartone”

Pubblichiamo di seguito il contributo di Nicoletta Dosio in merito al corteo nazionale per la Palestina dello scorso sabato a Roma. Buona lettura!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bambini con armi anticarro: orrore a Palermo al villaggio dell’Esercito

Bambini con armi in mano più grandi di loro, giri sui carri armati, mentre nel maxischermo vengono proiettate immagini di soldati in azione.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecocidio, imperialismo e liberazione della Palestina/1

La devastazione di Gaza non è solo genocidio, ma anche ecocidio: la distruzione deliberata di un intero tessuto sociale ed ecologico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Continuano le piazze per la Palestina e nella notte nuovo abbordaggio della Flottilla

Ieri, 7 ottobre, in particolare in due città italiane, Torino e Bologna, si sono tenuti appuntamenti per continuare la mobilitazione in solidarietà alla Palestina. Entrambe le piazze sono state vietate dalle rispettive questure in quanto considerate “inopportune”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: prosegue la rotta verso Gaza. In Italia movimenti e sindacati pronti a “bloccare di nuovo tutto”

La Global Sumud Flotilla, nonostante la guerra psicologica portata avanti da Israele nel corso di tutta la tratta, prosegue con determinazione verso Gaza.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Lo storico israeliano Avi Shlaim ha abbandonato il sionismo molto tempo fa. Ora è al fianco di Hamas

Shlaim, dell’Università di Oxford, sostiene che Hamas incarna la resistenza palestinese e si allontana persino dai suoi colleghi più radicali.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Anan Yaeesh deportato nel carcere di Melfi, mentre si allungano i tempi di un processo infame

Anan Yaeesh, partigiano palestinese sotto processo a L’Aquila su mandato del governo genocida di Israele, è stato trasferito il 23 settembre, dal carcere di Terni a quello di Melfi.