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Arrestati in Francia 6 presunti militanti dell’ETA

Architettata in base ai migliori dispositivi polizieschi, l’operazione ha avuto luogo in diversi punti del territorio francese, in collaborazione con la Guardia Civil spagnola. Arresti mirati quelli di questa mattina, accompagnati da perquisizioni in numerosi appartamenti delle località dove si sono prodotte le detenzioni. Nonostante le identità delle persone arrestate non siano state ancora confermate ufficialmente, non aspettano a farsi sentire le congratulazioni, a poche ore dalla operazione poliziesca, da parte del Ministro francese degli Interni che ha qualificato “eccellente” il dispositivo messo in atto questa mattina. Ma non solo congratulazioni e sorrisi di soddisfazione, ma anche una conferma rispetto alla continuità di collaborazione in operazioni di questo tipo tra Stato spagnolo e francese.

A fianco alle dichiarazioni del ministro francese, che non sembrano aggiungere nulla di nuovo sotto il cielo, esulta per l’operazione di polizia di questa mattina anche il Partito Nazionalista basco mentre il portavoce del Governo della Comunità autonoma basca esprime il suo consenso a riguardo con le consuete frasi di rito che marcano, a suo dire, la non volontà dell’organizzazione armata di sciogliersi definitivamente, e vedendo nell’ennesima operazione di stamane una sorta di normalità delle misure repressive nei confronti dell’ETA. Frasi e dichiarazioni, ma anche l’operazione stessa di questa mattina lo dimostra, che non tengono conto della tregua permanente che l’organizzazione armata ha intrapreso dall’ottobre del 2011, e che delinea ancora una volta l’atteggiamento degli Stati spagnolo e francese che, come in una gara podistica, continuano a gareggiare con il paraocchi.

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