
Aggiornamento dal fronte Curdo
I media center delle YPG riferiscono di bombardamenti degli aerei Turchi nel villaggio di Qitmê di Efrîn il 21 febbraio scorso con la risposta delle YPG. Bombardati nello stesso giorno anche i villaggi di Maranez e Vilat Qadî.
Qui di seguito la dichiarazione delle YPG:
“Le forze turche sono entrate nelle terre del Rojava attraverso il villaggio di Silîpqiran di Kobanê il 22 febbraio 2017 e hanno distrutto le case di diversi residenti. Le nostre forze sono intervenute e hanno costretto i soldati turchi a ritirarsi.
Un elicottero turco ha sorvolato e bombardato il villaggio di Sefa di Çilaxa il 24 febbraio 2017.
Soldati turchi sono entrati nel villaggio di Zehre del distretto Bilbilê di Efrîn il 25 febbraio 2017, ma sono stati costretti a ritirarsi dopo l’intervento delle nostre forze.
Nello stesso giorno soldati turchi e appartenenti alle bande affiliate hanno bombardato i villaggi di Maranez e Belûnê di Efrîn e le nostre forze hanno dato una severa risposta all’esercito turco occupante.”
Importanti notizie giungono dall’avanzata verso la liberazione di Raqqa e Deir ez-Zor. ll comando della sala operativa dell’Ira dell’Eufrate, oltre la pubblicazione del bilancio di guerra settimanale, ha comunicato davanti a decine di giornalisti internazionali e locali che presto tutte le strade che conducono a Raqqa saranno eliminate.
Di seguito il testo completo della dichiarazione stampa della sala di comando operativo di Ira dell’Eufrate:
“Come sapete la nostra operazione per liberare Raqqa e Deir ez-Zor va avanti con la partecipazione di molti gruppi diversi in modo eroico, così come abbiamo promesso al nostro popolo. Le nostre forze mirano a ripulire la terra siriana dal terrorismo infliggendo duri colpi ai terroristi. Salutiamo la resistenza delle nostre forze, dei nostri combattenti e dei nostri comandanti per liberare la popolazione dall’oscurità dei terroristi. Commemoriamo Xalid El-Ensarî caduto martire durante la terza fase dell’operazione Ira dell’Eufrate e tutti gli altri martiri immortali. Siamo anche in dovere di ringraziare la nostra gente che ha dato sostegno alla lotta per ripulire la regione dal terrorismo.
BILANCIO DI GUERRA SETTIMANALE
Le nostre forze hanno liberato un’ampia area a Raqqa e Deir ez-Zor dalle bande in meno di una settimana. Le nostre forze hanno ripulito decine di villaggi e borghi dalle mine messe dalle bande e sequestrato una grande quantità di equipaggiamento militare e munizioni. I residenti che sono stati costretti a lasciare i villaggi sono stati portati in zone sicure ed è stata data risposta ai loro bisogni nonostante la scarsità di risorse.
BUONE NOTIZIE PER LA POPOLAZIONE DI RAQQA E DEIR EZ-ZOR
Nell’attuale fase dell’iniziativa continuano i nostri sforzi per tagliare tutte le strade che conducono a Raqqa e Deir ez-Zor. Diamo la buona notizia che presto il terrorismo avrà fine e che la vittoria per la nostra gente a Raqqa e Deir ez-Zor è vicina. Ripetiamo la nostra promessa ai nostri martiri e compagni e dichiariamo che una vita basata su democrazia, libertà e fratellanza tra i popoli è vicina.
Di seguito il bilancio settimanale di guerra:
– Un’area di 1762 km2 a Raqqa e Deir ez-Zor è stata liberata dalle bande.
– Sono state rimosse le mine da 18 villaggi e 34 borghi a Raqqa, da 46 villaggi e 177 borghi a Deir ez-Zor.
– Sono stati uccisi: 172 componenti delle bande e 8 sono stati catturati vivi.
– Sono stati distrutti: 2 centri di fabbricazione di autobombe e i1 deposito di munizioni delle bande.
– Sono stati distrutti: 9 autobombe, 6 veicoli militari, 2 motociclette, 2 pick-up muniti di mitragliatrici, 2 droni da artiglieria e 3 da ricognizione.
– Sono stati sequestrati dai nostri combattenti: 30 kalashnikov, 11 sostegni per kalashnikov, migliaia di proiettili per kalashnikov, 3 mitragliatrici
Rext, 24 bombe a mano, 1 fucile tipo Bruno, 1 katiusha, 4 missili katiusha, 7 Fucili BKC, 3250 proiettili BKC, 3 casse di BKC, 7 propulsori di missili B-7, 30 componenti B-7, 2 casse di B-7, 2 fucili 14,5 mm Doçka, 500 proiettili 14,5 mm Doçka, 1 fucile 12,7 mm Doçka, 150 proiettili 12,7 mm Doçka, 1 artiglieria 120 mm, 25 bombe di artiglieria da 12 mm, 1 artiglieria 82 mm, 1 artiglieria 60 mm, 1 missile intelligente termosensibile, 1 binocolo per visione notturna, 1 walkie talkie senza fili, 3 veicoli militari e 1 motocicletta.
10 COMBATTENTI HANNO PERSO LA VITA
– 10 dei nostri combattenti sono caduti martiri e 11 dei nostri compagni sono rimasti feriti combattendo coraggiosamente durante questo periodo.”
Sotto assedio da parte dell’esercito Turco il villaggio di Xerabê Bava, Nusaybin, da 15 giorni, durante i quali hanno arrestato e torturato decine di persone mentre erano in custodia.
Ribhet Bayhan, uno dei residenti reclusi e tenuto in custodia per 12 giorni ha dichiarato di aver assistito alla tortura da parte dei militari, di pertinenza statale, di suo fratello Sabri Bayhan e di altri residenti Şükrü Kochan e Abdi Aykut.
Qui di seguito il suo racconto:
“Sono arrivati e hanno messo sotto assedio il villaggio. Nel secondo giorno hanno dimostrato una grande forza militare. Da subito con ferocia spaventosa e aggressività contro gli abitanti del villaggio, soprattutto bambini e donne sono state esposti a insulti e torture. Le parole non possono esprimere quello che abbiamo vissuto. I nostri figli non finiscono più di piangere. “
Il terzo giorno le forze turche hanno fatto irruzione nelle case ed arrestato 13 persone, tra cui Ribhet Bayhan:
“Eravamo in 13 persone in una cella che era molto fredda. Ci hanno continuamente insultato e torturato fisicamente. Mio fratello Sabri e un altro residente Şükrü Kochan sono stati gravemente torturati. Sono testimone delle torture che hanno subito…”
Ribhet Bayhan ha invitato il popolo curdo ad unirsi e resistere contro l’assedio e l’aggressione in corso nei villaggi di Xerabê Bava e Talatê, distretto di Nusaybin, Mardin.
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