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Rapporto Eurispes, famiglie sempre più povere e i giovani tornano dai genitori

 

“Il 48,3% non riesce ad arrivare alla fine del mese”, con un incremento “di circa un punto percentuale rispetto all’anno scorso, dove si registrava un 47,2%, per questo motivo il 28,7% delle famiglie è costretta a tentare di contrarre un mutuo. Le ragioni principali per si è costretti ad indebitarsi in Italia sono: l’acquisto della prima casa (46,8%), ripagare altri debiti accumulati, specie con altre banche o finanziarie (17,9%), e la necessità di pagare cure mediche (10,9%). Quindi, mentre le famiglie vanno impoverendosi, le banche lucrano dall’erosione del welfare o da mutui precedenti.

Tra le problematiche economiche principali delle famiglie italiane emerge la difficoltà a pagare il mutuo della casa, problema nel 28,5% dei casi, e la difficoltà a pagare il canone di affitto, per il 42,1% degli affittuari. Quindi, la lotta per la casa sembra essere ancora di primaria importanza.

Le misure di austerità, l’assenza o riduzione del reddito insieme alle riforme del governo Renzi/Gentiloni contribuiscono all’impoverimento sociale, abbassando il livello della qualità della vita. Infatti il 38,1% rinuncia alle spese mediche, il 70,9% non riesce più a permettersi un pasto fuori casa.

Il dato nuovo riguarda il problema casa vissuto dai giovani: pagare l’affitto o il mutuo pesa e allora per andare avanti c’è chi deve tornare indietro, sotto un unico tetto con genitori o suoceri. Questo avviene per il 13,8% dei giovani che avevano provato a vivere fuori casa, senza quindi calcolare i moltissimi che il tentativo non lo prendono nemmeno in considerazione data la precarietà dei lavori a cui sono relegati.

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