InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pisa: ad un anno dall’incendio…”adesso il Newroz è dappertutto!”

 


Di seguito pubblichiamo il comunicato dei compagni e delle compagne del Newroz:

 

CI SONO COSE CHE NON BRUCIANO

Il 28 aprile dello scorso anno mani vigliacche appiccavano il fuoco allo Spazio Antagonista Newroz.

Non possiamo dimenticare il fiume nero di acqua e fuliggine che travolgeva quanto avevamo costruito, le nostre stanze bruciate, le pareti annerite, il patrimonio del centro di documentazione salvato per miracolo; non possiamo dimenticare che, dopo un anno, nessun colpevole sia stato identificato mentre sono continuate a piovere indagini e denunce
sulle lotte sociali in città.

Non abbiamo mai creduto, e continuiamo a non credere, al piromane casuale. Oggi come allora sappiamo bene quello che volevano colpire: uno spazio fisico, certamente, autogestito e autorganizzato, tassello di quell’altra città possibile che si costruisce sulla partecipazione, sulla condivisione, sulla messa in comune. Uno spazio in cui soggettività diverse possono organizzarsi per rispondere all’arroganza di quei poteri forti che vogliono mano libera per speculazioni edilizie, sfratti, licenziamenti, privatizzazione di saperi e salute, che vogliono saccheggiare una città e i suoi abitanti e pretendono di farlo nel silenzio spaventato di chi vorrebbero condannato a subire.

In migliaia, in corteo, un anno fa, abbiamo affermato “ci sono cose che non bruciano”.

E così è stato: il Newroz non ha mai fermato, neanche un giorno, le sue attività; immediatamente partiti, i lavori, grazie anche alla solidarietà diffusa, lo hanno ricostruito nella sua interezza, regalando anche un parco di 600 metri quadri dove c’erano orti abbandonati.

Non solo: abbiamo sempre pensato e praticato la non unicità e la riproducibilità dell’esperienza autorganizzata del Newroz, rilanciando l’intervento nelle periferie dimenticate, a partire dagli impianti sportivi autogestiti della Nuova Periferia Polivalente, a fianco dei lavoratori precari e precarizzati, delle famiglie sotto sfratto, di tutti coloro che esprimono la necessità di rispondere all’impoverimento indotto dalla crisi riprendendosi spazi di vita e socialità, strappando reddito, diritti e dignità.

Adesso il Newroz è dappertutto, oltre che in via Garibaldi 72.

Un anno dopo l’incendio, 15 anni dopo l’apertura del Newroz, 25 anni dopo l’avvio del percorso dei centri sociali autogestiti in città, lanciamo all’insegna proprio di “reddito e dignità” il 1 maggio al Newroz, inaugurando per l’occasione il nuovo, accogliente, spazio parco con il pranzo popolare.


Spazio Antagonista Newroz

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

incendionewroz

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: lo Spazio Popolare Neruda sotto attacco: la risposta di chi abita e vive lo spazio per la tutela della salute collettiva

Da ieri i quotidiani locali a Torino hanno alimentato la bufera in merito allo Spazio Popolare Neruda dove si è verificato un caso di tubercolosi al quale è seguita un’attenta gestione per la tutela della salute collettiva, sia della comunità che vive e attraversa lo spazio, sia del quartiere e di chi lo anima con le più varie attività. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Chi paga il “miracolo economico” (che poi è la solita austerità) del Governo Meloni

Il prelievo fiscale è salito dal 2024 al 2025 dal 41,4% al 42,6% del Pil, toccando un picco da record a danno di milioni di contribuenti con redditi medio bassi

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

I privati all’assalto della sanità (con l’appoggio del Governo)

Lo scorso 8 luglio Mediobanca ha dato notizia dell’aggiornamento del suo Report 2024 sui maggiori operatori sanitari privati in Italia (con fatturato superiore a 100 milioni) nel 2023.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

San Didero: nella notte a fuoco il presidio dopo la grande giornata di lotta No Tav

Le fiamme hanno distrutto completamente la struttura del presidio che da anni rappresenta un punto di riferimento della resistenza No Tav

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roghi e lotta per la vita in Macedonia: avete acceso le fiamme, ora preparatevi al fuoco

Il 16 marzo, 59 giovani sono morti tra le fiamme a Kocani, in Macedonia, in un club notturno. Avevano tra i 14 e i 25 anni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Argentina: “Lo Stato Nazionale decide di non finanziare la lotta agli incendi”

Il fuoco devasta territori e vita nel Chubut, Río Negro e Neuquén. Di fronte alla scarsa azione del governo nazionale, abitanti locali, produttori e popoli originari indicano le cause: siccità prolungate e cambiamento climatico, monocolture di pini e mancanza di prevenzione. Un morto, centinaia di case distrutte e 23.000 ettari sono alcune delle conseguenze. Nel […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Hawaii. L’incendio di Maui nel contesto dei conflitti per l’acqua

Nel mese di agosto si sono sviluppati diversi incendi devastanti – estinti completamente solo pochi giorni fa – che hanno distrutto l’isola di Maui, causando ad oggi (ufficialmente) 115 morti fra gli umani e innumerevoli fra gli animali, migliaia di ettari bruciati, territori naturali e centri abitati rasi al suolo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La linea del fuoco/1

Da più di quattro mesi il Canada brucia, ininterrottamente.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

A Palermo centinaia di persone in assemblea pubblica dopo i roghi, “Vogliamo risposte”

A Palermo, marterdì primo agosto, si è tenuta un’assemblea spontanea sotto lo slogan “Basta Incendi”, presso piazza Indipendenza colma di persone dopo il tam tam dei giorni scorsi sui social.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Fuoco contro fuoco

Gli incendi boschivi stanno aumentando di frequenza, ma si stanno anche intensificando. Che cosa sta accadendo?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Grecia: anarchici e comunisti nella lotta contro gli incendi

Nel contesto di disorganizzazione generale dello stato, anarchici e comunisti cercano di contribuire in ogni modo possibile agli sforzi dei volontari per contrastare gli incendi.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il piromane. Anatomia di un mostro siciliano

Riecheggia ricorrente e nessuno può più ignorare questa evidenza: in Sicilia prolifera una specie molto precisa di criminale, il piromane. Onnipresente nelle dichiarazioni dei politici, il piromane è – da che abbiamo memoria – il protagonista assoluto dei comunicati sugli incendi in Sicilia, tornato puntuale anche oggi agli onori della cronaca.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La crisi climatica è sempre più generale: ondate di caldo estremo ed incendi

Alcune zone dell’Europa, dell’Asia e del Nord America stanno affrontando ondate di caldo estreme, che minaccia di superare i record, di provocare incendi, allarmi sanitari ed evacuazioni.