InfoAut
Immagine di copertina per il post

Occupata ex caserma. Pisa verso il corteo contro le spese militari

Occupata questa mattina l’ex caserma Curtatone e Montanara da parte di giovani studenti, precari e disoccupati della città. Un’iniziativa organizzata per rilanciare il corteo d’opposizione alla parata militare che si svolgerà sabato mattina allo stadio Romeo Anconetani di Pisa. Il nutrito gruppo ha aperto i cancelli nella prima mattinata, coinvolgendo da subito gli abitanti del quartiere S. Martino, compiaciuti della riapertura di questo spazio.

La struttura, di proprietà demaniale, è vuota da circa dieci anni, composta da quattro grandi palazzine costruite su un’area verde gigantesca. Sporcizia, incuria e degrado: dunque tutto secondo la “norma” dei luoghi lasciati all’abbandono, tranne per il fatto che alcuni mezzi privati, macchine, suv e scooter, erano parcheggiati all’interno della struttura militare. Insomma, l’ex caserma era diventata in questi anni un comodo parcheggio privato ad uso esclusivo di carabinieri, militari e delle proprie famiglie.

Con l’iniziativa di questa mattina, Pisa si dimostra ancora una volta una città che non vuole subire in silenzio le decisioni prese dall’amministrazione comunale e dalle istituzioni tutte. Lo sperpero dei soldi pubblici per la parata militare della Folgore che celebrerà sabato il settantesimo anniversario della battaglia di El Alamein, nonchè la concessione dello stadio comunale per questo evento, non vanno giù alle centinaia di persone che tutti i giorni sono costrette a subire austerità ed impoverimento.

Dunque l’appuntamento per il corteo di contestazione di sabato è alle 15 in Logge dei Banchi; un corteo che si preannuncia partecipato da individualità e realtà collettive provenienti anche dalle altre città della Toscana. Una giornata di mobilitazione per ribadire che i soldi pubblici devono essere redistribuiti a scuole, università e ospedali, devono essere utilizzati per gli affitti di chi non può permettersi una casa e per i servizi al cittadino.

Di seguito il volantino distribuito durante l’occupazione:

BASTA SPESE MILITARI. RICONVERTIAMO L’EX DISTRETTO MILITARE!

Oggi in diverse realtà autorganizzate del mondo sociale e universitario abbiamo deciso di riaprire l’ex distretto militare “curtatone e montanara”. La situazione di questa caserma è emblematica: dopo anni di abbandono e con il blocco della trattativa tra ministero della difesa ed enti locali che dovrebbe trasformare le tre caserme in zone residenziali ad alta “valorizzazione economica” in cambio di una nuova mega “caserma” ad ospedaletto, come studenti, precari e lavoratori abbiamo deciso di aprire questo spazio per denunciare l’impiego di risorse economiche ed immobiliari al servizio di ricchi ed esercito.

Noi riapriamo questo enorme luogo per denunciare l’enorme dispendio di soldi e risorse delle “parate” militari di Stato impiegate nella celebrazione della sconfitta colonialista e fascita di El Alamein come quella di sabato prossimo.
Chi come noi combatte la crisi e la precarietà quotidianamente non accetta che la crisi del debito sia utilizzata per impoverire ancora di più la stragrande maggioranza della popolazione, e nel mentre si continui a privilegiare gli interessi di chi produce guerra e devastazione da una parte, e dei ricchi banchieri, immobiliaristi e grandi speculatori dall’altra.

L’occupazione di questa ex caserma significa per noi proprio questo: ci siamo stufati di vederci derubare delle nostre vite in favore dei soliti potenti; è giunta l’ora di riprendersi tutto. In questa ex caserma, così come in tante altre zone della nostra città che sono in attesa di essere “valorizzate”, i profitti degli imprenditori di guerra e del mattone devono e possono diventare scuole, case dello studente, biblioteche, abitazioni popolari, mense autogestite etc…
Con questo spirito e con queste pratiche di riappropriazione, rilanciamo la partecipazione al corteo “no alla guerra, no alle spese militari” di sabato 27 alle ore 15 in piazza XX settembre.

Realtà autorganizzate contro la guerra e le spese militari


Leggi anche:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

el alameinmilitarizzazionepisa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un appello a difesa del Servizio Sanitario Nazionale.

E’ uscito un appello firmato a nome di quattordici personalità nell’ambito della sanità e della scienza per tutelare il servizio sanitario nazionale, qui è possibile leggerne il contenuto.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgomberi al Quarticciolo. In borgata nessuna persona resta sola.

Ieri mattina 3 famiglie della borgata sono state sgomberate da ATER e dalla Prefettura di Roma. Una ragazza incinta, una donna sola con due figli, persone in attesa di una casa popolare da decenni. Persone che abitano in quelle case dal 2002. Persone che pagano la colpa di non potersi permettere una casa. Non veniteci […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il Fentanyl e la dolorosa condizione umana

Il dilagante consumo di fentanyl negli Stati Uniti rappresenta certamente «un dramma americano», come si legge negli ultimi due anni sui quotidiani

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando tagliava l’erba risparmiava i fiori. Le parole della madre di Stefano

Sono rimasta molto colpita dall’enorme affetto che in questi giorni tutti mi hanno dimostrato e voglio ringrazio tutti. Il legame con Stefano era totale, in simbiosi, a lui avevo trasmesso tutto, purtroppo anche le mie allergie, i problemi di tiroide.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefanino Milanesi, una vita per la lotta

Uno dei più noti compagni e protagonisti delle lotte comprese tra gli anni Settanta e quelle odierne del popolo NoTav se n’è andato, improvvisamente.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Ste, che la terra ti sia lieve

Se ne è andato Stefano, compagno, No Tav. Come redazione di InfoAut ci uniamo al ricordo del movimento No Tav ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza ed affetto ad Ermelinda, ai compagni ed alle compagne che hanno condiviso le piazze, le strade ed i sentieri di montagna con Stefano.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Giocate, giocate! L’azzardo del Governo

Il gioco d’azzardo nel nostro Paese non conosce crisi e la crescita del gioco online sembra sempre più inarrestabile. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Roma: morta a 75 anni Barbara Balzerani

In carcere e poi fuori la Balzerani ha riletto a lungo la storia – personale e collettiva – degli anni ’70 e ’80, attraverso molti incontri pubblici, prese di posizione e soprattutto con numerosi libri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano 2-3 marzo 2024: assemblea nazionale dei movimenti per il diritto all’abitare

La fase economica, sociale e politica che stiamo vivendo racchiude in sé tutte le contraddizioni che il sistema capitalistico porta in seno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Askatasuna: siamo ancora qua… eh già!!

Prendiamo parola a seguito dell’inizio del percorso di co-progettazione che porterà il pian terreno e il giardino del centro sociale a diventare bene comune.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Tamburini di guerra

Mentre gli stati continuano ad ammassare armamenti il tentativo di condizionamento dell’opinione pubblica sull’inevitabilità della guerra raggiunge nuove vette, tra giornalisti che lodano i benefici per l’economia dell’industria delle armi, propaganda nelle scuole e proposte politiche scellerate.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa vuol dire un’università libera?

In TV e sui giornali si è scatenata la canea mediatica nei confronti degli studenti e delle studentesse universitarie che richiedono la fine degli accordi di ricerca militari o di dual use con le università israeliane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’Italia si arma. Diretta con i portuali di Genova.

«Il Collettivo Autonomo dei Lavoratori Portuali (CALP) di Genova ha denunciato un nuovo sbarco di mezzi militari nel porto ligure, arrivati a bordo di una delle navi della compagnia saudita Bahri (le “navi delle armi”) e diretti a Camp Darby.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il colore dei manganelli

Quei fatti si inseriscono in un contesto nel quale la repressione – nelle piazze, nei tribunali, nelle carceri, nei centri di detenzione per migranti – è diventata strumento ordinario di governo

Immagine di copertina per il post
Formazione

Genova: protestano studenti e studentesse dell’istituto Pertini-Diaz: “Non vogliamo poliziotti a far lezione qui” 

“Fuori la polizia dalla Diaz”, questo lo striscione comparso martedì mattina, e subito rimosso, sui cancelli dell’istituto Pertini – Diaz a Genova, la scuola dove nel 2001 avvennero i pestaggi polizieschi contro i manifestanti del G8.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: un altro sabato di mobilitazione popolare in tutta Italia

Giornata di mobilitazione sabato 2 marzo 2024 in Italia in solidarietà con la Palestina e il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fermare il genocidio a Gaza: in Italia sciopero per la Palestina. Cariche a Pisa, Firenze e Catania

Fermare il genocidio a Gaza: questo l’obiettivo dello sciopero generale per la Palestina di ieri, indetto in tutta Italia e per tutte le categorie di lavoro dai sindacati di base, raccogliendo l’appello dei Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Da Torino a Pisa continuano le mobilitazioni per la Palestina.

Le mobilitazioni a sostegno del popolo palestinese continuano, in particolare nei luoghi della formazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lo scandalo della Torre e il senso di Giustizia

Venerdì 17 novembre, a Pisa, un partecipato corteo composto da un migliaio di studentə e lavoratorə in sciopero ha attraversato determinato e rabbioso le strade della città, è arrivato in Piazza dei Miracoli e ha occupato per un’ora uno dei monumenti più famosi del mondo, la Torre di Pisa, calando dalla sua cima una gigantesca bandiera della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pisa: calata la bandiera palestinese dalla Torre in piazza dei Miracoli

Alla fine di un partecipatissimo corteo studentesco e cittadino a Pisa, che chiedeva il cessate il fuoco immediato, la fine del genocidio a Gaza e la liberazione della Palestina, lə manifestanti sono riuscitə a salire sulla Torre, sfidando il blocco delle forze dell’ordine, per calare una gigantesca bandiera Palestina. L’obiettivo era quello di mostrare ancora […]