InfoAut
Immagine di copertina per il post

I primi successi di chi lotta per l’abitare a Cagliari e una mentalità da rivoluzionare

Sulle prime vittorie di queste lotte sull’abitare e sulle vicende di cui sopra riportiamo il comunicato congiunto del giovane movimento di lotta per la casa cagliaritano e de Sa Domu

 

I primi successi di chi lotta per l’abitare a Cagliari e una mentalità da rivoluzionare

 

Sono arrivati i primi risultati. “La lotta paga”, è vero. Ieri pomeriggio abbiamo incontrato il sindaco Zedda e i responsabili delle politiche sociali e abitative delle istituzioni cagliaritane. Ci hanno voluto rassicurare dicendoci che non c’erano parti contrapposte. Non è così. Ci sono gli interessi della gente senza possibilità contro quelli di chi amministra le risorse e che vorrebbe decidere come e quanto affossare la vita delle persone e costringerle a ulteriore sfruttamento e sofferenze. Con questa consapevolezza, sicuri dei nostri interessi contro quelli di chi comanda in città, abbiamo affrontato questo confronto forti della nostra risolutezza: avremmo trattato su due punti inderogabili

 

  1. trovare un tetto, diritto inalienabile di chiunque, a chi oggi vive una situazione di emergenza abitativa e ha iniziato a lottare

  2. allacciare immediatamente l’acqua a chi oggi si vede negato un bene primario per la sopravvivenza e la dignità dell’essere umano

Esattamente su questi due punti, a partire dalla mobilitazione di via Cagna e delle scuole occupate di via Zucca, via Flumentepido, abbiamo strappato, dopo due ore e mezza di trattativa, degli impegni precisi da parte del sindaco, messi per iscritto e firmati. Verificheremo la sua parola nei fatti, impegnandoci a nostra volta a incalzarlo quando la sua parola resterà sulla carta o quando i soggetti istituzionali responsabili della nostra condizione faranno orecchie da mercante alle nostre legittime rivendicazioni. Non faremo prigionieri. Lotteremo contro tutti, se necessario.

Da mesi abbiamo stretto relazioni, ricostruito le reti di solidarietà che permettono a chi vive in occupazione per necessità – perché si occupa per necessità non perché piace o per furbizia – di condurre, nonostante tutto, un’esistenza dignitosa. A questi sforzi sono state contrapposte delle operazioni tese ad annientarci. La politica ci ha slacciato l’acqua, scambiandoci forse per dei fortini nemici sotto assedio da costringere alla resa per farci fuggire non si sa dove. Le male lingue sui social network hanno provato a screditarci, parlando delle nostre vite, dei nostri trascorsi, parlando di noi come… “gentaglia”. Ma che ne sanno della nostra vita!

Noi non ci inganniamo. L’ipocrisia non ci appartiene. Sappiamo le difficoltà che abbiamo attraversato in questi anni, sappiamo che dove nasci ci rimani, se non hai altre possibilità… e questo mondo non te ne offre poi tante. Abbiamo conosciuto i modi di arrangiarci per raccattare qualcosa e tirare a campare. Non ci scandalizzano, ma non ci sono mai piaciuti perché ingiusti. Per questo ci siamo costruiti con tanti altri nuovi strumenti per riscattarci. Sappiamo però anche che non tradiamo la nostra gente, i nostri affetti la nostra vita. La vogliamo però cambiare, questo sì! Allora abbiamo iniziato a lottare per cambiare. Questo ha significato mettersi in gioco, darsi degli obbiettivi, dichiararli senza vergogna e paura davanti a tutti. L’abbiamo fatto.

Ma che ne sa dei nostri sforzi chi invece è restato fermo sulla sua opinione mentre noi invece siamo cambiati. Suggeriamo a questa gente un’altra cosa: non solo abbiamo iniziato a cambiare noi stessi ma anche la città che ci circonda. Provino a sintonizzarsi con Cagliari.

C’è voluta forza e coraggio. Abbiamo iniziato a ribellarci alla consuetudine che ci voleva divisi, considerati come casi di “marginalità sociale” da trattare nell’informalità di qualche rapporto personale con questo o quel consigliere, con questo o quel funzionario, tra una promessa e l’altra, con l’ansia dell’attesa, dei rinvii, delle prese in giro. Noi invece abbiamo mantenuto una sola promessa: la parola che avevamo dato a noi stessi di impegnarci a denunciare e a organizzarci per chiedere conto a chi di dovere della nostra condizione. Abbiamo avuto una sola voce. Abbiamo fin’ora lottato assieme. E’ vero, abbiamo fatto casino per due martedì di fila sotto il Consiglio in via Roma. Evidentemente era necessario. Ci siamo presi gli spintoni dalla celere, abbiamo bloccato via Roma sotto il sole per due ore, abbiamo perso giornate di lavoro o con i nostri figli per lottare e rivendicare ciò che è giusto. Facciamo i nostri sacrifici, combattendo e lavorando ogni giorno, tra mille difficoltà. Non preghiamo più nessuno, non vogliamo commiserazione. Ora pretendiamo quello che ci spetta: case, acqua, reddito e dignità!

Sappiamo che non siamo soli a lottare. Nel nostro percorso abbiamo incontrato un’altra esperienza di riscatto: i ragazzi e le ragazze di Sa Domu hanno dimostrato generosità e voglia di organizzarsi con noi. Non sono dei buoni samaritani, sono i nostri compagni di lotta. L’averli respinti nel gruppo della delegazione trattante che ha affrontato il confronto ieri in vai Nazario Sauro è sintomo di miopia da parte del Sindaco: in città si sta organizzando un movimento di lotta che potrà essere aggirato per il momento ma certo sarà impossibile non riconoscere. Non siamo egoisti. Sappiamo che tanti soffrono nella nostra città. Ci conosciamo o ci possiamo conoscere. Abbiamo sentito tanti dire: “ho fatto sacrifici per vent’anni per pagarmi il mutuo”, “mi spezzo la schiena per pagare l’affitto” oppure “faccio tre lavori, e a periodi sono fortunato se ne trovo uno, e con le bollette sono sempre sotto”. Lo sappiamo, lo sappiamo bene. Organizziamoci, lottiamo assieme. Noi abbiamo iniziato e qualcosa iniziamo a raccoglierla…

Un ultimo appunto: noi non facciamo il gioco di nessuno. Di nessun partito, di nessuna fazione. Facciamo il nostro interesse che è quello della gente umile e povera. La gente dei quartieri popolari della nostra città che ha deciso di lottare e cambiare. Gli interessi di chi nella vita non ha avuto nulla in regalo ma non si arrende all’ingiustizia di dover subire le prepotenze del capo a lavoro, del saccente su facebook pronto a pontificare sulla vita altrui, oppure di chi amministra temporaneamente la città, chiunque sia. Siamo in guerra. Una guerra non voluta da noi ma che quotidianamente viene condotta contro i più poveri e di cui le amministrazioni locali sono compartecipi o al meglio, a seconda dei posti, semplici esecutori. Facciano le proprie scelte. Noi la nostra l’abbiamo fatta: abbiamo voluto sottrarre la politica alle promesse restituendola al protagonismo di chi è disposto a lottare e a organizzarsi collettivamente. Se questo comporta non stare alle regole del gioco, bene, siamo disposti a cambiarle le regole di questo gioco. Perché ne va delle nostre vite e della nostra dignità.

 

Movimento lotta per la casa Casteddu

Studentato Occupato Sa Domu

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

cagliarilotta per la casano art 5

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La contraddizione ecologica e l’opposizione alla guerra: riflessioni sulla mobilitazione contro il G7 Ambiente e Energia.

Le giornate di mobilitazione appena trascorse e quelle che abbiamo di fronte ci dicono alcune cose rispetto alle tendenze dell’oggi, dei soggetti che si muovono, delle lotte che si intrecciano. Prima di pubblicare il contributo di notav.info che ritorna sulle ragioni della mobilitazione verso il G7 Ambiente Energia di Venaria e sulla cronaca delle giornate di lotta, diamo alcuni spunti di riflessione..

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un appello a difesa del Servizio Sanitario Nazionale.

E’ uscito un appello firmato a nome di quattordici personalità nell’ambito della sanità e della scienza per tutelare il servizio sanitario nazionale, qui è possibile leggerne il contenuto.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgomberi al Quarticciolo. In borgata nessuna persona resta sola.

Ieri mattina 3 famiglie della borgata sono state sgomberate da ATER e dalla Prefettura di Roma. Una ragazza incinta, una donna sola con due figli, persone in attesa di una casa popolare da decenni. Persone che abitano in quelle case dal 2002. Persone che pagano la colpa di non potersi permettere una casa. Non veniteci […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il Fentanyl e la dolorosa condizione umana

Il dilagante consumo di fentanyl negli Stati Uniti rappresenta certamente «un dramma americano», come si legge negli ultimi due anni sui quotidiani

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando tagliava l’erba risparmiava i fiori. Le parole della madre di Stefano

Sono rimasta molto colpita dall’enorme affetto che in questi giorni tutti mi hanno dimostrato e voglio ringrazio tutti. Il legame con Stefano era totale, in simbiosi, a lui avevo trasmesso tutto, purtroppo anche le mie allergie, i problemi di tiroide.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefanino Milanesi, una vita per la lotta

Uno dei più noti compagni e protagonisti delle lotte comprese tra gli anni Settanta e quelle odierne del popolo NoTav se n’è andato, improvvisamente.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Ste, che la terra ti sia lieve

Se ne è andato Stefano, compagno, No Tav. Come redazione di InfoAut ci uniamo al ricordo del movimento No Tav ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza ed affetto ad Ermelinda, ai compagni ed alle compagne che hanno condiviso le piazze, le strade ed i sentieri di montagna con Stefano.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Giocate, giocate! L’azzardo del Governo

Il gioco d’azzardo nel nostro Paese non conosce crisi e la crescita del gioco online sembra sempre più inarrestabile. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Roma: morta a 75 anni Barbara Balzerani

In carcere e poi fuori la Balzerani ha riletto a lungo la storia – personale e collettiva – degli anni ’70 e ’80, attraverso molti incontri pubblici, prese di posizione e soprattutto con numerosi libri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano 2-3 marzo 2024: assemblea nazionale dei movimenti per il diritto all’abitare

La fase economica, sociale e politica che stiamo vivendo racchiude in sé tutte le contraddizioni che il sistema capitalistico porta in seno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La questione abitativa nella città di Torino

Nell’ultimo anno abbiamo visto un aumento degli affitti del 100%, infatti ora il prezzo medio di un bilocale in Barriera di Milano si aggira attorno agli 800 EURO, e un aumento degli sfratti del 230%, infatti oggi a Torino gli sfratti in corso sono 6000!

Immagine di copertina per il post
Bisogni

2.7 Radura || Un posto dove stare. La lotta per la casa a Pavia

La questione abitativa viene spesso considerata come un problema relegato alle metropoli. In realtà anche nelle città medio-piccole gli sfratti, i pignoramenti, l’aumento del costo degli affitti sono fenomeni all’ordine del giorno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: Glitchousing Project – Nuovo spazio occupato nel cuore della città

L’ex Istuto Zoni, una residenza universitaria privata della fondazone R.U.I. da anni in disuso, è stata occupato questa mattina dal Collettivo Universitario Autonomo di Bologna. “Nasce Glitchousing Project”, scrive il CUA, “una piattaforma ibrida di immaginazione per un abitare nuovo e sociale”. “All’interno del Glitchousing Project”, prosegue il CUA, “si trovano gli Student Hostel: spazi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: sgomberata l’occupazione abitativa di Via Esterle

A Milano le forze dell’ordine, in gran numero, hanno iniziato all’alba di martedì 29 agosto lo sgombero dell’occupazione abitativa di via Esterle. Lo stabile è di proprietà del Comune guidato dal sindaco Beppe Sala.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Reddito contro Rendita. Dalla parte del diritto all’abitare

Dall’8 al 10 settembre si terrà a Roma a Metropoliz una importante tre giorni sull’abitare ed il reddito indetta dai Blocchi Precari Metropolitani. Di seguito riprendiamo l’appello.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il secondo numero di “Case in Rivolta”

La protesta degli studenti davanti alle facoltà universitarie di tutta Italia ha contribuito a rendere evidente una volta di più quello che i collettivi di lotta per la casa stanno denunciando da decenni: la mano libera del mercato sulla questione abitativa non solo non riesce a contenere un’emergenza che ormai è diventata strutturale ma aggrava di giorno in giorno la situazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

2 giugno: corteo contro l’occupazione militare della Sardegna

La Sardegna, per tutto il mese di maggio, vede grandissime esercitazioni militari che coinvolgono i paesi Nato e si inseriscono nel conflitto russo-ucraino. In questo periodo si susseguono con un enorme dispiegamento di mezzi: Noble Jump, Joint Star e Mare Aperto.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fratelli d’Italia propone una nuova legge contro chi occupa case a scopo abitativo

Fratelli d’Italia, il partito della Meloni, che da quando è al governo ha dichiarato spietatamente guerra ai poveri con il taglio del RDC e del contributo dell’affitto proprio in questi giorni sta sferrando un altro attacco: una proposta di legge che PUNISCE DURAMENTE LE OCCUPAZIONI ABITATIVE. La proposta infatti e dell’introduzione di un nuovo reato punito con fino a 9 anni di carcere.