
De Tomaso: l’ira degli operai, aggredito il presidente
Sono stati attimi di tensione quando Rossignolo è stato rincorso e insultato quando all’uscita dal vertice con gli assessori Mario Giordano e Claudia Porchietto per trovare una soluzione all’impasse in cui è finita l’azienda automobilistica. In sua difesa è intervenuta la polizia che lo ha scortato fino alla nuova vettura Deauville a bordo della quale aveva raggiunto la Regione. Alcuni lavoratori hanno preso a calci l’automobile. A Rossignolo è stato chiesto di pagare gli stipendi, in ritardo per il quinto mese consecutivo. Subito dopo un corteo spontaneo di operai ha raggiunto la stazione Porta Nuova e ha bloccato i binari dei treni.
Si era conclusa con un nulla di fatto la trattativa in Regione e si era fissata una nuova riunione per l’indomani quando si istituirà un tavolo tecnico con il compito di risolvere le questioni legate alla mancanza di liquidità dell’azienda che stanno causando l’empasse e che ritarderanno, per altre settimane, la partenza dei corsi di formazione. Secondo quanto si è appreso, la De Tomaso da un lato non è in grado di ottenere le polizze assicurative per la copertura della fideiussione necessaria per incassare il contributo Ue per la formazione (pari a 20 milioni di euro) e, dall’altro, al bando regionale per la formazione hanno partecipato nove aziende, il che ha ridotto la disponibilità economica per la formazione messa a disposizione dal governo del Piemonte.
La ragione per cui l’azienda non riesce ad ottenere la copertura assicurativa è legata al ritardo nel pagamento dell’ultima rata di affitto per lo stabilimento di Grugliasco (di proprietà di Finpiemonte), il che ha fatto partire una segnalazione che impedisce ulteriori garanzie assicurative per i finanziamenti. Domani i tecnici degli assessorati al Lavoro e alle Attività Produttive cercheranno una soluzione a questo problema. Per quanto riguarda gli anticipi della cassa integrazione ai circa 900 lavoratori, la situazione al momento resta bloccata. Sempre domani i lavoratori torneranno a manifestare. Si sono dati appuntamento in piazza Castello, a Torino, per le 9. A quanto pare, manifesteranno anche sotto il vicino municipio di Torino per chiedere l’intervento del neo sindaco, Piero Fassino.
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