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Bruxelles, 120.000 in piazza contro l’austerity

Più di 120.000 persone sono scese in piazza oggi a Bruxelles, in quella che è stata la prima grande manifestazione contro le misure di austerità del nuovo governo di destra.

La manifestazione è stata organizzata dal fronte comune dei sindacati belga e ha visto una partecipazione massiccia di lavoratori, precari, disoccupati, sans papiers e studenti, uniti contro il nuovo accordo di governo che include misure che costituiscono un vero e proprio attacco al lavoro e ai servizi sociali: l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni, il congelamento dei salari e la privatizzazione delle ferrovie con tagli drastici del personale e conseguente aumento del costo del servizio, per citarne soltanto alcune.

Il corteo, partito dalla Gare du Nord, si è mosso per le vie del centro per concludersi alla Gare du Midi, dove circa 300 manifestanti hanno lasciato la piazza dei sindacati per dirigersi verso una via laterale, chiusa dalla polizia. La maggior parte erano operai portuali di Zeebrugge e Anversa, che si sono trovati di fronte a idranti e lacrimogeni durante circa due ore di scontri.

La manifestazione di oggi a Bruxelles è stata un successo a livello di partecipazione: gli organizzatori hanno dichiarato che un’affluenza del genere non veniva registrata in Belgio da almeno 30 anni. A partire da adesso e fino a fine dicembre sono in programma numerose altre mobilitazioni e scioperi generali, con un ruolo determinante dei sindacati nel coordinare queste mobilitazioni.

 

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