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Blocco ad oltranza dei facchini Mirror a Ferrara

I facchini della cooperativa LSK Bolognese che lavoravano presso la Sant’Agostino Mirror di Ferrara hanno ribadito di non sottostare ai ricatti che le controparti stanno tendendo loro in questi ultimi giorni, da quando gli accordi per il reintegro dei lavoratori licenziati non è stato mantenuto.

La retorica portata avanti dall’ azienda, che giustifica l’accordo come forma di mediazione fatta solo per placare la giusta rabbia dei facchini, per poi smentirsi nei fatti, é passata dall’essere deterrente alla lotta a venire concepita come un affronto bello e buono che ha spinto al blocco dei cancelli di questa mattina, senza se e senza ma.

Un chiaro monito per la Mirror, azienda -tra le altre cose- in odor di SAIE (la fiera internazionale dell’immobile di Bologna che questo mercoledì sarà oggetto di contestazione da parte dei movimento bolognese per il diritto all’abitare e in contrapposizione alle politiche renziane nel suo complesso).E da Bologna è giunta la solidarietà attiva non solo dei delegati Si.Cobas e di alcune facchine della Yoox, ma pure degli studenti universitari e dei militanti del Laboratorio Crash! giunti a rimpolpare il picchetto. Per alcune ore la presenza di forze dell’ordine sul posto è stata molto bassa.

Il segnale è giunto chiaro e forte ai padroni, che si sono indisposti per non essere stati fatti entrare, assieme a tutti gli altri camion e veicoli :anche in questo magazzino non sarà tollerato di poter continuare a giocare sulla pelle e sulle schiene già provate dei facchini in lotta.

Alle due del pomeriggio il picchetto, composto da qualche decina di unità, si trova alla sua decima ora di blocco, e non si è ancora sciolto.

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