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Ancora perquisizioni contro il Collettivo Comunista Piemontese

Ancora indagini e perquisizioni, a Torino, contro i militanti del Collettivo Comunista Piemontese. Stavolta, come spesso accade, la

Qui di seguito il comunicato del Collettivo Comunista Piemontese: 

Sabato 7 maggio alle 7,30 del mattino, otto sbirri inviati dalla Procura della Repubblica di Torino, irrompono nelle case dei compagni Valter e Paolone, militanti comunisti del Collettivo Comunista Piemontese, alla ricerca di materiale esplodente che ipotizzano fosse servito a terrorizzare il candidato sindaco Coppola e i suoi scagnozzi durante una loro iniziativa elettorale in piazza Madama Cristina a Torino.Gli sbirri della Procura hanno perquisito le due abitazioni e rinvenuto un “pericolosissimo ordigno”costituito da un fumogeno da stadio. L’ordigno è stato quindi sequestrato dai poliziotti operanti.

E’ la seconda volta nel giro di qualche mese che i politicanti fascisti, per mano di Magistrati  come Enrico Arnaldi Di Balme, (già responsabile della persecuzione contro la compagna accusata di avere lanciato il fumogeno contro Bonanni della CISL), sguinzagliano i loro  sbirri nel tentativo di intimidire i compagni che combattono  i fascisti e che non abbassano la testa di fronte alla repressione e alle angherie della borghesia. Come sempre i compagni non intendono assolutamente abbassare la guardia di fronte alle intimidazioni e alla repressione ordinata da politicanti infami e attuata da Pubblici Ministeri compiacenti.

Ne il parafascista Coppola, ne il destro Fassino, ne tanto meno altri politicanti razzisti e speculatori, troveranno buona accoglienza nel quartiere di San Salvario, come negli altri quartieri in cui i comunisti e gli antifascisti vivono, lavorano e si organizzano!

 

Collettivo Comunista Piemontese  

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