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#6D Torino. Scegliamo l’Europa delle lotte. Strike Again!

Oggi, giovedì 6 dicembre, gli studenti e le studentesse di tutte le scuole di Torino e della Val Susa sono scesi in piazza al fianco degli universitari e degli operai della Fiom rivendicando il 14 novembre come importante giornata di lotta e per ribadire ancora una volta il loro dissenso nei confronti delle continue politiche di austerità portate avanti da questo governo.

Infatti, sull’onda del 14 novembre molti studenti, a Torino come in tutt’Italia, hanno costruito varie iniziative di protesta all’interno e fuori dalle loro scuole, dalle occupazioni ai blocchi stradali, per dare continuità alle mobilitazioni che hanno caratterizzato quest’autunno fino ad arrivare alla giornata di oggi.

Il corteo è partito da piazza Arbarello e ha proseguito in via Pietro Micca dov’ è stata sanzionata simbolicamente la sede del Miur, una delle responsabili della situazione degradante della scuola pubblica. Successivamente gli studenti medi e universitari hanno occupato la Mole Antonelliana, simbolo di Torino, accendendo fumogeni ed esponendo striscioni e bandiere No Tav, in solidarietà agli arrestati per l’occupazione della ditta GeoValsusa. Scopo di quest’iniziativa è stato inoltre appoggiare la protesta dei lavoratori della REAR, che vedono abbassarsi di giorno in giorno la qualità delle loro condizioni di lavoro, e dimostrare che dalle scuole alle strade è possibile riprendersi le città.

Il messaggio che si è voluto dare è quello di espandere il concetto di riappropriazione da un ambiente puramente scolastico ad un contesto più esteso, in grado di comprendere quella componente sociale che maggiormente sente il peso della crisi sulle proprie spalle.

Con la giornata di oggi gli studenti hanno saputo dimostrare che, in una situazione come quella attuale, non sono disposti a piegare la testa davanti a questo governo di professori che, come al solito, vuole far pagare la crisi agli strati sociali più bassi e che continua a finanziare opere inutili come la Tav anzichè investire sui servizi pubblici come istruzione, trasporti e sanità.
Il 6 dicembre non dev’essere considerata la conclusione di questo “autunno caldo”, ma un’altra tappa fondamentale per portare avanti la nostra lotta, ponendo le basi per una mobilitazione sempre più ampia.

SCEGLIAMO L’EUROPA DELLE LOTTE
STRIKE AGAIN!

Kollettivo Studenti Autorganizzati Torino

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