Il primo sciopero della storia – Documenti dello sciopero in Egitto sotto Ramses III
14 novembre 1157 A.C.
In Egitto, durante il regno di Ramses III, gli abitanti di un villaggio, che stavano costruendo i templi di Tebe, si fermarono: fu il primo sciopero della storia. Lo racconta il papiro redatto da uno scriba, conservato presso il Museo egizio di Torino.
Il Papiro dello Sciopero di Torino è un resoconto contemporaneo del primo sciopero dei lavoratori nella storia documentata, avvenuto in Cisgiordania a Tebe durante il regno di Ramses III, quando gli addetti alle tombe di Deir el Medina non ha ricevuto le razioni salariali.
Nel 29° anno del regno di Ramses III (1157 aC circa), lo scriba Amennakhte registra nel villaggio di Deir el Medina una serie di scioperi e sit-in intrapresi dagli artigiani che vivevano lì. Questi artigiani erano lavoratori altamente specializzati, portati nel villaggio per lavorare in segreto sulle tombe della Valle dei Re che ora attirano folle di visitatori che ammirano la maestria artigianale.
Mentre Amennakhte registra diverse date sul papiro precedenti allo sciopero, principalmente preoccupazioni amministrative che potenzialmente indicano un problema precedente al contenuto del papiro, il primo “sciopero” registrato è datato all'”Anno 29, 2° mese di Peret (il nome egiziano per la loro stagione di crescita), giorno 10′ con i lavoratori che “oltrepassano i muri” per lamentarsi “siamo affamati” dopo che non ci sono state pagate le razioni salariali, e alla fine organizzano un sit-in dietro il tempio funerario di Thutmose III.
Il papiro è un documento interessante, poiché evidenzia i problemi socio-economici in corso che afflissero l’Egitto nel successivo Nuovo Regno. Problemi che fecero aumentare il costo del cibo e portarono, in pochi anni, a una diffusa pratica di corruzione ad alto livello a Tebe e al saccheggio di tombe da parte degli abitanti di Tebe per pagarlo.
Anno 29, secondo mese d’inverno, giorno 10
In questo giorno l’equipaggio oltrepassò i cinque posti di guardia della tomba dicendo: “Abbiamo fame, perché sono già passati 18 giorni in questo mese” e si sedettero sul retro del tempio di Menkheperre.
Vennero lo scriba del sepolcro recintato, i due capisquadra, i due delegati e i due sorveglianti e gridarono loro: “Venite dentro”.
Fecero grandi giuramenti (dicendo): “Per favore, torna, abbiamo questioni che riguardano il Faraone”.
Trascorsero la notte nella Tomba.
Anno 29, secondo mese d’inverno, giorno 10
L’intero equipaggio oltrepassò i cinque posti di guardia della tomba. Raggiunsero la parte interna del tempio del Faraone. Vennero i tre capitani, i (due) vice e i due procuratori (?). Li trovarono seduti sul retro del tempio di Menkheperre, sulla strada esterna.
Anno 29, secondo mese d’inverno, giorno 10
In questo giorno l’equipaggio oltrepassò il posto di guardia a causa del rancio.
(giorno 10)
(Loro) superarono il posto di guardia a causa della loro razione, vicino alla strada rialzata di (Ki)ng (Mentuhotp)e.
Anno 29, secondo mese d’inverno, giorno 11
Passarono di nuovo. Raggiunsero la porta del muro temenos meridionale del Tempio di Wesermaatre-setepenre.
Anno 29, secondo mese d’inverno, giorno 11
Furono portati dallo scriba Pentaweret: s’b-cakes: 28, s’b-cakes: 27. Totale 55.
Anno 29, secondo mese d’inverno, giorno 12
Raggiunsero il tempio di Wesermaatre-setepenre. Passarono la notte litigando (?) al suo ingresso. Entrarono al suo interno, e lo scriba Pentaweret, i due capi della polizia, i due guardiani, i guardiani della Portineria della Tomba… (Il capo della polizia) Mentmose (dichiarò che sarebbe andato) a Tebe dicendo: “Andrò a chiamare il sindaco di Tebe. Lui…”
Io (Mentmose) gli dissi: “Quelli della Tomba sono (nel) tempio di Wesermaatre-setepenre.”
Mi disse: “… tesoro… tu… non c’è… darti… (al luogo dove) uno è…”
I due capi della polizia… il Faraone, lo scrivano dei conti Hednakht, i padrini di questa amministrazione (uscirono (?)) per ascoltare la loro dichiarazione. Dissero loro : “La prospettiva della fame e della sete ci ha spinto a questo; non c’è vestito, non c’è olio, non c’è pesce, non ci sono verdure. Mandate al faraone, nostro buon signore, circa e mandalo al visir, nostro superiore, perché ci riforniscano di provviste.”
In questo giorno veniva loro consegnata la razione del 1° mese invernale.
Anno 29, secondo mese d’inverno, giorno 12
Passarono e raggiunsero il Tempio del Re dell’Alto e Basso Egitto Wesermaatre-setepenre. … Mentmose (?) (detto) all’equipaggio: “Finite ‘quello che state facendo’ affinché possiamo uscire.”
Anno 29, secondo mese d’inverno, giorno 13
Al corpo di guardia della Tomba. Dichiarazione del capo della polizia Mentmose: “Vi dirò la mia opinione. Salite, raccogliete il vostro armamentario, chiudete le porte, andate a prendere le vostre mogli e i vostri figli, e vi condurrò al tempio di Menmaatre e vi lascerò stabilirsi lì immediatamente.
Anno 29, secondo mese d’inverno, giorno 13
Il capo della polizia… “finisci ‘quello che stai (facendo)’…”
… (secondo mese d’inverno, giorno 13)
anch’essi, prese le loro mogli… uscirono di nuovo dicendo… il capo maestro delle tasse aveva portato loro… elenco di quello (?) che venne a loro … (che) inviò il capo maestro delle tasse Ptahemheb.
Secondo mese d’inverno, giorno 15 (o 16)
…. “Date a ciascuno mezzo sacco d’orzo (?)”, così disse. Mentmose si è fatto portare un barattolo di birra qbw e cinquanta (??), ma senza alcun risultato. Passavano ancora e la sera portavano anche delle torce (?).
giorno 17
L’imy-r mSaw del tempio del re dell’Alto e del Basso Egitto, Wesermaatre-meriamun venne all’equipaggio. Udì [la loro dichiarazione, dicendo: “Dimmi ciò di cui scriverò al Faraone”. Lo scriba Hori… Mi disse: “il sindaco di Tebe… passa la notte”.
Non ho farro da darti. Si dava una razione alla portineria… anche nel secondo mese d’inverno, giorno 17. Il caposquadra, 7 sacchi e mezzo, 18 uomini, 5 sacchi e mezzo ciascuno, i due giovani, al completo, la schiava, al completo.
Anno 29, secondo mese d’inverno, giorno 17
Dare la razione del secondo mese:
(Lato destro)
1 caposquadra: 7 sacchi e mezzo
lo scriba: 3¾ sacchi
8 uomini ciascuno: 52/4 sacchi, per un totale di 44 sacchi.
Lato sinistro:
1 caposquadra: 7 sacchi e mezzo
lo scriba: 3 sacchi ¾
8 uomini ciascuno: 52/4 sacchi, per un totale di 44 sacchi.
I due portinai, i quattro lavandai…
Anno 29, terzo mese d’inverno
L’equipaggio oltrepassò i posti di guardia; si sedettero nella tomba. I tre capitani andarono a prenderli. E l’operaio Mosè, figlio di Anakhte, disse: “Come resiste Amon e come resiste il sovrano, la cui ira è più grande della morte, se oggi venissi portato via da qui andrò a dormire solo dopo aver fatto i preparativi per saccheggiare una tomba”. Se non mantengo il giuramento, è a causa di questo mio giuramento lì nel nome del faraone che mi puniranno.
Dopodiché l’equipaggio uscì per passare il posto di guardia dal retro del villaggio i tre capitani avevano lanciato un grande grido contro di loro alla porta del villaggio. Lo scriba Amennakhte della Tomba chiusa fece andare i due sorveglianti e i due delegati a prenderli. Il procuratore Reshpetref tornò dicendoci: “Così parla Qenna , figlio di Ruta, e Hay, figlio di Huy: ‘Non torneremo, potete dire ai vostri superiori che,’ – si presentarono davanti ai compagni – ‘di sicuro, non è per la fame che siamo passati ( cioè che siamo in sciopero), ma abbiamo una denuncia seria da fare; di sicuro è stato fatto qualcosa di brutto in questo luogo del Faraone”, così hanno detto.”
E quando siamo usciti per ascoltare la loro dichiarazione, ci hanno detto: “Dite le cose come stanno”.
Anno 29, quarto mese d’inverno, giorno 28
Il visir To andò verso nord dopo essere venuto a portare gli dei della regione meridionale al giubileo di Sed. Il capo della polizia Nebsemen, figlio di Pahnesy, andò a dire ai tre capitani e all’equipaggio mentre si trovavano davanti alla portineria della Tomba: “Così dice il visir: ‘Non è stato per nessun motivo che non sono venuto a voi? Non è perché non avessi niente da portarvi che non sono venuto! Quanto al vostro detto: “Non toglieteci il rancio!” sono io il visir che è stato promosso (recentemente) allo scopo di togliere? Non posso dirvi ciò che avrebbe dovuto compiere colui che è nella mia posizione – guarda caso che nei granai non c’è nulla – ma io ti darò quello che ho trovato.”
E lo scriba Hori della Tomba disse loro: “Vi è stata data una mezza razione e ve la distribuirò io stesso.”
Anno 29, primo mese d’estate, giorno 2
Amenkhay e Weserhat consegnarono i due sacchi di farro alla ciurma come razione per il primo mese d’estate. Il caposquadra Khonsu disse alla ciurma: “Guardate, vi dico, accettate la razione e poi scendete sulla piazza del mercato alla portineria, e fate dire ai figli del visir lui a riguardo.”
Quando lo scriba Amennakhte ebbe finito di dare loro la razione, si recarono sulla piazza del mercato secondo ciò che lui (cioè Khonsu) aveva detto loro. Ma quando passarono davanti a un posto di guardia, lo scriba Amennakhte uscì e disse loro: “Non passate per la piazza del mercato. Certo, vi ho appena dato due sacchi di farro. Andate allora, e io vi darò sei stato condannato in qualsiasi tribunale a cui andrai.”
E li ho tirati fuori di nuovo.
Anno 29, primo mese d’estate, giorno 13
L’equipaggio oltrepassò i posti di guardia dicendo: “Abbiamo fame”.
Si sedettero sul retro del tempio di Baenre-meryamun. Essi gridarono al sindaco di Tebe che passava, ed egli mandò loro il giardiniere Meniufer, capo del sorvegliante del bestiame, a dire loro: “Vedi, io darò questi 50 sacchi di farro per le provviste finché il Faraone non vi darà (a) razione.
Anno 29, primo mese d’estate, giorno 16
Dichiarazione dell’operaio Penanuke allo scriba Amennakhte e al caposquadra Khonsu: “Voi siete i miei superiori e siete gli amministratori della Tomba. Il faraone, mio buon signore, mi ha fatto giurare un giuramento di fedeltà che diceva: “Non udrò nulla. Non vedrò alcun danno nei luoghi grandi e profondi e non lo nasconderò”. Ora, Weserhat e Pentaweret hanno rimosso le pietre dalla sommità del pozzo della tomba del re Osiride Wesermaatre-setepenre, il grande dio, e portò via un bue marchiato con il marchio del tempio di Wesermaatre-setepenre, che sta in piedi nella sua stabile. Ed ebbe rapporti con tre donne sposate: la signora Menat quando viveva con Qenna, la signora Taiunes quando viveva con Nakhtamun e la signora Tawerethetepti quando viveva con Pentaweret. Ora, avete visto l’atteggiamento del visir Hori riguardo alla rimozione delle pietre, che gli fu riferito: ‘Il caposquadra Peneb’ – mio padre – ‘ha messo degli uomini per togliere le pietre, (ha fatto) proprio questo.’ E Qenna, figlio di Ruta, fece esattamente lo stesso dall’alto del pozzo della tomba dei figli reali del re Osiride Wesermaatre-setepenre, il grande Dio. Fammi vedere cosa farai loro, altrimenti riferirò consegnarli al faraone, mio signore, e al visir, mio superiore».
Ha detto: “Weserhat ha fatto piani per saccheggiare la sua tomba e li ha implementati nella Valle delle Regine”.
Guarda “La plus grosse Conspiration de l’Égypte Ancienne”:
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