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Claudio Miccoli

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Il 6 ottobre 1978, a Napoli, nell’ospedale Loreto Crispi, moriva il consigliere regionale campano del Wwf Claudio Miccoli.

La sera del 30 settembre precedente, in piazza Sannazaro, Miccoli, 20 anni, fu aggredito dall’estremista di destra Ernesto Nonno, colpito da alcune bastonate, prima alla spalla, poi una alla testa che lo fece cadere a terra dove il suo assassino infierì fracassandogli la testa a bastonate. Miccoli, ambientalista e simpatizzante di sinistra, di ritorno da una riunione del Wwf nella sede cittadina di villa Pignatelli e diretto in una vicina birreria era intervenuto in soccorso di Giuseppe Aversa, studente di medicina di 24 anni, calabrese, che era stato aggredito a colpi di bastone da alcuni neofascisti. Prima di morire Miccoli aveva chiesto di poter donare gli organi: le sue cornee ridaranno la vista ad un altro ragazzo. Gli aggressori al processo affermeranno di essere andati in quella zona solo per prendere una birra, ma poi “c’era scappato il morto”.

Ernesto Nonno verrà condannato a 14 anni di carcere per l’omicidio nel 1981. Con lui, anche Pietro Romano e Guido Matacena, che avevano collaborato all’omicidio, che saranno condannati a loro volta a 6 anni e 7 mesi e 6 anni e 9 mesi di reclusione.

Guarda “Claudio Miccoli ucciso in volo dai fascisti“:

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