InfoAut
Immagine di copertina per il post

Mario Bini – Un comunista autonomo a Cremona

||||

Solo uno sfortunato incidente poteva portarci via Mario Bini come è avvenuto il 4 luglio 2014 dopo diversi giorni di sofferenza.

Pubblichiamo il ricordo di Lele Rizzo in quel tragico giorno:

 

Mario Bini, Mario di Cremona per noi, autonomo vecchio stampo, tutto comunismo e coerenza, nella militanza come in cucina.

Uno di quei guerrieri che è difficile eguagliare: dai Proletari in Divisa, passando per il Coordinamento Antinucleare Antimperialista, per arrivare ai grandi momenti di lotta in Valle, Mario c’è sempre stato, con quel sano protagonismo degli autonomi che si può tramandare nella pratica, ma non si può né insegnare né raccontare.

Prima fila, giubbino smanicato da pescatore, camiciotto, fazzoletto calato sul volto, qualcosa di utile in mano e avanti sempre, poche cose che valgono sempre nella lotta, certezze di una militanza che ci accomuna da sempre.

Se penso all’Autonomia penso a Mario, ai suoi interventi incalzanti con quel tono di voce inconfondibile, lo stesso che riecheggiava negli slogan di qualche piazza in giro per l’Italia o nelle fragorose e sincere risate a tavola, prima o dopo una buona giornata di scontri, quelle che a Mario piacevano di più.

Sarebbero troppi i racconti da fare sulla militanza di Mario e non è solo in occasione della sua morte che vale la pena ricordarli, per una generazione giovane (non più tanto) come la mia, le avventure che ci siamo tramandati su di lui non si possono contare.

Come quella volta in cui il sindaco di Cremona gli ha dovuto lasciare la poltrona perché in nome del popolo Mario l’ha cacciato dalla scrivania; o quell’altra volta che ha fatto togliere il busto (o una foto non ricordo) di Mussolini dalla Questura di Cremona, minacciando una conferenza stampa in loco; o quella volta di Genova o Roma in cui chi c’era lo sa e non ha bisogno di vederlo per iscritto.

Una volta poi un manipolo di fascisti fece l’errore di voler attaccare il Csa Dordoni, il suo centro sociale, scoprendo la durezza e l’elasticità di alcuni bastoni che Mario e i compagni avevano appena sperimentato.

Sono tanti i ricordi che ognuno si porta dietro e ha raccontato ad altri compagni, quando chiedevano chi era quel compagno grande e grosso.

Certo non sono mancati i momenti di attrito, la coerenza granitica di Mario è sempre stata qualcosa di ingestibile, ma era fatto così, nato e cresciuto per il conflitto, sempre, a priori a volte.

Portava con gioia le lotte del coordinamento Antinucleare e Antimperialista e si è impegnato per non far morire i nuovi progetti autonomi, anche quando non avevano le gambe per marciare, ma da buon comunista si è sempre e umilmente reso utile alla lotta, ai/le compagni/e e ai progetti, prima di tutto.

Grande cuoco e grande intenditore di vini, mi ha sempre dimostrato come sia importante mangiare e bere bene, valorizzando i prodotti della propria terra, solo così la si può veramente amare e difendere.

Non c’è più e già manca il suo sorriso tra i baffi e la barba brizzolati dopo qualche buona malefatta, dopo esser riusciti a far indietreggiare di qualche metro il cordone di polizia, dopo aver dato una buona “barottata” nel punto giusto.

Un Guerriero, Mario di Cremona era un guerriero di vecchio stampo, di quelli che puoi solo rispettare ed ammirare.

Un Rivoluzionario, Mario di Cremona era un rivoluzionario, di quelli che ci vorrebbero sempre, che con metodo, umiltà e militanza ha lavorato a fondo per abbattere lo stato di cose presenti, senza scorciatoie, con coerenza e irriducibilità come in pochi hanno mai fatto.

Un Autonomo, Mario di Cremona è stato un grande autonomo, di quelli che senza nostalgia ha portato alto il nome dell’Autonomia Operaia dagli anni 70’ ad oggi.

Hasta Siempre Comandante, alzeremo al cielo le bandiere rosse per te, con i manici chiaramente, come avresti voluto tu.

 

Lele Rizzo

 

dai colli

 

Direttamente dai colli Piacentini e Cremonesi….. GENOVA 2001

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1917

    Immagine di copertina per il post

    Le tesi di Aprile di Vladimir Lenin

    Sui compiti del proletariato nella rivoluzione attuale (Tesi d’Aprile) Vladimir Lenin (1917) Pubblicato il 20 aprile 1917 nella Pravda n° 26 Questo articolo, pubblicato sulla Pravda, contiene le celebri Tesi di aprile di Lenin, che evidentemente furono redatte da lui durante il viaggio alla vigilia del suo rientro a Pietrogrado. Lenin presentò le tesi il […]

  2. 1960

    Immagine di copertina per il post

    La rivolta di Livorno contro i paracadutisti

    A Livorno tra il 19 e il 22 Aprile del 1960 si verificano gravi scontri tra la popolazione e i paracadutisti di stanza in città, vissuti come una presenza intrusa e di troppo. Episodi simili si erano verificati già nel 1919 contro le truppe francesi e il ricordo di tali eventi e della forza con […]

  3. 1963

    Immagine di copertina per il post

    Esecuzione capitale del comunista Grimau

    ulián Grimau García, nato a Madrid nel 1911, militante della Gioventù socialista unificata e poi del Partito comunista spagnolo, partecipò alla guerra civile come soldato e come funzionario del governo e delle organizzazioni popolari. Nel 1939 riparò in Francia dove visse per qualche tempo nel campo di concentramento di Argelés.   Eletto membro del Comitato […]