InfoAut
Immagine di copertina per il post

La notte dei fuochi

Durante la fine degli anni ‘70 a Padova e in altre città del Veneto si susseguono diverse ‘notti dei fuochi’, una pratica che prevedeva l’attacco simultaneo a diversi luoghi simbolo del capitale e della repressione.

Fra queste ricordiamo quella del 3 Dicembre del 1979, durante la quale vengono compiute 15 azioni tra Padova, Rovigo e Vicenza.

In meno di un’ora sono colpite sedi di giornali, di partito, agenzie di assicurazioni e supermercati.

Tutto ha inizio verso le 19: a Vicenza viene presa d’assalto con lanci di bottiglie molotov e di pietre la sede del Giornale, poco dopo è il turno di una concessionaria della Lancia e di un’agenzia di assicurazioni.

Nello stesso momento, a Rovigo, viene assaltata la redazione del Gazzettino.

Ma la città in cui viene compiuto il maggior numero di azioni durante questa notte dei fuochi è Padova: qui un gruppo di compagni fa irruzione in un supermercato per compiere un esproprio; vengono portati via generi alimentari di prima necessità e denaro dalle casse.

Successivamente ad essere colpita è la sede della DC di via Pizzolo, dove vengono esplosi alcuni colpi di pistola contro il portone d’ingresso, poi è il turno dell’abitazione di un impresario edile e di un’agenzia immobiliare.

Il tutto avviene in poco più di mezz’ora: quando le forze dell’ordine tentano di intervenire, sui luoghi colpiti dalle azioni trovano solo più dei volantini in cui si legge “Colpire il nemico quando si trova nel fango. Oggi, nonostante i divieti, il movimento antagonista torna in piazza. […] Cosa credevate? Forse che l’immenso patrimonio di lotte e di organizzazione, di radicamento e di socializzazione delle avanguardie autonome di classe, la capacità militante di tutto il movimento antagonista si sciogliesse come neve al sole di fronte al sequestro di alcuni compagni? […] Quest’oggi il movimento antagonista ha dimostrato di essere in grado non solo di dare una risposta alla stretta repressiva imposta dal partiti, ma bensì che possiamo rilanciare in avanti, per salti qualitativi, l’iniziativa politica dei comunisti contro lo Stato del capitale”.

La serie di assalti era infatti anche una risposta al divieto del questore padovano, Gianni Pollio, di tenere una manifestazione prevista per qualche giorno prima.

La notte dei fuochi viene rivendicata dall’“Organizzazione Operaia per il Comunismo”.

Questa pratica, reiteratasi diverse volte a partire dal 1978, muoveva dall’intenzione di andare a colpire una controparte ormai diffusa e diversificata, da cui la scelta di obiettivi che spaziavano dalle sedi di partito alle agenzie immobiliari; così, durante le notti dei fuochi veniva messa in campo la forza di un contropotere reale ai poteri forti della città.

[Vedi anche: 3 Gennaio 1978: la notte dei fuochi]

Udienza dedicata alla requisitoria del Pm Calogero su quella giornata di scontro e di contropotere – Ascolta “Troncone padovano del 7 aprile (1.10.1985)“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1944

    Immagine di copertina per il post

    Duccio Galimberti

    «È lui! Quest’uomo deve  morire! È un nemico della nostra causa, un traditore! Si chiama Tancredi Galimberti… è il capo delle formazioni”Giustizia e libertà”… un brigante da strada che attacca i soldati tedeschi in nome di assurdi ideali… È un assassino! Dobbiamo ucciderlo… per il bene di tutti…». Questo un passaggio del racconto a fumetti […]

  2. 1979

    Immagine di copertina per il post

    La notte dei fuochi

    Durante la fine degli anni ‘70 a Padova e in altre città del Veneto si susseguono diverse ‘notti dei fuochi’, una pratica che prevedeva l’attacco simultaneo a diversi luoghi simbolo del capitale e della repressione. Fra queste ricordiamo quella del 3 Dicembre del 1979, durante la quale vengono compiute 15 azioni tra Padova, Rovigo e […]

  3. 1998

    Immagine di copertina per il post

    Lettera aperta a don Luigi Ciotti

    3 dicembre 1998 Giornali e televisione hanno dato risalto alla volontà della neo ministra Rosa Russo Jervolino di incontrarsi con esponenti dei centri sociali e degli squatter. A ciò sono seguite alcune vicende torinesi e nazionali anche esse largamente reclamiz­zate: l’incontro del centro sociale Gabrio con il sottosegretario agli Interni La Volpe e la riunione […]