InfoAut
Immagine di copertina per il post

Gli ultimi fucilati dal regime franchista

||||
||||

All’alba dell’ultimo sabato di settembre del 1975, 5 persone furono crivellate dai fucili fascisti in tre diversi luoghi dello Stato spagnolo. Le fucilazioni dei cinque prigionieri antifascisti, erano state ordinate da Francisco Franco, dittatore fascista. Era il 27 settembre 1975: Juan Paredes Manot “Txiqui” militante dell’ETA, venne fucilato verso le 8.30 della mattina vicino al cimitero Norte o di Corserolla a Barcellona da un plotone di sei membri della Guardia Civil, tutti volontari del servizio di informazione fascista. Da lontano presenziarono al crimine Mikel -il fratello di Txiqui- e gli avvocati Magda Oranich e Marc Palmes. Le guardie fasciste, spararono uno alla volta con accanimento i due proiettili che disponevano per l’esecuzione. Txiqui, morì cantando l’Eusko Gudariak, l’inno di resistenza basco.

Angel Otaegui Etxevarria, anch’esso militante dell’ETA, venne fucilato nella prigione di Burgos, alle 8.40 del mattino, solo e senza testimoni.

Ramón García Sanz, José Luis Sánchez Bravo e José Humberto Baena, militanti del FRAP- organizzazione armata antifascista- alle 7.45 della mattina vennero portati in un poligono militare all’aperto a Hoyo de Manzanares, dove li aspettavano il plotone di fucilazione composto da membri della Guardia Civil e della Policia Nacional, tutti volontari. Ad assistere al crimine c’erano anche i giudici dei consigli di guerra, un prete militare e il parroco di Hoyo di Manzanares, un medico, la polizia militare e vari torturatori della Brigata Politico-Sociale, quest’ultimi vestiti con colori sgargianti e cravatte a fiori per l’occasione. I tre vennero fucilati tra le 9.10 e 10.15 della stessa mattina.

Le ultime esecuzioni del regime franchista ebbero molto eco a livello internazionale: varie manifestazioni si organizzarono spontaneamente nei giorni precedenti all’esecuzione delle condanne a morte e in molti Paesi europei migliaia di intellettuali, artisti, operai e studenti diedero vita a numerose mobilitazioni di massa. Negli stessi mesi, Franco invece garantiva la continuità del suo regime nominando Juan Carlos de Borbon, attuale monarca spagnolo, come suo successore, non dando di fatto mai passo alla mal chiamata transizione.

Negli anni successivi alla morte dei 5, questa data viene ricordata con grande dolore, non soltanto per essere stato l’ennesimo crimine fascista, ma anche per quello che rappresenta: un’esecuzione esemplare, a poco meno di un mese dalla morte di Franco, per colpire due organizzazioni l’ETA e il FRAP e per castigare e dimostrare come rispettivamente il problema dei nazionalismi e il problema sociale nello Stato spagnolo, debbano essere risolti in maniera radicale e con il prezzo più alto secondo il regime fascista.

Guarda “El pueblo no olvidara (Imanol)“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

fucilazioniPaesi Baschiregime

Accadeva Oggi

  1. 1946

    Immagine di copertina per il post

    Insurrezione partigiana a Santa Libera

    Il 22 giugno del 1946 viene promulgata la cosiddetta “amnistia Togliatti” e dopo pochi giorni iniziano ad essere liberati i primi fascisti rinchiusi nelle carceri. Il prefetto di Asti in una relazione del 12 luglio del 1946 afferma: “Il recente provvedimento di amnistia adottato dal Consiglio dei Ministri, mentre è stato accolto favorevolmente da una […]

  2. 1976

    Immagine di copertina per il post

    Graziano Mesina evade dal carcere di Lecce

    Il 20 agosto 1976 Graziano Mesina, noto come la primula rossa del banditismo sardo, mette a segno una delle sue più clamorose evasioni, fuggendo dal carcere di Lecce assieme ad altri dieci detenuti. Assieme a lui si trovano anche Martino Zicchitella e Giuseppe Sofia, entrambi attivisti dei NAP. Graziano Mesina nasce il 4 aprile 1942 […]

  3. 1998

    Immagine di copertina per il post

    Guido Bianchini

    Guido Bianchini nato nel 1926 mancato il 20 agosto1998 è stato una figura chiave dell’operaismo politico italiano, punto di riferimento delle lotte al Petrolchimico di Porto Marghera negli anni Settanta