L’Ira attacca Margareth Thatcher
Il 12 ottobre 1984 alle 2.50 del mattino (ora locale) esplode una bomba al Grand Hotel di Brighton, dove si sta svolgendo il congresso annuale del partito conservatore.
50 kg di esplosivo vengono fatti esplodere negli ultimi piani dell’albergo e sventrano completamente l’edificio.
Al congresso erano presenti la quasi totalità dei deputati conservatori e l’intero governo Thatcher, compreso il primo ministro. Il giorno successivo si sarebbe tenuta la giornata conclusiva.
Margaret Thatcher, obiettivo dell’azione, rimane illesa, l’esplosione distrugge completamente il bagno del suo appartamento all’interno dell’hotel.
Il bilancio finale dell’esplosione è di 5 morti, tra cui il parlamentare conservatore Anthony Berry, e più di 35 feriti, tra cui il ministro dell’Industria, Norman Tebbit, da molti ritenuto in quel momento il più probabile successore della Thatcher.
Alle prime luci dell’alba è la stessa Thatcher a dare notizia dell’esplosione ai giornalisti, raccontando che al momento dell’esplosione stava mettendo a punto il suo discorso per il giorno seguente, discorso che doveva trattare proprio del “terrorismo” e della risposta (che sarà poi una durissima repressione) alle lotte che i minatori stavano portando avanti da diversi anni. La Thatcher e il marito avevano poi commentato: “Siamo stati fortunati”.
La mattina successiva la Thatcher stessa insisterà perché il congresso si apra puntualmente, come previsto dal programma, alle 9,30, e farà regolarmente il suo intervento.
La rivendicazione viene fatta da un portavoce dell’Ira il giorno successivo, con una telefonata da Dublino all’agenzia di stampa britannica Presse Association. L’Ira afferma di aver fatto esplodere una bomba di 50 kg “contro il gabinetto britannico e i guerrafondai tory”. La dichiarazione aggiunge: ” La Thatcher si renderà conto ora che la Gran Bretagna non può occupare il nostro Paese, torturare i nostri prigionieri, sparare alla nostra gente nelle nostre strade cavarsela con niente. Oggi siamo stati sfortunati, ma ricordate, ci basta essere fortunati solo una volta: voi dovete essere fortunati sempre. Date la pace all’Irlanda e non vi sarà più guerra.” (“Mrs. Thatcher will now realise that Britain cannot occupy our country and torture our prisoners and shoot our people in their own streets and get away with it. Today we were unlucky, but remember we only have to be lucky once. You will have to be lucky always. Give Ireland peace and there will be no more war.”)
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