InfoAut
Immagine di copertina per il post

Giovanni Taras, militante dei Nap

||||

Giovanni Taras è un operaio, nato a Torino ma residente a Milano, che nel 1975 ha appena 22 anni. Giovanni è detenuto nel manicomio giudiziario di Aversa, arrestato alla fine dell’anno precedente con l’accusa di trasporto e detenzione di esplosivo e partecipazione ad associazione sovversiva, poiché fa parte dei Nap, Nuclei Armati Proletari.

I Nap sono un’organizzazione clandestina nata dalle ceneri del movimento di detenuti comuni che hanno maturato in carcere una coscienza politica, “ Dannati della terra”, che sin dai primi anni Settanta è fortemente appoggiato da Lotta Continua. Il nucleo originario dei Nap nasce a Napoli, dagli extralegali più “duri”, sia dentro che fuori dalle carceri, con lo scopo di “o ribellarci o morire nelle carceri e nei ghetti”.

Nella loro breve vicenda i Nap subiscono una repressione feroce: torture, carcere duro o manicomi, uccisioni fredde e premeditate.

In questo contesto Giovanni Taras si ritrova, appena ventiduenne, detenuto nel manicomio giudiziario: il 30 maggio 1975 sale sul tetto dell’edificio per collocarvi un ordigno, che però scoppia accidentalmente e lo uccide. Giovanni ha con sè una bandiera rossa con la scritta “Nap Sergio Romeo” (militante ucciso il 29 ottobre 1974 durante un conflitto a fuoco).

L’attentato al manicomio di Aversa si inserisce in una strategia di denuncia delle condizioni in cui erano costretti a vivere i detenuti all’interno di queste strutture: precedente importante è quello della morte di Antonella Bernardini, che nel gennaio 1975 era bruciata viva sul letto di contenzione del manicomio di Pozzuoli.

Anche “Il Mattino” sta portando avanti un’inchiesta sulla struttura di Aversa : le ottocento persone qui rinchiuse, suddivise per categorie (vi sono “infermi di mente”, detenuti in attesa di giudizio, carcerati riottosi che hanno protestato contro le condizioni del carcere e perciò sono stati spediti in manicomio), scontano la propria pena non in base alla supposta malattia, ma in base al reato commesso.

Vengono presentate denunce, testimonianze di ex internati e fotografie a prova della disumanità del trattamento all’interno del manicomio giudiziario di Aversa, ma nonostante questo la struttura continuerà a rimanere aperta fino ai giorni nostri.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

aversagiovanni tarasmanicomio giudiziarionap

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il Sestante. Carcere e manicomio

La recente denuncia dell’associazione Antigone sulle condizioni inumane di detenzione al Sestante, il repartino psichiatrico del carcere delle Vallette, ha riaperto la questione dei manicomi criminali, poi ospedali psichiatrici giudiziari, chiusi per far posto alle REMS – residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza. Formalmente, pur essendo strutture chiuse, le REMS non sono più carceri, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Whirlpool-Indesit: i lavoratori occupano la stazione di Aversa (Ce)

Dopo una settimana che ha visto il blocco della zona industriale di Carinaro impedendo ai camion di scaricare i prodotti e le merci della stessa Whirlpool, ieri un corteo con oltre 500 lavoratori è partito dallo stabilimento Whirlpool-Indesit alla volta della cittadella militare americana della “Us Navy”, a Gricignano d’Aversa. La rabbia dei lavoratori ha […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Mai rinnegato, mai arreso, mai domo. Ciao Nicola!

Mai dissociato dalla sua scelta, mai pentito per quel percorso che aveva deciso di intraprendere e mai rinnegando il suo impegno politico, Nicola uscì dal carcere scontando tutta la pena, sempre a testa alta nelle durissime condizioni delle carceri speciali, rifiutando qualsiasi collaborazione con lo stato anche quando quest’ultimo, nelle sue innumerevoli strategie, ha cercato […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Aversa: le menzogne di Balduzzi, la rabbia della popolazione

In un territorio dove l’emergenza rifiuti è un fattore di crisi e la conseguente gestione è dettata da interessi politici, industriali e malavitosi, l’incidenza di mortalità per malattie oncologiche è maggiore rispetto ad altre regioni. Questo è quanto viene rivelato da alcuni dati resi pubblici. Ma quando il Ministro della Salute Balduzzi cerca di fare […]

Immagine di copertina per il post
Storia di Classe

“un tragico errore”

Annamaria Mantini era stata uccisa nell’ambito di un’operazione condotta dall’Antiterrorismo insieme alll’uffico politico della questura. Il nucleo antiterrorismo aveva scoperto un appartamento-covo dei Nap in via Due Ponti alla periferia Nord della città. La mattina del 7 luglio 1975 avevano ottenuto dalla Procura un mandato di perquisizione. Con la doppia chiave, messa a disposizione dall’amministatore, […]

Immagine di copertina per il post
Storia di Classe

Giovanni Taras, militante dei Nap

Giovanni Taras è un operaio, nato a Torino ma residente a Milano, che nel 1975 ha appena 22 anni. Giovanni è detenuto nel manicomio giudiziario di Aversa, arrestato alla fine dell’anno precedente con l’accusa di trasporto e detenzione di esplosivo e partecipazione ad associazione sovversiva, poiché fa parte dei Nap, Nuclei Armati Proletari. I Nap […]