InfoAut
Immagine di copertina per il post

Roberto Franceschi

23 gennaio 1973

||||

Il 23 gennaio del 1973 Roberto Franceschi veniva colpito alla testa dal proiettile che lo portò alla morte il 30 gennaio dello stesso anno.

Roberto, studente ventunenne di Economia Politica presso la Bocconi di Milano, all’ottima riuscita negli studi aveva sempre affiancato l’impegno politico, che lo aveva portato, già durante gli anni del Liceo, a militare nel MS (Movimento Studentesco), gruppo politico di impostazione leninista nato nel ’68 negli atenei milanesi.

La sera del 23 gennaio del 1973 era prevista un’assemblea del MS proprio presso la Bocconi; assemblee di questo tipo erano sempre state autorizzate all’interno delle facoltà ed erano sempre state aperte non solo agli studenti ma a chiunque fosse stato interessato a parteciparvi, tant’è che quella del 23 avrebbe dovuto essere la prosecuzione di un incontro tenutosi alcuni giorni prima nello stesso luogo.

In questa occasione, però, il Rettore della Bocconi (Giordano Dell’Amore) dispose che l’accesso all’assemblea fosse limitato ai soli iscritti alla facoltà tramite esibizione del libretto universitario; per tutelarsi dalle prevedibili proteste che tale assurda imposizione avrebbe suscitato, Dell’Amore avvertì la polizia, che all’arrivo degli studenti fece trovare l’edificio circondato da un centinaio di agenti della celere.

Quando alcuni provarono ad avvicinarsi all’ingresso, determinati a partecipare ugualmente all’assemblea, e vennero bruscamente respinti dai celerini, la rabbia di studenti e lavoratori esplose in una dura contestazione che li portò allo scontro con la polizia.

Mentre il gruppo veniva allontanato e disperso dagli agenti, alcuni di questi spararono diversi colpi d’arma da fuoco ad altezza d’uomo: ad esserne raggiunti alle spalle durante la fuga furono Roberto Franceschi e l’operaio Roberto Piacentini.

Quest’ultimo venne immediatamente ricoverato e riuscì a salvarsi mentre Franceschi, nonostante il soccorso portatogli da alcuni compagni e da un medico presente sul posto, perse conoscenza e morì dopo una settimana di coma.

La notizia si diffuse velocemente e l’ondata di indignazione e rabbia che la violenza cieca e spropositata della polizia suscitò mise in difficoltà la Questura milanese, che dichiarò inizialmente che Roberto era stato colpito da un sasso lanciato da uno dei manifestanti.

Il proseguire delle indagini rivelò da subito la falsità di tale ipotesi ma la Questura tentò un secondo salvataggio affermando che l’agente responsabile dell’omicidio, Gianni Gallo, aveva sparato in stato di semi-incoscienza.

I continui tentativi da parte della polizia di falsificare il reale svolgimento dei fatti e di occultare le prove fecero sì che il primo processo nei confronti degli assassini di Roberto si aprisse solo nel maggio del ’79, a sei anni di distanza dall’omicidio.

Questo primo processo si concluse con l’assoluzione di quasi tutti gli imputati ma la vicenda giudiziaria si protrasse per oltre vent’anni, al termine dei quali furono stabilite responsabilità da parte del corpo di polizia ma non il nome dell’assassino.

Solo nel 1999 la famiglia di Franceschi ha ottenuto un risarcimento in denaro con cui è stata finanziata una fondazione intitolata al giovane militante ucciso.

L’esito del processo (la sostanziale impunità dei suoi assassini, anche grazie ai continui tentativi di insabbiamento delle prove da parte della Questura) e il tentativo di ribaltare le accuse ponendole a carico delle vittime (l’operaio Roberto Piacentini fu accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni ma venne poi assolto per insufficienza di prove) rappresentano un iter tristemente noto tra i casi di omicidi compiuti per mano della polizia; tuttavia già a partire dal funerale di Roberto, partecipatissimo e carico di rabbia silenziosa, il movimento studentesco ribadì che la perdita del proprio compagno e qualsiasi altro tentativo di intimidazione li trovava determinati a non fare nessun passo indietro.

Guarda “RICORDANDO ROBERTO FRANCESCHI (CANZONE DEL MOVIMENTO STUDENTESCO DI MILANO)“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

storia di classe

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Dal prossimo anno Storia di Classe duplica…

… con il vostro contributo! In questi anni Storia di Classe è stato un appuntamento fisso della nostra proposta di informazione. Ben oltre la retorica della memoria e dell’esempio pensiamo che la storia sia un campo di battaglia, tra gli altri, su cui è necessario combattere per cambiare lo stato di cose presenti. Molte sono […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Storia di classe, una collaborazione tra Radio Onda d’Urto e Infoaut

Riprendiamo da Radio Onda d’Urto il lancio della nuova trasmissione radio dell’emittente bresciana, realizzata in collaborazione con Infoaut!   Nuovo programma radiofonico! E’ l’appuntamento in pillole con “Storia di Classe”. Pochi minuti, per ripercorrere la storia (la “nostra” storia) e i suoi anniversari, giorno per giorno, in cui viene narrato un evento storico, ricostruita una […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Sindacalismo rivoluzionario

Riprendiamo da Carmilla questo scritto di Valerio Evangelisti che racconta la storia del sindacalismo rivoluzionario del primo Novecento. Buona lettura.   [Con il titolo Unions, questo articolo è apparso nel numero di maggio 2017 della Nuova Rivista Letteraria, Edizioni Alegre, dedicato alle parole della rivoluzione.] Nell’ottobre 1913, di fronte alla Liberty Hall di Dublino, Jim Larkin prese la […]

Immagine di copertina per il post
Storia di Classe

Hamas vince le elezioni a Gaza

È il 25 gennaio 2006 quando, in seguito ad un continuo acuirsi dell’oppressione israeliana, e alla corruzione crescente nell’Autorità Nazionale Palestinese (costola dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina di Arafat) l’organizzazione Hamas vince le elezioni a Gaza. Hamas, acronimo che significa “Movimento di Resistenza islamico”, viene fondata nel 1987 come braccio operativo e militare dell’organizzazione islamica […]

Immagine di copertina per il post
Storia di Classe

Occupazione della Sapienza da parte della Pantera

15 gennaio 1990 Alla fine del 1989 una pantera nera venne ripetutamente avvistata intorno a Roma; seminò il panico e sfuggì ai safari organizzati per catturarla, e scomparve infine nel nulla. Non fu l’unica pantera ad aggirarsi per le città e a ruggire in quei giorni: proprio dal felino, che occupò le prime pagine dei […]

Immagine di copertina per il post
Storia di Classe

Le rivendicazioni dei prigionieri dell’IRA

11 gennaio 1981 L’11 gennaio del 1981 Bobby Sands, che si trova da ormai quattro anni nel famigerato carcere nordirlandese di Long Kesh, con l’accusa di possesso d’armi di fuoco, incontra i funzionari della struttura penitenziaria nel tentativo di trovare un accordo in merito alle rivendicazioni che da anni porta avanti insieme agli altri detenuti […]

Immagine di copertina per il post
Storia di Classe

FPLP e l’arresto di Pifano

Il 7 Novembre 1979 Giorgio Baumgartner, militante di Autonomia Operaia nel collettivo Policlinico e medico della clinica ortopedica dell’Università di Roma, viene contattato telefonicamente da un esponente del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP), che usa il nome italiano di Fausto. Giorgio conosce bene “Fausto”, con il quale aveva collaborato anni addietro in […]

Immagine di copertina per il post
Storia di Classe

La rivolta delle Nuove

Torino, 19 Gennaio 1979: nel carcere “Le Nuove” di Via Borsellino la quotidianità della vita penitenziaria viene sconvolta da una rivolta di detenuti destinata a protrarsi per diversi mesi sotto la guida dei CDL (Comitati Di Lotta), costituitisi pochi giorni dopo grazie all’iniziativa di alcuni compagni e compagne del carcere. Ciò che i detenuti in […]

Immagine di copertina per il post
Storia di Classe

La notte dei fuochi

3 gennaio 1978 Nella notte del 3 gennaio 1978 a Padova furono compiuti 11 attentati contro sezioni della DC e caserme dei carabinieri. Questa serie di azioni furono rivendicate da parte “dell’Organizzazione Operaia per il Comunismo”. Questo evento non fu un’occasione singolare senza alcuna valenza politica e privo di alcuno radicamento, ma bensì fu parte […]

Immagine di copertina per il post
Storia di Classe

Assalto alla sede MSI di Roma

2 febbraio 1977. Mentre alla Camera viene approvata una risoluzione che impegna il ministro dell’istruzione Malfatti, preoccupato dal precipitare degli eventi all’università, a sospendere a tempo indeterminato la circolare sui piani di studio, migliaia di giovani si ritrovano alla Sapienza, dove il giorno prima un gruppo di fascisti aveva sparato e ferito gravemente due studenti. […]