Il dato che salta all'occhio è quello che mostra come evidentemente non sia soltanto la lotta NoTav a portare in piazza la città di Bologna. C'è la volontà di mobilitarsi su tutta una serie più ampia di temi, temi che si vedono poi riassunti nelle politiche di austerity e saccheggio del governo Monti di cui la Tav è l'esempio più macroscopico.
Sin dalla mattina infatti un corteo lanciato dagli studenti del Cas e dal Coordinamento Migranti di Bologna aveva unito la lotta all'infame legge Bossi-Fini con la complicità assoluta al movimento NoTav. Un corteo che ha sfilato per le vie del centro prima di raggiungere piazza Maggiore, da cui alle 18 ci sarebbe stata la risposta cittadina ai fatti di Bussoleno e Chianocco della sera precedente.
Prima però, verso le 15, c'è stato il blitz del Laboratorio Crash all'Ufficio Informazioni dell'Alta Velocità bolognese, situato in quella via Carracci dai muri crepati per colpa delle conseguenze dei cantieri Tav bolognesi. Dall'ufficio occupato sono stati mandati anche telegrammi ad alcuni compagni tuttora in carcere per via dell'operazione firmata Caselli.
Alle 18 sono già tantissime le persone in piazza Nettuno che stanno assistendo ai concerti finali della giornata del 1 marzo di lotta migrante. I numeri aumentano via via, e alla partenza sono quasi 1000 le persone pronte a muoversi. Ma basta fare il pezzetto di via Rizzoli che unisce piazza Maggiore alle Torri per accorgersi che i numeri aumenteranno sempre più: circa 2000 persone attraversano strada Maggiore fino ad arrivare ai viali, che vengono bloccati muovendosi nella direzione di ponte Stalingrado.
Da lì si prende la direzione della tangenziale, così come da esempio del movimento studentesco del 2010. E infatti il corteo riesce ad entrare in tangenziale, (allargando poi il blocco all'autostrada a14) gridando cori al fianco di Luca Abbà e chiedendo la liberazione di tutti gli arrestati, nonché ovviamente la rinuncia al progetto Tav. Il blocco dura circa due ore, per poi concludersi riportando ancora una volta in città le ragioni dei NoTav e sfilando per il centro cittadino fino a piazza San Francesco.
Una giornata all'insegna del “Blocchiamo tutto!” che raccogliendo l'appello della Valle, ha portato Bologna ad essere un pezzo importante delle tante azioni solidali compiute ieri in tutto il paese.
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