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Roma. Occupato il liceo Virgilio

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Alle prime ore di questa mattina le studentesse e gli studenti del Liceo Virgilio di Roma hanno comunicato di aver occupato la scuola. Oltre 300 giorni sono entrati negli spazi scolastici programmando iniziative culturali, politiche e ricreative per i prossimi giorni. 

Nel comunicato diffuso dal Collettivo Autorganizzato del Virgilio si legge come questa occupazione sia parte del percorso di mobilitazione che riguarda l’area del parcheggio di Via Giulia, limitrofa alla scuola. Quell’area, infatti, oltre un decennio fa, era parte integrante della scuola che poteva utilizzarlo per svolgere le attività di educazione fisica. La costruzione del parcheggio e il conseguente cantiere hanno di fatto fortemente limitato la didattica e gli spazi per gli studenti, con la promessa di restituire l’area con delle opere compensative (campi e attrezzature utilizzabili). Ad oggi l’area è ancora chiusa e gli studenti attaccano “una burocrazia ipocrita e avversa, o più probabilmente solo indifferente, alla nostra ‘questione’ e la stessa amministrazione che si è dimostrata sorda alle richieste, anche solo di potersi incontrare, di tutte le componenti di questa scuola, che invece sarebbe dovuta essere interlocutore privilegiato”.

L’occupazione del Virgilio arriva un anno dopo lo sgombero ordinato dall’allora Ministro dell’Interno Salvini. Il 4 Novembre 2018 via Giulia fu invasa con camionette e agenti che entrarono negli spazi del Virgilio sgomberando e identificando gli studenti nella propria scuola. Quest’anno gli studenti sono cosi tornati ad occupare dando una risposta al pugno duro della Questura. Il Virgilio, per il dibattito mediatico che l’ha circondato negli ultimi anni, era diventato uno dei simboli delle occupazioni studentesche del nostro paese. L’occupazione di oggi rappresenta quindi anche un non voler fare passi indietro di fronte alle minacce e agli interventi muscolari della Questura. Con il loro comunicato gli studenti dichiarano che “c’è una forte volontà degli studenti di non chinare la testa allo sgombero subito lo scorso anno: non rinunciamo a combattere per quello che ci spetta perché non ci sottomettiamo a repressione alcuna”.

Video dell’azione simbolica con cui gli studenti qualche settimana fa sono entrati negli spazi del parcheggio. 

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