InfoAut
Immagine di copertina per il post

VAL DI SUSA, UNA MILITARIZZAZIONE… DIFFICILE!

Tra ieri e oggi, 5 e 6 agosto, il movimento No Tav ha messo in atto due iniziative volte ad intaccare il meccanismo perverso della militarizzazione soffocante della valle, che il ministero dell’Interno ha cercato di mettere in atto come (debole) risposta ai fatti di luglio, quando, nel contesto di una  efficace mobilitazione estiva, la struttura difensiva del cantiere è stata attaccata e resa vulnerabile.
Ieri notte, verso l’1.30 un centinaio di No Tav ha sorpreso le truppe d’occupazione quando, emergendo improvvisamente dai boschi, ha circondato e assediato con una battitura dei cancelli il sito militare dell’area archeologica di Chiomonte, sotto la frazione Ramats. All’interno del recinto erano presenti soltanto due soldati piuttosto stupiti, che hanno immediatamente chiamato rinforzi. In modo piuttosto impacciato, la polizia ha cercato di monitorare la situazione ma non è intervenuta, evidentemente colta alla sprovvista.
Oggi, probabilmente in funzione di (nuovamente debole) risposta, i carabinieri hanno rafforzato i posti di blocco a Chiomonte, prima all’imbocco della SS24, con tanto di mitragliette puntate sugli automobilisti fermati e identificati (per lo più residenti e turisti), poi all’inizio di via Roma, la strada che conduce al campeggio No Tav. Quando, verso le 19.00 ben tre auto di compagni sono state bloccate per una identificazione/perquisizione del veicolo, la misura è apparsa colma. Un fatto di routine ormai da settimane, queste identificazioni, unico sfogo delle truppe d’occupazione dopo il mancato via libera del prefetto allo sgombero del campeggio; ma stavolta un passaparola ha condotto in pochi minuti un centinaio di compagni, in auto o a piedi, sul posto. I presenti hanno manifestato tutto il loro sdegno per l’ennesima provocazione dei militari, che in pochi minuti hanno battuto in ritirata tra i fischi e i cori dei presenti.
Questi due episodi mostrano come l’occupazione e l’intimidazione contro l’estate di lotta No Tav siano vulnerabili. La conoscenza dei sentieri e la determinzione dei No Tav nel primo caso, la solidarietà attiva dall’altro, hanno mostrato che l’inospitalità alle forze dell’ordine in valle può essere mostrata in molti modi, e in molti modi la mostreremo!
A queste iniziative si aggiunge un programma di comunicazione con la valle che ha visto oggi un presidio/volantinaggio a Bussoleno, che domani sarà a Susa e successivamente in altri paesi della valle, in occasione delle giornate di mercato nei diversi paesi. Come sempre la solidarietà e l’appoggio dei valligiani sono stati fortissimi, confermando che l’occupazione militare, particolarmente invasiva in queste settimane, è esclusiva espressione della debolezza politica del fronte Sì Tav.
Concludiamo ricordando che il campeggio No Tav andrà avanti fino a metà settembre: invitiamo tutti e tutte a partecipare all’estate di lotta in valle!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamiamola emergenza!

Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10 maggio 2025 – Susa: MARCIA POPOLARE: difendiamo la Piana di Susa! No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione!

VOGLIONO SEPPELLIRE PRIMA SUSA E POI TUTTA LA VALLE. BLOCCHIAMO SUBITO LA DISCARICA DELLO SMARINO!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No al rigassificatore di Ravenna. E occorre organizzarsi per fermare il modello di sviluppo energivoro e devastante

Intervento della «Rete Nazionale Lavoro Sicuro» e dell’«Associazione Esposti Amianto» alla vigilia della manifestazione nazionale da La Bottega del Barbieri RIDURRE L’IMPRONTA CARBONICA.AUMENTARE L’IMPRONTA DI CLASSE Abbiamo a suo tempo presentato osservazioni al “commissario” delegato alla gestione dell’insediamento del rigassificatore di Ravenna: come tutti i soggetti che hanno manifestato la loro opposizione, non abbiamo ricevuto […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Michael Löwy e l’ecosocialismo

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si sta tenendo dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare una raccolta di articoli di Michael Löwy sull’ecosocialismo. Sarà ospite di Altri Mondi per il dibattito di domenica 13 aprile alle 16 dal titolo “Pensare la rivoluzione“. […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Riprendere la terra dalle macchine. Manifesto della cooperativa L’Atelier paysan

Da dieci anni la cooperativa l’Atelier Paysan, con sede nell’Isère, lavora per l’adozione diffusa di un’agroecologia contadina, con l’obiettivo di cambiare il modello agricolo e alimentare.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Territori in lotta. Capitalismo globale e giustizia ambientale nell’era della crisi climatica

Indipendentemente dal nome con cui le si chiamino, le proteste locali in difesa del territorio sono divenute a partire dagli anni Novanta un vero e proprio fenomeno sociale con cui sia policy-makers che studiosi hanno dovuto fare i conti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gli abitanti di Bagnoli e dei Campi Flegrei denunciano la mancata prevenzione e vengono caricati

Gli abitanti di Bagnoli, dei Campi Flegrei e tanti solidali da Napoli oggi oggi erano in piazza per denunciare che nel territorio, dove ci sono più di 400 sfollati e dominano incertezza e paura per il futuro, si tiene un comizio elettorale presso Città della Scienza. da Laboratorio Politico Iskra Gli abitanti sono stati caricati […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: 39 avvisi di garanzia per abitanti e attivisti a difesa del parco, “questa è un’intimidazione senza mezzi termini”

Erano un centinaio le persone riunite in conferenza stampa lunedì 17 marzo all’interno del cortile Campus Einaudi di Torino. Studenti, lavoratori, associazioni, ambientalisti, abitanti del quartiere e alcune delle 39 persone che hanno ricevuto, pochi giorni prima, altrettanti avvisi di garanzia dalla Questura torinese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le istituzioni a Lamezia come stanno affrontando la sequenza simica in corso?

Da qualche giorno è in corso uno sciame sismico che sta interessando la provincia di Catanzaro e che dal 13 febbraio alle 13 del 17 marzo ha registrato – secondo i dati forniti dall’INGV – 134 scosse nell’area compresa fra Marcellinara, Miglierina e Tiriolo.