InfoAut
Immagine di copertina per il post

Comunicato sulla notte radioattiva e le responsabilità di chi tace

Le immagini parlano chiaro, vicino al muro di cinta ecco la ferrovia che porta a Milano, a fianco alloggi civili e magazzini commerciali, popolazione ignara che non conosce assolutamente i pericoli a cui potrebbero andare in contro qualora vi sia un incidente provocato da qualsiasi eventuale problema. I convogli sono rimasti alloggiati nel piazzale per tutto il giorno, con parte del trasporto -da gomma a rotaia-, effettuato questa mattina dalle 01.00 al chiarore dell’alba, ancora alle 5 di questa mattina venivano effettuate movimentazioni.

Non ci sono parole per definire il solito silenzio all’italiana che ricopre quello che da tempo comitati, associazioni e semplici cittadini denunciano. Silenzio che in caso di incidente si rompe inevitabilmente, dando spazio ad autoassoluzioni dei vari politicanti o peggio, degli enti preposti al controllo. Dal Comune alla Regione passando dall’Arpa, ma senza dimenticare la cara Sogin, tutti responsabili in un gioco delle parti che ci mette tutti a rischio disastro nucleare.

Nemmeno capaci di rispettare leggi che loro stessi hanno votato, ottenute grazie alle diverse manifestazioni e ricorsi, portate avanti dalle sole popolazioni, in particolare la Legge Regionale del 18 Febbraio 2010 n. 5 : “ Norme sulla protezione da rischi da esposizioni a radiazioni ionizzanti”, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, parte I-II numero 8 del 25 Febbraio 2010 al secondo Comma dell’ art. 4. ( Attività di monitoraggio ed informazione), recita testualmente : “ La Regione ed i Comuni interessati, senza che i cittadini ne facciano richiesta, assicurano preventivamente a tutti i gruppi di popolazione per i quali è stato stabilito un piano di emergenza radiologica , l’informazione sulle misure di protezione sanitaria ad essi applicabili nei vari casi di emergenza prevedibili , nonché sul comportamento da adottare in tali occasioni

Colpisce ancora di più il silenzio dei Sindacati Confederali, i quali dovrebbero anche loro salvaguardare la salute dei cittadini, ad esempio avvertendo o pretendendo che questo avvenga, i lavoratori che si trovano dentro fabbriche e officine presenti lungo in tragitto del convoglio radioattivo.

Ad esempio, il piazzale adoperato per tenere i convogli, fino alla loro partenza per la Francia, nella “Sifte Berti”, che si occupa di trasporti e logistica, ha al suo interno lavoratori che movimentano merci durante il giorno, questi, sono stati avvisati? Gli autisti che entrano ed escono con i camion per caricare e scaricare merci sono stati avvertiti? E così via, potremmo elencare migliaia di persone che vengono lasciate nel silenzio, per poi scoprire il giorno dopo quello che è avvenuto nella notte potendosi consolare successivamente del rischio scampato.

Noi non vogliamo essere parte di questo silenzio meschino e viscido, nello stesso tempo non ci piace reclamare ragioni dopo un disastro che sempre scongiuriamo, tuttavia ostacoleremo questo silenzio in ogni modo. Ci auguriamo che prima o poi suoni la sveglia anche per chi oggi fa finta di niente e gira la testa dall’altra parte affidandosi alla fortuna , ma non staremo certo ad aspettarli. Continueremo nella lotta contro il nucleare che non è affatto finita con la vittoria del Referendum!

No ai trasporti di scorie nucleari!

Comitato Cittadini Contro il Nucleare Saluggia, CSOA Mattone Rosso (VC)

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

no nukesaluggiavalsusavercelli

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il circo del G7: Extinction Rebellion occupa la tettoia della RAI.

Torino: Due attiviste di Extinction Rebellion hanno occupato la tettoia della RAI, mentre altre sette vestite da clown sono comparse in triciclo davanti all’ingresso. “G7 ambiente: -2 all’inizio del circo”, si legge sullo striscione.“G7 ambiente: -2 all’inizio del circo”, si legge sullo striscione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La variante del marmo: così la Regione Toscana vuole rimettere mano al Piano cave

La Giunta Giani ha avviato l’iter per modificare la normativa sulle attività estrattive e aumentare del 5% la capacità autorizzata fino al 2038.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Congo: la maledizione del cobalto

Quando Roger Milolo ha lasciato la sua città natale al confine tra la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e lo Zambia per lavorare come operatore in una miniera di cobalto, sperava che la sua sarebbe stata una storia “dagli stracci alla ricchezza”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gavio e ndrangheta. Le mani dei boss del cemento su TAV ed autostrada

Facciamo il punto su quanto emerso finora dall’indagine Echidna che ha scoperchiato il vaso di pandora dei rapporti tra politica, criminalità organizzata e imprenditori in Piemonte nel segno del cemento.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I giorni delle canaglie

Questi primi di aprile sono giorni in cui si torna a parlare delle collusioni fra personaggi legati alla malavita, politici locali e imprese che gestiscono gli appalti per lavori direttamente o indirettamente legati alle grandi opere in Piemonte: sono i giorni delle canaglie.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia: sostegno alle 17 persone arrestate dalla polizia antiterrorismo in seguito alla campagna di azione nazionale contro il mondo del cemento

Lunedì 8 aprile, 17 persone sono state arrestate in Normandia e nell’Ile de France in un’operazione condotta dalla Sottodirezione antiterrorismo. Alcuni di loro sono stati portati nella sede di Levallois-Perret e potrebbero rimanerci per 96 ore.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

PFAS: tre domande per capire ogni cosa sugli inquinanti eterni

I PFAS sono oggetto di una proposta di legge ambientale esaminata il 4 aprile. Questi inquinanti eterni, onnipresenti nei nostri prodotti di consumo, sono tossici per l’uomo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV = Mafia. Nuove prove del coinvolgimento della ‘ndrangheta nel TAV Torino – Lione.

Negli scorsi mesi è venuta fuori, come succede ciclicamente, una polemica bipartisan sulla scritta che svetta sul Musiné all’ingresso della valle che recita TAV = Mafia. Oggi veniamo a conoscenza attraverso una notizia apparsa sul tg regionale che esistono nuove prove del coinvolgimento delle ‘ndrangheta nelle opere propedeutiche al TAV Torino – Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: giovane aggredito e picchiato dai Carabinieri al Parco Don Bosco.

Nella “democratica Bologna” tre volanti dei carabinieri aggrediscono e picchiano un giovane all’interno del parco Don Bosco.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Fogli di Via in Val Susa: fino a che punto è lecito tacciare di pericolosità sociale persino chi…non c’era?

Questa volta parto dalle conclusioni, tiro le somme senza scrivere gli addendi, arrivo subito alla sintesi.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TriNO dice NO al deposito unico di scorie nucleari.

Sabato 3 febbraio si terrà un appuntamento di informazione e mobilitazione sul territorio del vercellese oggetto di autocandidatura da parte del Comune di Trino per ospitare il deposito unico di scorie nucleari.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Lavori pericolosi in Valsusa

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da notav.info

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Strage di Brandizzo: in duemila in corteo a Vercelli. I familiari rifiutano i funerali di Stato

In duemila ieri hanno attraversato silenziosamente Vercelli per rivendicare sicurezza sul lavoro dopo la strage di Brandizzo che ha portato alla morte di cinque operai. Il corteo dei sindacati è partito dalla stazione ferroviaria e si è concluso davanti alla prefettura, dove dai manifestanti si è alzato l’urlo «Basta!».

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

21-23 Luglio: Campeggio di Lotta in Valsusa

E’ uscito negli scorsi giorni il programma del Campeggio di Lotta 2023 in Valsusa.

Immagine di copertina per il post
Culture

Robin Hood delle risaie

Ci sono molti racconti sulla morte di Francesco De Michelis alias Ël Biondin, il leggendario brigante delle risaie che agiva nelle piane tra il vercellese e il novarese, ma nella finzione romanzesca il racconto della vita e della morte di questo personaggio popolare non illumina i molti dubbi su come si svolse realmente il conflitto tra le forze dell’ordine e il bandito.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ancora una volta i terreni della Val Susa vengono deturpati dalle ruspe

La cava di Caselette in località Grangetta, bassa Valsusa, potrebbe ospitare in futuro lo smarino proveniente dal cantiere-fortino di San Didero.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valsusa: lamento di un prato distrutto dopo 15 mila anni

Pubblichiamo di seguito l’articolo di Luca Mercalli uscito ieri su “Il Fatto Quotidiano” . da notav.info Chi vi parla è il suolo terrestre alle coordinate 45.094 N, 7.436 E. Un appezzamento di terreno agricolo pianeggiante nel Comune di Caselette, 30 km a ovest di Torino, all’imbocco della valle di Susa. Sono nato circa 15.000 anni […]