InfoAut
Immagine di copertina per il post

Un nuovo attacco colpisce la Striscia di Gaza

Dopo alcuni mesi di “calma” relativa , in cui comunque sono continuate le incursioni, sia aeree che via terra, un nuovo attacco israeliano ha colpito territori palestinesi.

La nuova fiammata di violenze è cominciata ieri quando, dopo il lancio di colpi di mortaio da parte di alcune organizzazioni armate palestinesi, il cielo di Gaza si è nuovamente riempito di Apache israeliani che hanno ripetutamente bombardato quella piccola striscia di terra, perennemente sotto assedio.

Netanyahu, primo ministro israeliano, ha affermato che i raid sarebbero stati la risposta al lancio di razzi da parte palestinese, MA netta è l’impressione che le forze armate israeliane fossero in attesa dell’occasione per uccidere Zuhair Kaisi, leader dei Comitati di Resistenza Popolare, colpito venerdì scorso mentre si trovava in automobile assieme ad un altro membro della stessa organizzazione, anch’esso deceduto a seguito dell’attacco.

Secondo quanto affermato dalle autorità israeliane l’attacco in questione sarebbe stato un “omicidio mirato” nei confronti di Kaisi, accusato di aver diretto l’attacco dello scorso agosto nel quale rimasero uccisi, tra coloni e soldati, otto israeliani. Secondo le fonti israeliane, la stessa organizzazione sarebbe poi stata responsabile del rapimento del soldato israeliano Gilad Shalit, catturato nella Striscia di Gaza nel 2006 e rilasciato lo scorso ottobre, in cambio della liberazione di oltre mille palestinesi, molti dei quali in seguito nuovamente arrestati dalle autorità israeliane.

L’uccisone del dirigente palestinese ha scatenato la ripresa dei lanci di missili e di colpi di mortaio da parte palestinese contro le città israeliane vicine al confine con la Striscia, che hanno provocato il ferimento di otto israeliani. A questi lanci ha risposto esercito israeliano vomitando tutta la sua potenza di fuoco sulla popolazione della Striscia, sottoposta a bombardamenti.

Ad essere colpita intorno alla mezzanotte è stata Gaza City, mentre successivamente i combattimenti si sono spostati nell’area di Beit Lahia, a nord della Striscia: nelle prime ore del mattino si contavano già 12 palestinesi uccisi.

Mentre si svolgevano i funerali delle vittime degli attacchi di ieri, un nuovo bombardamento è stato effettuato questa mattina. Nel pomeriggio truppe israeliane hanno poi aperto il fuoco su alcune decine di ragazzi che, durante un altro funerale, hanno marciato verso il confine con lo stato israeliano per lanciare sassi alle postazioni militari.

Al momento si contano 15 morti e decine di feriti, tra cui molti bambini.

Così, proprio mentre il governo israeliano, destabilizzato dalla solidarietà con la lotta palestinese emersa a seguito della Primavera Araba, si prepara per una sempre più una guerra sempre più probabile contro l’Iran, attuando una sempre maggiore militarizzazione dei territori palestinesi e chiedendo agli USA nuovi equipaggiamenti militari, aerei da combattimento israeliani stanno massacrando ancora una volta la Striscia di Gaza, mentre al momento non si esclude un attacco di terra.

La Striscia, martoriata da oltre quattro anni di assedio, si trova in queste ore a dover fronteggiare un nuovo attacco che si va a sommare alla già precaria situazione che vive ogni giorno. Una “prigione a cielo aperto”, con frontiere ermeticamente chiuse, racchiusa su quattro lati da barriere militari che impediscono la pur minima libertà di movimento, che in queste ore sta vivendo una nuova interruzione energetica; un territorio al buio, costantemente sotto assedio, adesso vittima di un forte bombardamento, ma in cui altrettanto forte è la volontà di resistere ad una progettualità di sterminio sempre più marcata da parte sionista.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

gazaisraelepalestinastriscia di gaza

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fuck ICE! Note sulla rivolta.

Da giorni Los Angeles è sotto assedio, una vera e propria invasione poliziesca contro i lavoratori migranti ha scatenato un’odata di proteste e resistenza popolare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Medio Oriente: Israele dà fuoco alla regione. Attacchi multipli all’Iran

Raid pure in Libano e Palestina. Teheran: “è una dichiarazione di guerra”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global March to Gaza: migliaia di persone in marcia nel Convoglio Sumud dalla Tunisia e da molti altri Paesi del mondo

Di seguito il comunicato della Global March to Gaza che vede l’adesione e il ricongiungimento anche con il Convoglio Sumud partito dalla Tunisia lunedì 9 giugno e alcuni aggiornamenti e corrispondenze dalle carovane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Anche con l’avvenuto scioglimento del Pkk, la fine del conflitto curdo-turco appare lontana

Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assiste a comportamenti speculari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

2025. Los Angeles. California

Il 6 giugno, agenti dell’ICE hanno condotto blitz in vari punti della città: Fashion District, Home Depot e una grossa azienda tessile. Oltre cento arresti. da Nodo Solidale Le strade hanno risposto: molotov, blocchi di cemento, barricate e auto in fiamme. I manifestantihanno resistito con determinazione, trasformando la città in un campo di battaglia contro […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Los Angeles: ICE si scioglie davanti al fuoco

Riemergono le contraddizioni di un’America fondata sull’espropriazione degli ultimi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

SCELTE DISARMANTI | Lotte e Percorsi per un’Europa di Pace

La logica di investimento in caserme verdi, aeroporti azzurri e porti blu, non riesce a mascherare l’opera di devastazione ambientale e sociale che la militarizzazione dei territori comporta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

FREEDOM FLOTILLA COALITION: “La nave civile Madleen attaccata dall’esercito israeliano, equipaggio rapito in acque internazionali”

La Freedom Flotilla Coalition conferma che la sua nave civile, Madleen, che trasportava aiuti umanitari a Gaza per rompere il blocco degli occupanti israeliani, è stata abbordata dall’esercito occupante israeliano “alle 3:02 CET in acque internazionali, coordinate:  31.95236° N, 32.38880° E” La nave è stata abbordata, il suo equipaggio civile – disarmato – rapito e […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vittoria dei portuali di Marsiglia e Genova. Rimaste a terra le mitragliatrici, la nave cargo diretta ad Haifa viaggia vuota

La nave è dovuta ripartire vuota di armamenti israeliani, e vuota farà tappa sabato a Genova soltanto per un “rifornimento tecnico”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: i portuali pronti a rifiutare di caricare il cargo di armi per Israele

I portuali in Francia si rifiutano di caricare il cargo di armi per Israele: pronti al blocco anche a Genova.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Israele arma l’Isis a Gaza. Alcune riflessioni sulle forme storiche della resistenza

Non si è prestata sufficiente attenzione ad una notizia che sta circolando negli ultimi giorni da diverse fonti: Israele starebbe fornendo armi ad una banda criminale legata all’Isis all’interno della Striscia di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Non lasceremo loro nulla”. La distruzione del settore agricolo e dei sistemi alimentari di Gaza /2

Questo rapporto “Non lasceremo loro nulla” (*) affronta la distruzione del settore agricolo e delle strutture legate alla produzione alimentare durante l’assalto militare israeliano in corso sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023. di Palestinian Centre for Human Rights, da ECOR Network Qui la prima parte. II. La distruzione israeliana del settore agricolo e dei sistemi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brescia: contestato il Ministro Tajani “Contro il genocidio in Palestina e le complicità anche italiane. Palestina Libera!”

A Brescia forte contestazione di almeno 150 tra studenti e attivisti contro la presenza alla facoltà di Giurisprudenza del ministro degli esteri e vicepremier Tajani, invitato dall’Ateneo per inaugurare un corso di laurea.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Gli aceri di corso Belgio a Torino incontrano un gelso di Gerusalemme: la Storia e le storie narrate dagli alberi

Il Comitato Salviamo gli Alberi di corso Belgio ha organizzato domenica 18 maggio un incontro pubblico con Paola Caridi, autrice del saggio Il gelso di Gerusalemme – L’altra storia raccontata dagli alberi, pubblicato l’anno scorso da Feltrinelli. Si è scelta questa data anche per commemorare  la Nakba, la “catastrofe”, l’espulsione di 700.000 palestinesi dalle loro terre operata dagli Israeliani nel 1948. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Indignazione per le dichiarazioni di Netanyahu: ‘Nessuna carestia a Gaza, i palestinesi sono sovrappeso’”

Il primo ministro sostiene che le immagini di migliaia di prigionieri palestinesi seminudi dimostrerebbero che hanno cibo a sufficienza, mentre esperti internazionali lanciano l’allarme su una carestia imminente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: militarizzazione degli aiuti e silenzio internazionale. Il punto della situazione con Eliana Riva

Ogni giorno porta nuove atrocità in Palestina: oggi, almeno 17 persone sono state uccise dall’esercito israeliano in tutta Gaza, tra cui otto vittime durante un raid contro la casa del giornalista Osama al-Arbid, nel nord della Striscia. Il giornalista sarebbe sopravvissuto, ma molti dei suoi familiari sono stati uccisi.