InfoAut
Immagine di copertina per il post

12 ottobre, Parigi: attacco ad un commissariato di polizia con fuochi d’artificio

||||

Sabato sera, poco dopo la mezzanotte, la stazione di polizia di Champigny sur Marne è stata presa d’assalto da una quarantina di ragazzi come ritorsione all’ennesima violazione dei diritti degli abitanti della periferia da parte di agenti di polizia. Sono stati sparati fuochi pirotecnici sulla facciata ma è stata praticata anche la distruzione di diversi veicoli parcheggiati davanti agli uffici. Un’azione che spinto a nuove richieste per un’azione piu’ dura del governo dopo una serie di attacchi alle forze di sicurezza francesi.

Ancora una volta la risposta delle istituzioni è stata quella di militarizzare i quartieri schierando ingenti numeri di agenti di polizia.

Esattamente come nel 2005, quando Bouna Traoré e Zyed Benna, due giovanissimi di Clichy-sous-bois, venivano uccisi da una scarica elettrica perchè si erano nascosti dalla polizia, dando vita così ad una ribellione nelle banlieue.

Le immagini dell’attacco trasmesse da CNews sono spettacolari e soprattutto non è la prima volta che questa stazione di polizia viene attaccata di sorpresa in piena notte, già nell’aprile di quest’anno tra il 22 e il 23 era stata presa di mira da cittadini e giovani incazzati.

Alcune persone denunciano che un sedicenne sia stato investito poche ore prima da un’auto della polizia in quartiere, lasciandolo poi a terra con una gamba rotta, e quella stessa sera i giovani hanno deciso di rispondere. 

Nessuno è rimasto ferito e nelle ore successive nel centro della città è stata fermata una persona, ritenuta tra i responsabili dell’agguato, ma poi scagionata dalla procura che sta esaminando i filmati della sorveglianza. 

Il ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, ha twittato, con enorme classismo, che “questi piccoli spacciatori non spaventano nessuno e non scoraggeranno il nostro lavoro contro la droga”, in quanto per commettere certe azioni bisogna presumibilmente essere drogati o spacciatori, eppure i funzionari di polizia non hanno ancora identificato gli aggressori ma c’è bisogno del mostro da dare in pasto ai media. 

Lo staff dello stesso ministro dell’interno ha annunciato che martedì incontrerà i sindacati di polizia.

Il sindaco della città, Laurent Jeanne, ha spiegato che la polizia potrebbe essere stata presa di mira per rappresaglia dopo un recente incidente con uno scooter causato dalla polizia.

Le tensioni sono alte da molto tempo in queste aree spesso povere, dove grandi comunità di immigrati si sono lamentate a lungo della brutalità e del razzismo della polizia. 

Nella notte tra venerdì e sabato si era verificato un attacco molto simile in un commissariato a Le Mans.

Il fatto poi che sindacati di polizia e il leader della destra parlino di una “mancanza di rispetto” nei confronti della polizia non stupisce, pretendere il rispetto quando si è il braccio armato di chi affama e isola, mettendo i più poveri ai margini della società è un po’ ridicolo.

“Non c’è rispetto per chi lo pretende usando violenza”

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

BLACK LIVES MATTERFrancia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il grande reggimento cinese dell’esercito globale dei gig-workers

200 milioni di precari tra industria e servizi, ma soprattutto giovani che rifiutano il mito del lavoro

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: la destra bolsonarista dietro la strage nelle favelas, Lula in difficoltà

Il 28 ottobre scorso circa 140 persone, di cui 4 agenti, sono state uccise e un centinaio sono state arrestate nel corso di un assalto condotto da 2500 membri della Polizia Civile e della Polizia Militare brasiliane

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bolivia: La ex presidente golpista Jeanine Áñez è liberata per ordine del TSJ

Durante il suo governo di fatto, la Áñez ha emanato il decreto supremo 4.078, che esentò dalle responsabilità i militari e i poliziotti che attuarono i massacri di Senkata e Sacaba, nei quali furono assassinate 36 persone.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Youtube ha cancellato silenziosamente oltre 700 video che documentano le violazioni dei diritti umani da parte di Israele

Il gigante della tecnologia ha cancellato i canali YouTube di tre importanti gruppi palestinesi per i diritti umani, una capitolazione alle sanzioni di Trump.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ucraina: logoramento militare sul fronte orientale, esodo di giovani sul fronte interno

La situazione sul campo in Ucraina è sempre più difficile per le truppe di Kiev.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezuela: la strategia Trump del “cortile di casa”

Le dichiarazioni di Trump delle ultime settimane sono molte e contraddittorie rispetto alle azioni da intraprendere nei confronti del Sud America in particolare al largo del Venezuela

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un “pericoloso comunista” sindaco di New York… E vai!

Riprendiamo questo articolo apparso su Il Pungolo Rosso sulla elezione di Mamdani a sindaco di New York. Il contenuto ci pare largamente condivisibile in diversi punti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sudan. Dopo il Darfur le RSF puntano al Kordofan, proseguono i massacri

Il Sudan continua a precipitare in una spirale di violenza che sembra non avere fine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

NYC: la vittoria di Mamdani

La vittoria del candidato sindaco democratico Mamdani è stata in prima pagina su tutti i giornali nostrani sia ieri che oggi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sainte-Soline: le prove dell’intento di massacrare i manifestanti

«Non riesco più a contare quanti ragazzi abbiamo accecato! È stato davvero divertente!»

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: il circo macronista continua

Non si cambia una squadra che perde.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: Lecornu si dimette, il suo è il mandato più breve della storia

A un mese dalla nomina del nuovo primo ministro, e a poche ore dalla nascita nel nuovo esecutivo, il governo di Sebastien Lecornu è già finito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: blocchi contro l’industria delle armi e il genocidio a Gaza

Il 18 settembre non è stato solo un giorno di sciopero, è stato anche l’occasione per bloccare le aziende che producono armi e che sono complici del genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia 18 settembre sciopero generale oltre un milione di manifestanti

Lo sciopero generale in Francia del 18 settembre è stato un chiaro avvertimento molto chiaro a Macron.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: “Blocchiamo tutto”. Mobilitazioni diffuse nel paese contro l’austerity di Macron

Intensa giornata di mobilitazione mercoledì 10 settembre in Francia, dietro la parola d’ordine “Bloquons Tout”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Francia: tre militanti contro la linea alta velocità Bordeaux-Toulouse sotto sorveglianza giudiziaria

Dopo l’arresto di venerdì scorso, avvenuto in seguito alla protesta contro l’abbattimento di alberi secolari lungo il tracciato della linea ferroviaria ad alta velocità Bordeaux-Tolosa (vedi il nostro articolo), tre attivisti sono stati posti sotto sorveglianza giudiziaria. Nelle prime ore di venerdì 29 agosto, quattro persone sono state arrestate a Saint-Jory mentre protestavano contro l’abbattimento […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia. 10 settembre: il popolo deve organizzarsi al di fuori dei quadri imposti dai sindacati e dai partiti politici

Continuiamo a dare contro del dibattito che sta accompagnando la costruzione della giornata del 10 settembre in Francia contro il piano di austerità del governo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia, 10 settembre: bloccare le periferie delle grandi città per fermare il Paese?

Dall’inizio di luglio, la data del 10 settembre e lo slogan «blocchiamo tutto» circolano massicciamente. Si formano gruppi, si organizzano assemblee, si discute sui modi migliori per impedire il piano di austerità di Bayrou.