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Roma, la lotta degli autisti contro l’arroganza dell’Atac

Il punto è che non si tratta di uno sciopero ma dell’osservanza scrupolosa delle regole del servizio. Per ora i numeri, di quella che possiamo però definire una protesta, sono di tutto rispetto. In undici rimesse Atac tutte percentuali che vanno dall’80 al 100%. Solo in un caso, a Portonaccio, la percentuale di quelli che si sono rifiutati di fare lo straordinario si è fermata al 50%. La protesta durerà per tutta la settimana. Il ballo è appena cominciato.

Perché l’Atac è nel panico? Semplice, il lavoro straordinario a causa della forte carenza d’organico, permette che ben il 30% del servizio vada avanti. Senza contare che la media delle ferie non godute dovrebbe aggirarsi intorno ai due mesi. Tutte voci che gravano sul bilancio dell’azienda, ovviamente. Una vera e propria follia gestionale, in una azienda di trasporti dove per ogni autista ci sono quattro addetti amministrativi. Certo, Atac è stata il “fiore all’occhiello” della parentopoli di Alemanno, ma la situazione ormai è al collasso.

Mercoledì ci sarà il sit in sotto le finestre del Campidoglio ma gli autisti avvertono “noi ci distingueremo dai sindacati”. E non serve tanta fantasia per capirne le ragioni. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la mancata corresponsione del premio di risultato pattuito: solo 250 euro su circa 700. E la reazione sindacale si è fatta attendere o è stata inadeguata. Di per sé sembra una cosa da nulla. In realtà, agli occhi degli autisti, che sono costrettti a subire turni massacranti di lavoro, malattie professionali, mezzi inadeguati in tutto e per tutto, fino alla mancanza dei bagni chimici ai capolinea, ha rappresentato l’ultimo torto. E all’ultimo torto, si sa, si reagisce. Basti dire che l’autorganizzazione è nata in poche ore sui socialnetwork ed ha raccolto più di tremila contatti. I dipendenti sono in totale cinquemila. Fatti due calcoli, come si diceva una volta, l’adesione è stata massiccia. “Noi scopriremo gli straordinari dal 4 al 10 novembre – scrivono su Fb -. Se tutto va come deve Roma sarà al tappeto e sarebbe interessante raccontare la verità su una azienda che toglie soldi alla forza lavoro in immensa carenza d organico mentre stipendia i dirigenti con decine di migliaia di euro l anno. Dati pubblicati su internet”.

da controlacrisi

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