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Lettere dal presidio permanente Sodexo

Il Presidio Permanente davanti al Pronto Soccorso di Cisanello è aperto a tutti. Non facciamo parte dei Cobas e molte di noi non sono iscritte a nessun sindacato. Il Presidio è del Comitato per il diritto alla salute e come tale, ospita qualunque cittadino o lavoratore che voglia combattere con noi. Il nostro cammino è cominciato con i licenziamenti della Sodexo e si è sviluppato su più strade, abbracciando altre lotte che hanno come principio il rifiuto della privazione dei diritti.

Molti di noi, compresa me, sono stanchi di vedersi togliere giorno dopo giorno, diritti di ogni genere, salute e soldi guadagnati duramente. Molti di noi, me compresa, sono convinti che rimanere in silenzio e continuare a subire non migliorerà le nostre esistenze.
In sincerità, vi scrivo che personalmente sono stanca di arrancare in questa vita e di accontentarmi delle briciole che il Governo (qualunque esso sia) ci concede per farci stare in silenzio.
I nostri figli non hanno più diritto allo studio perché le scuole costano troppo e non saranno, di qui a breve, accessibili a molte famiglie di operai. Stiamo lentamente tornando indietro nel tempo, quando i ricchi e gli agiati avevamo il mondo nel palmo delle mani e i figli dei “poveri” solo calli e sofferenze.

Vi chiedo se anche voi volete questo? Mi chiedo se siete disposti a dire ai vostri figli che non potrete farli studiare, curare, vivere perché siete senza lavoro e senza alcuna possibilità di dar loro ciò che gli spetta.
Non voglio più vedere poveri vecchi frugare nella spazzatura per mangiare perché la loro pensione non riesce a mantenerli; non voglio più vedere persone rinunciare a curare se stessi e i propri cari perché gli esami sono troppo cari; non voglio più vedere bambini studiare al freddo dentro scuole fatiscenti che potrebbero cadere da un momento all’altro, mentre i nostri governanti godono di privilegi assurdi.
Sono stanca di chiudere gli occhi davanti alle ingiustizie e stanca di vedere tanti cittadini voltarsi dall’altra parte solo per mantenere quel poco che gli è rimasto. E’ solo un’illusione: non ci è rimasto niente! Ci stanno togliendo tutto e nessuno lo dice. Stiamo tutti fermi a prendere bastonate senza ribellarci, convinti che prima o poi qualcosa cambierà. Niente cambierà se non in peggio se non facciamo qualcosa adesso, se non cerchiamo di cambiare le cose, se non rivendichiamo il nostro diritto a vivere questa vita decorosamente.

Dobbiamo smettere di essere egoisti e cominciare a camminare uniti, facendosi sentire e non pensando che arriverà qualcuno ad aiutarci. Solo noi possiamo aiutare noi stessi a risollevarci dalla profonda crisi nella quale ci hanno scaraventato in 50 anni di governo.
Riflettete su cosa volete veramente e se vale la pena rischiare il niente che abbiamo per dare una possibilità alle generazioni future.

Io ho deciso: non voglio più avere paura.

Trizza Francesca
Dipendente Sodexo e cittadina italiana

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