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La fabbrica chiude, la fabbrica va a fuoco

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La Souterraine, regione del Limosino, Francia. Nel mese di maggio gli operai della GM&S, componenistica per la Renault, dichiararono di aver minato con le bombole la loro fabbrica minacciando di farla saltare per aria in caso di fallimento delle trattative con la direzione aziendale. Ieri gli operai della GM&S, componenintistica per l’indotto Renault, hanno portato a termine una parte della loro promessa, appiccando le fiamme a un’officina della fabbrica che presidiavano in occupazione. Attorno alle 14 e 45, a meno di mezz’ora dall’inizio della trattativa al Ministero, quando già era chiara la chiusura rispetto alle richieste dei 279 operai, gli occupanti si sono spostati verso un’officina del sito appiccando le fiamme attorno al capannone. Tra le richieste il prolungamento fino a settembre del periodo di osservazione prima della liquidazione, la formalizzazione dell’interesse per l’acquisizione della fabbrica da parte di GMD, l’attribuzione di un’indennità straordinaria per gli operai non riassorbiti e la salvaguardia dei restanti. Il sito resta tutt’ora occupato.

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