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La liberazione del Mozambico

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Il 25 giugno 1975 il Mozambico si autoproclama indipendente dal Portogallo. La guerra per l’indipendenza durava dal 1964 e vedeva come principale formazione anti-portoghese il Frente de Libertaçao de Moçambique (FRELIMO). Il conflitto ebbe inizio sull’onda della decolonizzazione africana e in particolare della guerra di liberazione dell’Angola, anch’essa colonia portoghese e confinante con il Mozambico.

Il FRELIMO, fondato il 25 giugno del 1962 in Tanzania e capeggiato da Eduardo Mondlane, fino alla sua uccisione nel 1969, agì sempre con le modalità tipiche della guerriglia, non venendo mai ad uno scontro frontale con le forze portoghesi ma cercando di indebolirle e soprattutto di dare forma ed organizzare il diffusissimo e radicale dissenso anti coloniale.

Il Portogallo fu una delle potenze europee che continuarono una politica coloniale particolarmente dura ben oltre la Seconda Guerra Mondiale, essendo fino al 1974 governato da un regime para-fascista (non si schierò apertamente con l’Asse durante la Seconda Guerra Mondiale, ma diede un supporto indiretto alle truppe naziste, conservò fino alla sua fine il divieto di associazione ed una stretta censura).

La colonizzazione in Mozambico non portò ad alcuno sviluppo del paese, non vennero costruite infrastrutture e non si cercò di avviare un processo di industrializzazione. I portoghesi miravano a sfruttare il Mozambico esclusivamente come fonte di materie prime e di lavoro a costo pressoché nullo. In Mozambico regnava un dominio di apartheid, e grandissima parte della popolazione era ridotta, nella pratica, in schiavitù.

Momento di svolta nella guerra di indipendenza fu il 25 Aprile 1974, giorno in cui avvenne in Portogallo la Rivoluzione dei Garofani, un colpo di stato organizzato dall’ala progressista dell’esercito che riuscì in un solo giorno a ribaltare il regime para-fascista portoghese (in quel momento governato da Marcelo Caetano). Con il nuovo governo, intenzionato a concludere l’esperienza coloniale, le truppe d’occupazione in Mozambico si trovarono abbandonate a loro stesse. Il FRELIMO, che godeva del sostegno di Unione Sovietica e Cuba e che dalla morte di Mondlane era capeggiato da Samora Machel, riuscì in brevissimo tempo a prendere Maputo, la capitale, mentre i portoghesi ancora presenti nel paese si trovarono costretti a fuggire con mezzi propri.

Si arrivò al cessate il fuoco l’8 settembre 1974. Ma è con il 25 giugno del 1975 che il Mozambico si autoproclamò indipendente, costituendo una repubblica presidenziale con presidente Machel e con partito di governo il FRELIMO.

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