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I Pac uccidono Sabbadin e Torreggiani

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Il 16 febbraio 1979 i Proletari Armati per il Comunismo uccidono Lino Sabbadin a Santa Maria Marsala presso Venezia e Pierluigi Torregiani a Milano.

Il 22 gennaio dello stesso anno Pierluigi Torregiani di professione gioielliere era di ritorno da un’esposizione di gioielli da una Tv

Il 16 novembre 1978 Lino Sabadin macellaio militante dell’MSI sventò una rapina nel suo esercizio commerciale ammazzando uno dei rapinatori.

Entrambi vennero uccisi dai PAC nello stesso giorno per dare una maggiore rilevanza mediatica alle azioni e al fine di diminuire drasticamente le reazioni di difesa nelle piccole rapine, il comunicato emesso dai PAC affermava che questi omicidi erano un gesto di solidarietà a chi  “con le rapine porta avanti il bisogno di giusta riappropriazione del reddito e di rifiuto del lavoro”.

 

Secondo l’iter giudiziario seguito agli omicidi gli assassini furono Cesare Battisti e Diego Giacomin, ma molti sono i dubbi specie sul coinvolgimento di Battisti nella vicenda, alcuni di questi sono espressi in questo articolo di Carmillla.

I Proletari Armati per il Comunismo si formarono in Lombardia nel 1977 e facevano capo a Sebastiano Masala, Arrigo Cavallina e Giuseppe Memeo. I componenti dell’organizzazione erano per lo più di estrazione operaia e le loro azioni si muovevano su due filoni, da un lato l’appoggio alle rivendicazioni operaie e dall’altro la lotta alle strutture carcerarie ed ai collaboratori delle forze dell’ordine nei quartieri.

In conseguenza agli omicidi ci furono due grandi retate nel quartiere di Barona ai danni dei collettivi autonomi che iniziarono a testare la strategia della repressione che lo stato stava mettendo in campo. Da un lato attraverso la delegittimazione nel tessuto sociale accostando l’autonomia operaia alle azioni dei partiti combattenti e arrestando indiscriminatamente e senza prove militanti autonomi per omicidi compiuti da queste organizzazioni. Dall’altro attraverso un uso intimidatorio della violenza e della tortura contro gli stessi militanti arrestati. Infondo il 7 aprile si stava avvicinando.

 

 

 

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