InfoAut
Immagine di copertina per il post

Strike 4 Repeal: l’appello delle donne irlandesi allo sciopero dell’8 Marzo

||||

L’Irlanda, come previsto dall’ottavo emendamento, è uno dei tanti paesi in cui l’aborto è sostanzialmente vietato.

Migliaia di donne irlandesi praticano l’aborto in altri paesi europei, si contano 3.500 aborti solo nel 2015 e solo negli ospedali del Regno Unito.

Qualche hanno fa una donna di 31 anni è morta all’Ospedale universitario di Galway dove era stata ricoverata per un forte mal di schiena. I dottori avevano scoperto che stava per abortire spontaneamente, ma si erano rifiutati di rimuovere il feto perché il suo cuore continuava a battere.

Dopo la morte di Savita Halappanavar è stata introdotto il “Protection of Life During Pregnancy Bill” che prevede l’aborto ma solo ed esclusivamente nel caso in cui ci sia un “pericolo reale e sostanziale” per la vita della donna. Questa legge è molto limitata.

Le donne irlandesi si sono mobilitate già lo scorso anno e qualche giorno fa hanno chiamato lo sciopero per il prossimo 8 marzo per l’abrogazione dell’ottavo emendamento.

Le donne hanno ottenuto il referendum ma se il testo non sarà sufficientemente soddisfacente sciopereranno in massa. “Ours demand” dicono “is that the Irish government call a referendum to repeal the 8th Amendment by the 8th of March. If not, we will strike”.

Sul sito e la pagina facebook “Strike 4 Repeal” (http://strike4repeal.org/    https://www.facebook.com/strike4repeal/ ) è possibile trovare gli aggiornamenti e le informazioni sullo sciopero.

Inoltre, abbiamo tradotto l’appello, il video di lancio e un interessante vademecum “How to strike”, come scioperare, per uno sguardo anche agli altri paesi verso lo sciopero internazionale del prossimo 8 Marzo 2018 chiamato dal movimento “Ni una menos” e dall’assemblea del 26 Novembre a Roma del movimento “Non una di meno” italiano.

 

STRIKE 4 REPEAL 

6 Dicembre 2017

Strike 4 Repeal sta progettando uno sciopero nazionale se il governo non si impegna per un chiaro “si o no” al quesito sul referendum per abrogare l’ottavo emendamento.Se dovesse essere chiaro, durante il dibattito della camera bassa (in irlandese Dáil Éireann, n.d.t)  sulle raccomandazioni del Joint Oireachtas Committee (Parlamento della Repubblica d’Irlanda, n.d.t), che il governo ignorerà questa richiesta, bloccheremo il paese con uno sciopero nazionale per l’abrogazione, dando un preavviso di una settimana. 

Chiediamo, inoltre, al governo di disporre di servizi per l’aborto gratuiti, sicuri e legali su richiesta e ciò è essenziale per tutte le donne e per le persone in stato di gravidanza per garantire il diritto all’assistenza sanitaria riproduttiva, indipendentemente dalle circostanze. Strike 4 repeal è un gruppo ad hoc, non affiliato, fatto di attivisti, accademici, artisti, studenti e sindacalisti. Nel marzo di quest’anno abbiamo indetto uno sciopero nazionale, che includeva una serie di manifestazioni in tutto il mondo per chiedere un referendum sull’ottavo emendamento. Più di 12,000 persone vi hanno partecipato in più di 50 località in Irlanda e all’estero. Da allora, il movimento pro scelta ha visto progressi, tra cui raccomandazioni liberali della Citizens Assembly (un’assemblea di cittadini istituita nel 2016 che discute di diversi temi politici che devono essere tenuti in considerazione dal parlamento, n.d.t) e l’indicazione di Leo Varadkar (primo ministro irlandese, n.d.t) che si terrà un referendum nel 2018.

Tuttavia, con l’avvicinarsi dei 35 anni di inattività sul ripugnante ottavo emendamento, abbiamo poca fiducia che il governo ponga il giusto quesito nelle schede elettorali. La portavoce di Strike 4 Repeal, Aoife Frances, ha detto: “La maggioranza delle persone in Irlanda si fida che le donne e le persone in stato di gravidanza prendano le proprie decisioni in merito alla loro vita e alla loro salute. Il governo non ha mai dato priorità alla nostra salute e alle nostre vite, e ora che è stato lanciato un referendum, non ci fidiamo che ponga il quesito giusto. Se necessario, sciopereremo per dare visibilitàalle nostre richieste. Il tempo è scaduto. Non aspetteremo.” Un’altra portavoce, Emily Waszak, ha aggiunto: “Noi abbiamo fiducia negli irlandesi, che avranno l’empatia e la consapevolezza di votare per l’abrogazione – ciò di cui non ci fidiamo è che il governo dia alle persone questa possibilità.”

 

HOW TO STRIKE

Come scioperare

1) Se puoi scioperare, fallo. Ci saranno persone nella tua zona che parteciperanno, e possiamo mettervi in contatto. Se possibile, prenditi un giorno libero in anticipo.

2) Se la mancanza di leggi sull’aborto in Irlanda ti colpisce di meno, puoi mostrare la tua solidarietà offrendoti di coprire il turno delle tue colleghe l’8 marzo.

3) Rifiutati di fare i lavori domestici quel giorno. Pensa a tutto il lavoro che di solito faresti in quel giorno, e a come non farlo metta in evidenza il contributo che tu e milioni di donne date ogni giorno a un paese in cui non avete accesso alla sanità di base.

4) Organizza un evento a mezzogiorno o durante la pausa pranzo per ricordare le 12 donne che in media ogni giorno sono costrette ad andare all’estero per ottenere un aborto.

5) Se sei un negoziante, considera di concedere un giorno libero alle tue dipendenti o di chiudere proprio il negozio quel giorno.

6) Vestiti completamente di nero o indossa una fascia nera quel giorno per dimostrare il tuo sostegno.

Ogni donna che abortisce deve prendersi almeno un giorno libero, che sia per viaggiare o stare a casa.

Usa questo giorno per mostrare la tua solidarietà, ed esigere il cambiamento.

#WEWANTWAIT

VIDEO

 

 

{mp4}19585{/mp4}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

NONUNADIMENOSTRIKE4REPEAL

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Torino, la mobilitazione contro gli antiabortisti continua: presidio al consiglio regionale

In queste settimane a Torino sono migliaia le persone che si mobilitano per chiedere la chiusura immediata della cosiddetta “stanza dell’ascolto”

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Per Anàs, morto in mare e per tutte le altre vittime dei confini

Lo scorso 9 agosto la comunità lametina si è stretta attorno alla piccola bara bianca contenente i resti di Anàs, bimbo di sei anni annegato in un naufragio e ritrovato nel nostro mare.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Aborto libero, sicuro e gratuito!

Sabato 28 settembre, in occasione della giornata internazionale per l’aborto sicuro, in Piemonte in tant3 ci mobiliteremo su tutto il territorio contro le politiche regionali che da anni sposano obiettivi antiabortisti, retrogradi e lesivi della libertà di scelta.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Pride critico, Pride comodo

Dov’è stato lasciato il “prendere e fare” a favore del “chiedere e aspettare”? Gli oppressi hanno iniziato un ciclo politico in cui si costituiscono come vittima senza agency che cerca di essere protetta. Il presente testo è la traduzione di un articolo di Charlie Moya Gómez pubblicato in castigliano su Zona de Estrategia il 27/06/2024. […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

RBO al Festival Alta Felicità – in dialogo con Fatima Ouassak

Fatima Ouassak è una politologa e militante ecologista, femminista e antirazzista. Il suo ultimo libro Per un’ecologia pirata (tradotto in italiano da Valeria Gennari per Tamu edizioni (2024)) propone un’alternativa all’ecologia bianca, borghese e a cui manca un approccio intersezionale.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

RBO al Festival Alta Felicità – In dialogo con Louisa Yousfi

Il termine “Barbari” viene utilizzato da Louisa Yousfi nel suo libro “Rester barbares” allo scopo di mettere in luce una trappola: da una parte il paradigma del razzismo proclamato, quello dell’estrema destra che definisce barbari i soggetti razzializzati e dall’altro lato il razzismo integrazionista, quello per cui occorre essere dei “buoni selvaggi”educati per essere all’altezza dei bianchi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

No agli antiabortisti nelle strutture pubbliche!

Giovedì 11 luglio alle ore 12 si terrà una conferenza stampa davanti all’Ospedale Sant’Anna a Torino (ingresso via Ventimiglia) organizzata dal Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure – Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Le donne africane e la difesa della terra e dei beni comuni

Due articoli tratti dalla WoMin African Alliance, scritti in occasione della Giornata della Terra (22 aprile) e della Giornata internazionale della biodiversità (22 maggio).

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Bergamo: Pride si schiera per la Palestina, il Comune revoca il patrocinio

La decisione di ritirare il patrocinio è scaturita in seguito ad un post pubblicato sui social del Bergamo Pride, che ha preso pubblicamente posizione a sostegno del popolo palestinese e contro il genocidio in atto.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Piemonte. La crociata del centrodestra contro l’aborto

Due milioni e 340 mila euro per finanziare le associazioni antiabortiste in Piemonte. Li ha stanziati il governo di destra della Regione Piemonte dal 2022 ad oggi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Roma 26 Novembre, basta guerre sui nostri corpi: rivolta transfemminista

Gridiamo forte che non dimenticheremo nessunə, che conosciamo la diretta correlazione fra la piramide della violenza e le mani di chi ci uccide, la correlazione fra la violenza machista quotidiana e le guerre. Che riconosciamo la connessione intriseca fra l’abuso patriarcale e lo sfruttamento delle risorse del pianeta e l’abominio su tutte le forme di vita che lo abitano.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

8 marzo 2020. Una data dalla quale ripartire.

È da poco passato l’8 marzo, giornata dalla profonda e forte carica rivoluzionaria per la sua potenza a livello globale, per la radicalità delle sue rivendicazioni, per la limpidezza delle sue pratiche: scioperare perchè se si fermano le donne si ferma il mondo. Quest’anno la situazione mondiale emergenziale prodotta dal diffondersi del coronavirus ha cambiato, […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Appello di convocazione dell’Assemblea Nazionale di NonUnaDiMeno a Napoli

ROMPERE GLI ARGINI DEL PATRIARCATO, TRAVOLGERE TUTTO! Di fronte ai numerosi proclami di discontinuità, i fatti dicono che la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere e dei generi continuano ad agire a tutti i livelli della società. Stupri, femminicidi e aggressioni di ogni tipo contro le donne e le persone LGTBQIPA+ non […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Pillon, gli affidi e i teatrini che si giocano sulla pelle degli altri ma soprattutto delle altre

Dopo i fatti di Bibbiano, sui quali avevamo scritto qualche giorno fa, vediamo il senatore Pillon che torna alla ribalta perchè, come lui stesso ha tenuto a precisare, “a fronte di questo scandalo si diano risposte vere e concrete”. Pochi giorni fa il ddl è entrato in Commissione di Giustizia in Senato per essere esaminato […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Padova, corteo antifascista: il questore vieta, il poliziotto carica, il giornalista diffama!

A seguito dei fatti avvenuti venerdì 29 marzo a Padova, pubblichiamo dei contributi di alcune realtà politiche cittadine per fare chiarezza sugli eventi.   – SUI FATTI DEL 29 MARZO A PADOVA: IL QUESTORE VIETA, IL POLIZIOTTO CARICA, IL GIORNALISTA DIFFAMA! – di Disc – Padova Vorremmo continuare a gioire per la grande giornata di […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

8 Marzo: è sciopero transfemminista globale! La cronaca dalle piazze

Un grido ovunque: Non Una di Meno! In tutta Italia, in tutto il mondo, è sciopero globale transfemminista. Una giornata di sciopero contro la violenza maschile sulle donne, durante la quale cortei, azioni, performance, picchetti, blocchi hanno costituito forme molteplici di astensione dalla produzione e dalla riproduzione sociale. Una giornata dedicata ad Alessandra e Fortuna, […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Doppia violenza, doppia ribellione: 8 marzo assalto al patriarcato

Un approfondimento su donne, salario e garanzie negate verso e oltre l’otto marzo.   La deregolamentazione selvaggia del mercato del lavoro che in questi anni ha colpito la popolazione italiana e di tutti i paesi del mondo producendo povertà, licenziamenti, compressione dei salari e dei diritti si è abbattuta principalmente sulle donne. La precarizzazione del […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Non una di meno: l’8 marzo Noi Scioperiamo!

Da NonUnaDiMeno l’appello per un 8 marzo di sciopero e lotta. L’8 marzo, in ogni continente, al grido di «Non Una di Meno!» sarà sciopero femminista. Interrompiamo ogni attività lavorativa e di cura, formale o informale, gratuita o retribuita. Portiamo lo sciopero sui posti di lavoro e nelle case, nelle scuole e nelle università, negli […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Siamo ovunque, scioperiamo ovunque

    È il terzo anno consecutivo. Sempre Roma. Sempre marea. Non una di Meno torna in piazza, ogni volta con più potenza, rompendo nuovi argini, scovando i nemici peggiori, fronteggiandoli. Perché è questo il segreto della lotta transfemminista: nessuno se l’aspetta, poi diventa un fatto non aggirabile e il patriarcato deve farci i conti. […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

24 novembre: prepariamo lo sciopero transfemminista

Sabato 24 novembre si svolgerà a Roma, per il terzo anno consecutivo, la manifestazione nazionale convocata da Non una Di Meno contro la violenza maschile sulle donne. Il giorno dopo l’assemblea discuterà dello sciopero del prossimo 8 marzo. Il movimento globale delle donne continua a crescere e schierarsi contro i governi dei propri Paesi che […]