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Teramo, in 3mila per i condannati del 15 ottobre a Roma

Migliaia di persone stanno partecipando alla manifestazione nazionale a Teramo in solidarietà con gli arrestati per il 15 ottobre 2011 a Roma e contro il reato di devastazione e saccheggio. Le parole sullo striscione di apertura del corteo -“complici e solidali”- sono le stesse che hanno caratterizzato l’indizione del corteo e che mirano a portare una solidarietà attiva a chi quel giorno si trovava a Roma per esprimere il dissenso e la propria rabbia.

 

La manifestazione, partita da poco, sta attraversando le vie del centro di Teramo, con una composizione giovanile molto forte in piazza. Molti gli e le antifasciste presenti, così come molti ultras e giovani della Sharp. A scandire i passi di questo freddo pomeriggio a Teramo i cori che richiedono la liberazione di tutti e tutte e solidarietà anche con gli arrestati NoTav.

 

Un corteo unitario quindi, al quale sta partecipando anche la cittadinanza di Teramo -oltre alle varie realtà del nazionale- che non si è fatta imtimorire dall’atteggiamento della questura che ha attuato una vera e propria azione di terrorismo nei confronti della città che risulta essere blindata. Una campagna mediatica contro il corteo quindi, che ha portato al risultato di molti negozi chiusi, nonostante gli organizzatori avessero dichiaratamente espresso le intenzioni comunicative di tale giornata e avesse ricalcato l’importanza di dare una risposta unitaria di fronte a partire dalla vicenda dei condannati per il 15 ottobre.

 

Alla partenza del corteo, è intervenuta la madre di Davide Rosci -uno dei condannati per i fatti del 15 ottobre- che ha chiesto l’immediata liberazione di suo figlio e degli altri condannati. Le parole della madre di Davide sono state anche di denuncia di quella politica criminale e di quei piani costruiti ad arte che questura e magistratura attuano nei confronti di chi esprime il dissenso nelle piazze, quel dissenso si cerca di reprimere con piani architettati ad hoc per infliggere condanne il più pesanti possibili. Il corteo arrivato a conclusione ha visto l’intervento delle diverse realtà presenti.

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