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Tokyo, in piazza e in rete contro il nucleare

Due le manifestazionidi domenica 10 aprile : una a Koenji, popolosa zona del quartiere Suginami, e un’altra nel centro di Tokyo, che ha concluso la sua marcia davanti alla sede della Tepco, il gestore della disastrata centrale di Fukushima. La prima, che ha avuto come ritrovo la stazione ferroviaria, e’ stata organizzata dai proprietari di negozi e di locali dell’area. Nel cuore di Tokyo, invece, e’ andata in scena l’altra iniziativa, partita dallo Shiba Park e promossa dal comitato di fresca istituzione ‘Immediately stop Hamaoka nuclear plant!’, che punta all’immediata chiusura immediata di Hamaoka. Distante 200 km a sud dalla capitale e 120 da Nagoya, l’impianto ha 5 reattori costruiti sulla confluenza di due placche tettoniche malgrado la previsione di un forte terremoto nell’area fino a 8.0 di magnitudo.

Tra cartelli (‘no a nuove Cernobyl’, ‘no al nucleare’, ‘chiudiamo Fukushima’), canti e balli, un corteo pieno di famiglie e bambini, ha rinnovato al governo di Tokyo la richiesta di un “ripensamento delle politiche energetiche”, secondo il contenuto dello slogan piu’ gettonato. Nel mentre, al quartier generale della Tepco, si ripeteva “profondo dispiacere” per gli effetti della pesante crisi nucleare in corso…

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