InfoAut
Immagine di copertina per il post

Presidio alla turbogas di Sparanise. 10 anni di Axpo e Calenia tra inquinamento e corruzione

||||

Comunicato sul sit-in di protesta di questa mattina a Sparanise (Caserta), scritto dal Comitato per l’Agro Caleno.

Questa mattina, circa cinquanta militanti del Comitato per l’Agro caleno hanno inscenato un sit-in di protesta presso lo stabilimento della Calenia Energia a Sparanise. La centrale turbogas, realizzata tra mille polemiche per compiacere gli interessi della municipalizzata HERA (legata al Pd), della multinazionale Axpo (quella del TAP in Puglia), di Nicola Cosentino (l’allora parlamentare del PdL attualmente in carcere per essere stato il referente del clan dei casalesi dentro le istituzioni) e dei suoi leccapiedi locali, rappresenta un esempio lampante di un’opera inutile ed inquinante imposta alle popolazioni per il profitto di pochi.

Attualmente, infatti, Pignataro Maggiore e Sparanise sono saliti in vetta alla classifica dei comuni più inquinati della Campania a causa dell’elevato inquinamento dell’aria. In particolare, a fronte di un limite massimo imposto per legge di 35 sforamenti annui delle emissioni di PM10, i due comuni casertani sono giunti ad ogggi rispettivamente a 21 e 31 giornate di superamento della soglia. Che questo problema sia legato alla presenza della Calenia è provato da uno studio ad opera di due scienziati del CNR (Po e Armaroli) che hanno dimostrato come i gas inquinanti prodotti da questo tipo di impianti, una volta a contatto con altri agenti presenti in atmosfera, generino le famigerate polveri sottili (PM10) tanto dannose per la salute umana.

A fronte di tutto questo, preoccupano i silenzi e le inerzie della classe politica e delle istituzioni che continuano a minimizzare e a non prendere i necessari e non rinviabili provvedimenti.

Ecco perché, come comitato popolare, non smetteremo mai di tenere il fiato sul collo di Calenia Energia e a non ammettere che i 10 anni di attività, celebrati proprio stamane alla presenza dei vertici aziendali (svizzeri compresi), siano occasione per ridere alle spalle di chi vive questo territorio.

Axpo e Calenia Energia nell’Agro Caleno rappresentano 10 anni di inquinamento, veleni, speculazione e corruzione, per questo oggi abbiamo gridato che “NON C’E’ NULLA DA FESTEGGIARE!!!”.

Contro chi specula e devasta, saremo sempre in prima linea a difesa della nostra salute e della nostra terra.

Comitato per l’Agro caleno

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

inquinamento ambientale

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ponte: avvio dei cantieri rinviato. Ora chiudere la Stretto di Messina S.p.a.

Il comunicato di Antudo a seguito della notizia del rinvio dei cantieri per il ponte sullo Stretto..

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Germania: manifestazioni ecologiste contro Tesla.

Un blocco anticapitalista, berretti blu per riconoscersi, una rapida avanzata per rompere le linee di polizia: questo è ciò che è avvenuto venerdì 10 maggio in Germania, intorno a una gigantesca fabbrica Tesla vicino a Berlino.

Più di mille manifestanti ambientalisti hanno poi nuovamente manifestato sabato 11 maggio contro i piani di Tesla di espandere la sua fabbrica di auto elettriche..

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: il Tav vuole travolgere il bosco Lanerossi, rischia anche il CS Bocciodromo

A Vicenza il progetto del Treno Alta Velocità, all’interno del tracciato Brescia-Padova, oltre che ad impattare fortemente sulla città e sulla salute della cittadinanza, rischia di distruggere 11 mila metri quadrati di bosco

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Emilia Romagna: a un anno esatto dalla prima devastante alluvione, qual è la situazione dei territori colpiti?

Furono giorni drammatici, convulsi, in cui non mancò tuttavia uno slancio solidale esteso e diffuso, con ben pochi precedenti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sulmona: attivisti No Snam invadono il cantiere della centrale

“Abbiamo compiuto una azione di obbedienza civile  per denunciare le illegalità in atto. Chi di dovere agisca”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il circo del G7: Extinction Rebellion occupa la tettoia della RAI.

Torino: Due attiviste di Extinction Rebellion hanno occupato la tettoia della RAI, mentre altre sette vestite da clown sono comparse in triciclo davanti all’ingresso. “G7 ambiente: -2 all’inizio del circo”, si legge sullo striscione.“G7 ambiente: -2 all’inizio del circo”, si legge sullo striscione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La variante del marmo: così la Regione Toscana vuole rimettere mano al Piano cave

La Giunta Giani ha avviato l’iter per modificare la normativa sulle attività estrattive e aumentare del 5% la capacità autorizzata fino al 2038.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Congo: la maledizione del cobalto

Quando Roger Milolo ha lasciato la sua città natale al confine tra la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e lo Zambia per lavorare come operatore in una miniera di cobalto, sperava che la sua sarebbe stata una storia “dagli stracci alla ricchezza”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gavio e ndrangheta. Le mani dei boss del cemento su TAV ed autostrada

Facciamo il punto su quanto emerso finora dall’indagine Echidna che ha scoperchiato il vaso di pandora dei rapporti tra politica, criminalità organizzata e imprenditori in Piemonte nel segno del cemento.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I giorni delle canaglie

Questi primi di aprile sono giorni in cui si torna a parlare delle collusioni fra personaggi legati alla malavita, politici locali e imprese che gestiscono gli appalti per lavori direttamente o indirettamente legati alle grandi opere in Piemonte: sono i giorni delle canaglie.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

OGR: di amianto si muore

Ennesimo lutto per il decesso di Pietro Paganelli, operaio delle Officine Grandi Riparazioni di Bologna, morto di mesotelioma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il progetto per l’inceneritore Kastamonu a Frossasco, in provincia di Torino.

Le implicazioni sulla salute e sul territorio del progetto dell’inceneritore a Frossasco.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Decreto Clima: caramelle alla spina contro la catastrofe ambientale

 Mentre la Germania di Angela Merkel approva un pacchetto per il clima da 50 miliardi di euro in Italia il governo giallo-salmone vara un decreto legge composto da poco più di due titoli e quattro spicci.     Il Decreto Clima (DECRETO-LEGGE MISURE URGENTI PER IL RISPETTO DEGLI OBBLIGHI PREVISTI DALLA DIRETTIVA 2008/50/CE PER LA […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Emergenza smog. Ma davvero la questione è lasciare a casa la macchina?

Tutta l’area padana è ormai letteralmente avvolta, da giorni, da una cappa densissima di smog. I dati, per quanto disincarnati, fanno paura: oltre 35’000 decessi non accidentali legati all’inquinamento atmosferico in Italia, la stragrande maggioranza concentrata nell’area padana. Respiriamo ogni giorno una nuvola di merda.  Davanti a quella che è la vera “emergenza sicurezza” in […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torrente Gaccia: chi inquina paga?

Nell’inverno del 2010 – oramai quattro anni fa – le forti e persistenti piogge portarono allo scoperto, in una vasta area lunga oltre 4 km e costeggiante gli argini del Torrente Gaccia,  una coltre stratificata di rifiuti anche pericolosi e speciali come eternit, batterie e pneumatici. Il 1° luglio dello stesso anno, il NOE di […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Romania: continuano le mobilitazioni per la Rosia Montana

  Iniziate il primo di settembre, le manifestazioni contro l’approvazione del progetto di legge per l’apertura della miniera d’oro Rosia Montana, hanno continuato per tutta la settimana, soprattutto a Bucarest, dove gli studenti hanno continuato la mobilitazione con cortei notturni e blocchi del traffico, a cui la polizia ha risposto con cariche e lancio di […]