Madrid. Liberi i 30 antifascisti! Migliaia in strada ad accoglierli
I fatti per i quali sono indagati risalgono al 20 novembre, anniversario della morte del dittatore fascista Francisco Franco, quando gruppi di estrema destra avevano organizzato atti di celebrazione del franchismo all’interno della maggiore università di Madrid (la Complutense): in contemporanea gli aderenti ad alcuni collettivi antifascisti e a organizzazioni studentesche avevano manifestato all’interno del campus. Arrivati davanti alla facoltà di Giurisprudenza, al grido di ‘fuori i fascisti dall’università’ è nata una colluttazione tra alcuni antifascisti e estremisti di destra dell’associazione denominata ‘Foro Universitario Francisco de Vitoria’, intenti a celebrare il dittatore defunto. Ma nella denominata “caccia alle streghe”, oltre ai 19 detenuti all’alba di giovedì, sono stati arrestati altre 11 persone nella sera dello stesso giorno, durante un presidio di solidarietà che venne brutalmente caricato dalla polizia, causando numerosi feriti.
Durante la giornata di ieri, tutti e trenta antifascisti sono stati quindi liberati con denunce a loro carico. Circa un migliaio di persone si sono recati sotto il tribunale in manifestazione per accogliere gli e le antifasciste liberate, sui quali continua a pendere l’accusa di “delitto contro i diritti fondamentali”.
Le detenzioni prodotte due giorni fa avvengono inoltre in un clima estremamente particolare per quanto riguarda i movimenti sociali nello Stato spagnolo. Proprio nella giornata di ieri, a conclusione di numerose discussioni in Parlamento, è stata approvata la denominata “Legge di Sicurezza cittadina”, l’ennesima che mira a restringere gli spazi di dissenso. La nuova legge infatti, prevede multe fino a 30mila euro per le “offese alla Spagna, alle comunità autonome, alle entità locali e i suoi simboli, istituzioni, etc”. Questo comporta che, ed è lo stesso Ministro degli Interni spagnolo Jorge Fernández Díaz a esplicitarlo senza remore, qualora si portassero striscioni o si facessero cori durante le manifestazioni che saranno considerati offensivi per la Spagna, le comunità o i suoi simboli e istituzioni, potranno essere considerate infrazioni gravi. Allo stesso modo, il provvedimento dispone, che chi minaccia, ingiuria o insulta gli agenti delle forze dell’ordine presenti in piazza, sarà sanzionato tra i 100 e i 1000 euro di multa.
Anche contro questo provvedimento ieri, circa un migliaio di persone sono scese in strada, sotto la sede del Partito Popolare (maggiore promotore della suddetta legge) a esprimere la propria contrarietà nei confronti dell’ennesima legge liberticida, per poi dirigersi verso Plaza Castilla, al Tribunale, da dove le decine di compagni arrestati nei giorni precedenti sono usciti.
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