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Il secondo sciopero della fame dei detenuti irlandesi

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Il 9 agosto 1981 in tutta l’Irlanda fu attraversata da un’altra ondata di rivolta e scontri nelle strade con la polizia. Ciò avvenne in seguito alla morte di Thomas McElwee, ormai il nono prigioniero politico irlandese a morire in conseguenza del secondo sciopero della fame nel carcere.

Il secondo sciopero della fame fu iniziato da Bobby Sands e altre decine di militanti dell’ IRA e alcuni dell’INLA, nel carcere Haze, all’interno del famigerato blocco H.

Le richieste dei detenuti erano chiare:

1) Il diritto di indossare i propri vestiti.

2) Il diritto di astenersi dai lavori penali.

3) Il diritto alla libera associazione.

4) Il diritto ad attività ricreative ed educative in accordo con le autorità carcerarie.

5)Il ripristino del condono della pena.

La lotta per migliorare la situazione dei militanti rinchiusi, durava da molto tempo e fu un escalation di determinazione, forza e sacrificio per i compagni rinchiusi, che trovarono davanti a loro la cinica indifferenza del governo Britannico della Thatcher e la repressione del movimento di massa creatosi al di fuori delle carceri per sostenere i detenuti.

Bobby Sands fu il primo di dieci, a morire di fame nel carcere di Haze. Il coraggio di quelle persone, che come lui fecero questo atto eroico per l’Irlanda e tutti i popoli oppressi, è ricordato ancora oggi. Questo sciopero nella sua tragicità è diventato il simbolo della lotta di liberazione irlandese.

Lo sciopero fu iniziato a marzo e si protrasse fino ad agosto. Il prezzo pagato fu altissimo, e anche se solo alcune delle richieste furono conquistate, il merito più grande dello sciopero, fu il movimento di massa che ne scaturì e che invase le strade d’Irlanda soprattutto nel Nord. La conflittualità e la massificazione della lotta in quel periodo aprirono un nuovo fronte di lotta per la causa dell’Irlanda socialista e portarono moltissimi militanti tra le fila dell’IRA.

A così tanti anni di distanza è bene ricordare le motivazioni che spinsero queste persone a scarificare le proprie vite. Sicuramente molto lontane dal cosi detto “processo di pace”.

Lottavano contro chi da otto secoli opprimeva ed opprime tutt’ora la loro terra. Lottavano contro il sistema di sfruttamento e le gabbie economiche del capitaliamo.

Sono morti perchè volevano un’Irlanda libera e socialista.

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pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

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