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Simone Segouin, a 18 anni simbolo delle donne nella resistenza francese

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Membri della Resistenza francese fotografati nel bel mezzo di una battaglia contro le truppe tedesche durante la liberazione di Parigi.

Si vedono un uomo con un’uniforme militare di fortuna a sinistra e un giovane a destra. Poi, cosa ancora più sorprendente, si nota al centro una donna in pantaloncini, con una camicetta e un cappello militare. La fotografia di questa giovane combattente sarebbe diventata il simbolo dell’impegno delle donne nella Resistenza. Il suo nome era Simone Segouin, conosciuta anche col suo nome di battaglia Nicole Minet. Quando la foto fu scattata aveva 18 anni. Due giorni prima la ragazza aveva ucciso due soldati tedeschi nei combattimenti di Parigi e aveva anche collaborato alla cattura di 25 prigionieri di guerra tedeschi durante la presa di Chartres.

Simone Segouin partecipò ad azioni armate contro convogli nemici e treni, ad attacchi contro distaccamenti nemici e atti di sabotaggio. Il giornale francese Independent Eure-et-Loir nell’edizione del 26 agosto 1944 la descrisse come “una delle più genuine combattenti dell’eroica Resistenza francese che hanno spianato la strada alla Liberazione”. Ha partecipato alla presa di Chartres, il 23 agosto 1944, e alla liberazione di Parigi. Fu promossa luogotenente e premiata con una Croce di guerra. A Courville-sur-Eure le è stata intitolata una strada.

Nel dopoguerra Simone diventò un’infermiera pediatrica a Chartres, dopo che le sue imprese di guerra l’avevano resa molto popolare. Nonostante i suoi spavaldi anni di guerra, Simone è sempre stata consapevole di quanto fosse difficile per le donne avere un ruolo nella Resistenza. Rappresentavano meno del 10% e la maggioranza di loro era confinata in ruoli diversi dal combattimento. Ma ciononostante, la loro presenza ha spianato la strada a un giro di vite relativamente al trattamento della donna nella società.

 

Fonte: Cannibali e Re

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pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

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