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Genova – Una rapina coi fiocchi…….

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17 Agosto 1998 ore 22,30 , Genova Pegli.

Un commando assalta un furgone portavalori della Sefi. L’azione filmata dall’inizio alla fine dalle telecamere a circuito chiuso di un istituto di credito e di un negozio della Telecom mostra i banditi armati di kalashnikov mentre assaltano il furgone portavalori all’angolo tra via De Nicolay e via Sabotino.

Il mezzo della Sefi è bloccato da due auto, un alfa 156 e una Golf e subito si forma una coda di macchine che nei brevi minuti dell’azione s’ingrossa vieppiù e tutti fanno cantare il clacson, non sanno per cosa e perché si trovano bloccati in quel tratto di strada ma da buoni automobilisti protestano strombazzando. Un macello! Dalle due auto intanto sono scesi alcuni uomini, forse tre, forse quattro, sono a volto scoperto ma calzano un berretto in testa e tengono i baveri delle giacche rialzati. Sul tetto di una delle macchine è installato un lampeggiante uguale o simile a quelli usati dalla polizia, con grande freddezza due banditi spacciandosi per agenti in borghese si mettono a dirigere il traffico e ad allontanare i curiosi. Due altri malviventi piombando sul furgone e disarmano le due guardie giurate sedute nei sedili frontali.

Il terzo vigilante, chiuso all’interno del blindato è sotto minaccia di un bazooka, tergiversava, è spaventato ma cerca di rimanere fedele alla consegna. Uno dei banditi è dentro il vano posteriore del furgone, dove c’è la cassaforte con i soldi appena ritirati dalle casse continue delle banche della zona. Sono attimi eterni, poi il portellone si apre, da Roma hanno dato l’ok per l’apertura della cassaforte, un bandito scende dall’abitacolo posteriore del furgone, ha i soldi. Una donna assiste a tutta la scena dalla finestra di casa sua e lancia contro gli assalitori un vaso di fiori e fa il pelo a uno di loro. Parte una raffica sparata in aria, fa un gran baccano ma nessun danno, è solo un avvertimento per sconsigliare altri audaci a intervenire. Trenta secondi prima che i carabinieri e poliziotti circondino la zona il commando fugge a bordo delle due auto che puntano in direzione opposta, la Golf passa addirittura per un cantiere edile del quale sono stati in precedenza forzati i cancelli. L’azione è durata in tutto tredici minuti, il bottino di oltre sei miliardi: il prelievo del lungo ponte festivo di ferragosto. Nessuno dei banditi è stato identificato. Il giorno dopo i giornali uscirono a titoli cubitali : rapina miliardaria al furgone portavalori della Sefi! Un “commando paramilitare” rapina sette miliardi e fugge indisturbato! Rapina a Genova dei “sette uomini d’oro”!

 

Fonte : Io sono un bandito – Pancrazio Chiruzzi–  Milieu edizioni

 

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