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UniverCity Unchained. Dentro, contro e oltre l’Università della crisi

  Se in Django la d è, ineccepibilmente, muta, nel nostro UniverCity la c sostituisce la s, superando ogni aspetto lessicale, ponendo immediatamente come urgenza l’individuazione degli spazi del conflitto da indagare e attraversare. Con la due giorni nazionale vogliamo dotarci e condividere uno spazio di discussione, confronto e elaborazione collettiva.

La composizione del titolo per il 10 e l’11 maggio, UniverCity, vuole essere tante cose, innanzitutto un esperimento ma anche una nuova tematizzazione degli spazi metropolitani che quotidianamente abitiamo, laddove la crisi brucia i reticolati della separazione e contemporaneamente innalza le mura ai saperi e alle lotte. Con UniverCity vogliamo scardinare ogni stagnazione, mettendo in programma di discutere e trasformare collettivamente i metodi e le pratiche con le quali costruire quella negazione politica che possa permetterci di immaginare alterità.

L’ingovernabilità come dimensione politica, sociale e istituzionale può rappresentare un’opportunità, al di là delle adeguazioni sistemiche in corso (compiute dall’alto), se ci poniamo politicamente il problema di come far saltare il banco della crisi a partire dai nostri spazi sociali, università, città. La necessità di conflitto che viviamo non ha dimestichezza con rigurgiti di conservazione o autoreferenzialità, tutt’altro! Il linguaggio e le pratiche del conflitto che pensiamo debbano essere interrogate e agite oggigiorno si situano nella loro estensione ambivalente, cioè dove ritrovano quella potenza capace di superare gli steccati della dichiarazione e di tradursi in progettualità e organizzazione.

Non s’agita in noi, e in quello che proponiamo, alcun proposito salvatore, ma pensiamo che, dal punto di vista del metodo, sia importante far da subito presente qualche d’una delle considerazioni (per quanto parziali e insufficienti) che da tempo i nostri collettivi dibattono, per condividerle e discuterle, anche perché altrimenti non avremmo né ipotizzato né organizzato la due giorni universitaria che con questa breve introduzione convochiamo a Bologna.

UniverCity Unchained vuole essere una sperimentazione collettiva, uno spazio comune per affrontare le realtà della crisi che in Università come nelle Metropoli stiamo vivendo. Un lavoro che non vogliamo si presenti come solo esercizio di descrizione e racconto, ambendo invece a attraversare il 10 e l’11 maggio in termini costituenti, interpretandoli politicamente come dimensione militante stimolata dalle esperienze collettive fin qui costruite ma soprattutto accorti nelle domande e indicazioni, interrogativi e riflessioni, di cui avvalersi, collettivamente, dentro e contro la crisi, come strumenti di battaglia e conflitto.

Stiamo scrivendo e pubblicando su univercity.noblogs.org documenti e comunicati dei collettivi che parteciperanno alla due giorni. La ragione di questo lavoro di scrittura sta nella condivisione di punti di vista e di zoom nodali in preparazione dei tavoli di discussione in programma: i collettivi che volessero ci mandino i loro scritti, li pubblicheremo.

Collettivi universitari e antagonisti di Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Cosenza, Palermo, Pisa, Roma e Torino.

 

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