InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pugni e socialismo: un viaggio nella boxe cubana

Felix Savon, il pugile cubano più vincente della storia.

 

Il dominio del ring è il concetto dell’impegno, il concetto delle corde, il concetto dello spazio, qual è il mio posto, qual è il tuo posto, cosa devo fare io, cosa devi fare tu, qual è la tua tattica, quale io voglio che tu faccia, e quale tattica decido io, e chi fa questo vince.”

Guillermo Vinent, professore di karate dell’Eide di Santiago de Cuba.

 

Molto spesso sport, letteratura e politica si sono mischiati nel produrre capolavori artistici e culturali; numerose volte ciò è successo nel contesto del Centro e del Sud del continente americano, producendo pagine indimenticabili capace di restituire allo sport la sua essenza originaria, quella onirica e magica propria di ogni forma d’arte e che nell’era attuale viene invece purtroppo stuprata nell’adorazione del denaro, alla sua mercificazione. Il recentemente scomparso Eduardo Galeano così si esprimeva a proposito dei mondiali di calcio del 1998 in Francia: “uno sport che si trasforma in proposta di alienazione collettiva su scala planetaria, fondata sulla contrapposizione tra Nord e Sud del mondo, tra Paesi che importano giocatori e altri che li esportano.”

Nel suo “Splendori e miserie del gioco del calcio”, Galeano invece tratteggia un calcio diverso, attraverso storie che riportano alla bellezza del giocare per il giocare, rifiutando che un’arte diventi industria e tracciando ad esempio pagine pesantissime come quelle che riguardano la vergogna dei Mondiali 1978, giocati nell’Argentina della dittatura militare dove nei mari a pochi chilometri dagli impianti venivano gettati i corpi dei desaparecidos.

Galeano era uruguaiano, dove il futbol è lo sport nazionale. A Cuba, in uno dei paesi più importanti, se non il più importante, della recente storia politica americana, è un altro sport a farla da padrone e ad aver ispirato numerose opere, documentari, riflessioni a cavallo tra il ring e le strade: la boxe. Ed è proprio della boxe a Cuba che ci parla “Pugni e Socialismo – Storia popolare della boxe a Cuba”, testo ad opera di Giuni Ligabue e Chiara Gregoris, edito da RedStar Press e a cui si accompagna “Gancho Swing”, un docufilm dedicato alla pratica del pugilato a Cuba.

L’attività sportiva a Cuba è garantita a tutti, ed è gratuita, come l’istruzione e la sanità, come nel documentario ci ricorda il tre volte campione olimpico Felix Savon il quale , guidato dagli insegnamenti di altri campioni cubani a lui preceduti come Teofilo Stevenson e Alcide Sagarra, ha anteposto l’amore per la sua patria, la sua gente e la rivoluzione al successo e ai soldi che più volte gli sono stati offerti dagli Stati Uniti nell’infame attività anti-comunista della “compra” dei pugili cubani.

Se fossimo nati a Cuba, come ci spiegano gli autori, anche se non ci piacesse la boxe, sapremmo parlarne e discuterne con chiunque. Tutti e tutte gli abitanti dell’isola conoscono infatti le glorie della boxe cubana, tutti e tutte ti sanno indicare dove trovare la palestra di quartiere. Il documentario di Chiara e Giuni ci fa conoscere un mondo diverso dello sport, a cui ci rendiamo conto di non essere abituati: fatto non di competizione, soldi, desiderio di umiliazione e distruzione dell’avversario, ma di passione, sorrisi e comunità.

Nel nostro paese solo negli ultimi anni il mondo del pugilato si sta riprendendo il suo spazio sotto i riflettori e nei cuori delle persone: noi preferiremmo lo facesse attraverso la nascita e la crescita delle palestre popolari, piuttosto che con gli incontri milionari proiettati su ItaliaUno. Preferiremmo “la scuola cubana” di boxe all’ennesimo mezzo di distrazione di massa che ci vorrebbero propinare i nostri duci del pensiero unico, il pensiero liberista-capitalista. Nel libro e nel docufilm ci viene descritta l’importanza sociale della boxe, nel senso non della boxe verso la società, ma della società verso la boxe: ovvero impariamo quanto la boxe e lo sport in generale a Cuba siano un mattone imprescindibile del percorso di vita individuale e collettivo dei cubani, a fianco e completamente interallacciato all’istruzione.

Gli atleti vengono seguiti da tecnici super preparati fin da giovanissimi, sia atleticamente che psicologicamente che scolasticamente; ogni maestro conosce e studia sia le caratteristiche fisiche che quelle relazionali, come il carattere, la situazione familiare e economica, di ogni suo atleta. In più il maestro è tenuto a preoccuparsi del suo rendimento scolastico, perché, a Cuba, puoi avere talento quanto vuoi, ma non salirai quella che i cubani chiamano “piramide”, ovvero il percorso prima di insegnamento e poi di allenamento delle stelle cubane, se non hai dei risultati accettabili a scuola.

E’ in questo approccio che diventa visibile, nello sport, la mano della Rivoluzione cubana, che ha voluto che l’attività sportiva fosse un percorso di miglioramento di tutti gli individui; lo ha fatto ad esempio tramite il concetto di “protezione dell’atleta” che si esplica, nel pugilato, nella scelta dell’attività dilettantistica, piuttosto che in quella professionistica. Quest’ultima infatti mette in pericolo la salute dei pugili su competizioni con round sfinenti e senza protezione per la testa, ed è espressione dello sport capitalista e legato unicamente alla messa a valore e al profitto.

La “scuola cubana” incentra tutto l’insegnamento sulla tecnica e sulla tattica, sui colpi dritti e lunghi, non sulla potenza e sullo scopo di fare male all’avversario. Non si sale sul ring finché non si è imparato a tirare diretto, gancho e swing (in italiano: montante e gancio) con una buona tecnica.

Mentre si guarda “Gancho Swing” ci si sente illuminati dal diverso approccio allo sport descritto dagli allievi, dai maestri, dai nuovi e dai vecchi campioni, ma anche da persone che non lo praticano e che però ne fanno argomento di riflessione e chiacchiera di vita quotidiana. Si viene colpiti dalle immagini che ritraggono gli allenamenti e lo sparring, immagini che si allungano nel condividere semplici riprese in cui gli atleti vivono altri momenti non legati alla boxe o parlano di momenti di vita degli “attori” non protagonisti sul ring, come le famiglie degli atleti, i tifosi, gente comune che riesce a dare profondamente il suo contributo alla descrizione di questa realtà.

A questo punto sembra logico chiedersi come mai nell’empireo dello sport conosciamo i cestisti americani, i calciatori brasiliani, ma nessuno dei pugili cubani. Sarà una sorta di censura anticomunista anche nel campo dello sport? Sarà perché fanno parte di un circuito non professionistico e quindi meno “mettibile a profitto”? Sta di fatto che i pugili cubani sono quelli che hanno vinto di più al mondo e, sia per chi ne conosca già le gesta, sia per chi ne fosse all’oscuro, è sicuramente tempo non sprecato quello destinato alla lettura di “Pugni e Socialismo” e alla visione di “Gancho Swing”!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

boxecuba

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Le “collaborazioni” delle Università: ma la scienza è neutrale?

Se la scienza possa o non possa essere neutrale rispetto al suo utilizzo per finalità diverse è un tema che merita qualche riflessione non troppo superficiale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cronaca e riflessioni sulla mobilitazione per la Palestina a Pisa

In questi mesi Pisa, come molte altre città d’Italia, ha visto e continua a vedere un’intensa e articolata mobilitazione per la libertà della Palestina e per lo stop al genocidio. Dallo scorso autunno, sin dall’intensificarsi dell’offensiva israeliana sulla Palestina e la ripresa dei bombardamenti su Gaza dopo il 7 ottobre, giovani e studentǝ della città […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

“Lavender”: la macchina dell’Intelligenza Artificiale di Israele che dirige i bombardamenti a Gaza

L’esercito israeliano ha contrassegnato decine di migliaia di gazawi come sospetti per l’assassinio, utilizzando un sistema di puntamento AI con scarsa supervisione umana e una politica permissiva per i danni collaterali, rivelano +972 e Local Call.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

ELEZIONI LOCALI DEL 2024 IN TURCHIA

Riprendiamo dall’osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale questo quadro sulle elezioni a livello locale che si sono tenute in Turchia il 31 marzo 2024. Pur non condividendo l’enfasi sulla rinascita della socialdemocrazia, il testo ha il merito di fornire un panorama chiaro sulla sconfitta subita dall’AKP di Erdogan. La Turchia ha vissuto una […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Uscita la legge europea sull’Intelligenza Artificiale: cosa va alle imprese e cosa ai lavoratori

Il 13 marzo 2024 è stato approvato l’Artificial Intelligence Act, la prima norma al mondo che fornisce una base giuridica complessiva sulle attività di produzione, sfruttamento e utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il colore dei manganelli

Quei fatti si inseriscono in un contesto nel quale la repressione – nelle piazze, nei tribunali, nelle carceri, nei centri di detenzione per migranti – è diventata strumento ordinario di governo

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La crisi nel centro: la Germania nell’epoca dei torbidi. Intervista a Lorenzo Monfregola

La Germania, perno geopolitico d’Europa, epicentro industriale e capitalistico del continente, sta attraversando senza dubbio un passaggio di crisi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Guerre, decoupling ed elezioni negli USA. Intervista a Raffaele Sciortino

Le prospettive del conflitto sociale saranno sempre più direttamente intrecciate con le vicende geopolitiche mondiali, con l’evoluzione delle istanze che provengono da “fuori” e dunque anche con la tendenza alla guerra scaturente dall’interno delle nostre società

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Per una lettura condivisa sul tema pensionistico

All’innalzamento dell’età pensionabile va aggiunto poi un ulteriore problema: mentre gli  importi pensionistici vengono progressivamente abbassati la convenienza  del pensionamento anticipato diminuisce.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Digitalizzazione o giusta transizione?

Sfinimento delle capacità di riproduzione sociale, economia al collasso e aumento del degrado ecologico: di fronte a queste sfide per il settore agricolo non basta il capitalismo verde

Immagine di copertina per il post
Culture

Quarticciolo contro l’assedio

Sabato 9 dicembre 2023 h 18.00 alla Palestra Popolare al Quarticciolo Via Trani 1

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sudamerica: e’ morto a 84 anni il giornalista, scrittore e documentarista Gianni Minà

“Precisione, tenacia e umanità”. Così il giornalista Federico Mastrogiovanni ricorda ai microfoni di Radio Onda d’Urto il suo mentore, Gianni Minà scomparso nelle scorse ore. E’ infatti morto a 84 anni il grande giornalista, scrittore, conduttore radiotelevisivo Gianni Minà. Una carriera pluridecennale, trascorsa con un’attenzione particolare al sud del Mondo e al SudAmerica. Sue alcune […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Quarticciolo: Insieme tutto è possibile!

Regala un abbonamento sospeso alla Palestra Popolare Quarticciolo

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cuba: all’ONU voto schiacciante contro il Bloqueo, ma resta in vigore per il veto USA

Il rapporto presentato all’Onu sulle sanzioni Usa in occasione del voto mostra che “solo fra agosto 2021 e febbraio 2022, questa politica unilaterale degli Usa, in vigore ormai da 60 anni, ha causato a Cuba perdite dell’ordine di quasi 4 miliardi di dollari.

Immagine di copertina per il post
Culture

Un ring per Cuba – Raccolta nazionale di solidarietà

SocialCuba e la Casa del Popolo di Teramo avviano una raccolta fondi per inviare un ring a Cuba, all’INDER, Istituto Nazionale dello Sport, l’Educazione Fisica e le Attivitá Ricreative, attraverso un container che partirà a novembre. La solidarietà tra anticapitalisti si rende necessaria. L’embargo USA sull’isola della Rivoluzione impedisce anche l’arrivo delle merci piú comuni. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

CUBA: BLOQUEO E PANDEMIA STRANGOLANO L’ISOLA. IL GOVERNO ANNUNCIA L’ABOLIZIONE DI ALCUNI DAZI

A Cuba il Governo ha annunciato l’abolizione, da lunedì e per tutto il 2021, dei dazi sull’importazione di alimenti, prodotti d’igiene e medicinali, che scarseggiano sul mercato interno a causa del bloqueo Usa. La situazione nel Paese intanto sembra calma, dopo le proteste di domenica, alimentate dagli Usa e dalla destra cubana di Miami, all’interno […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cuba: Salute senza affari

Durante la sua recente storia Cuba ha dato la priorità allo sviluppo del suo sistema medico e della sua industria biofarmaceutica, con risultati riconosciuti a livello internazionale. Nonostante l’attuale crisi economica, che colpisce anche i suoi scienziati, l’isola torna a puntare le sue scarse risorse su questo fronte, con la promessa di condividere i suoi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vaccini: la via cubana è alla portata di tutti i popoli del mondo

Vaccini diversi per “mondi” diversi: la pandemia e le misure per contrastarla possono accentuare le disuguaglianze sociali e questo vale soprattutto per i vaccini che si stanno studiando o che sono già in uso. La specificità dei vaccini cubani e della medicina cubana risiede nelle sue radici sociali. Per questo saranno alla portata di tutti, […]

Immagine di copertina per il post
Culture

APPELLO della PALESTRA SOLIDALE ANTIRAZZISTA NERUDA BOXE TORINO per Dana

Ciao Dana, Siamo i tuoi amic* e compagn* della Palestra Solidale Antirazzista Neruda Boxe Torino. Ricordiamo a tutt* che attualmente Dana è detenuta nel carcere delle Vallette di Torino, dove deve scontare una condanna a 2 anni, per il fatto di essere una NO TAV. Come Palestra Solidale Antirazzista ci sentiamo in dovere di starle […]

Immagine di copertina per il post
Culture

In Giordania lotta con i pugni contro il patriarcato

She fighter, la prima scuola di arti marziali in Medio Oriente esclusiva per le donne per combattere il patriarcato di Maria Teresa Messidoro (*) She fighter, la prima scuola di arti marziali in Medio Oriente esclusiva per le donne.Così va il mondo: con l’associazione Lisangà culture in movimento partecipo alla progettazione e creazione di una palestra popolare […]