InfoAut
Immagine di copertina per il post

Come difenderci dai tentacoli di #Expo2015? Dateci una mano!

Premessa: cosa pensiamo di Expo 2015

Riteniamo Expo 2015 – «Nutrire il pianeta. Energie per la vita» – un Grande Evento Deturpante, Insensato e Indecente, preceduto e accompagnato da Grandi Opere Dannose, Inutili e Imposte.

Le inchieste della magistratura stanno rivelando un alto livello di corruzione e una robusta presenza delle mafie nel sistema di appalti e subappalti di Expo 2015. Finora i poteri che vogliono il megaevento sono riusciti a far finta di nulla, dando la colpa all’occasionale «mela marcia», ma a essere marcio è il cesto, la corruzione è insita nella logica del Grande Evento Devastante, Inaccettabile e Idiota.

Come lo stanno tirando su questo baraccone mangiasoldi pieno di fuffa?

Lo tirano su a colpi di deroghe e poteri speciali, come già visto per altre “grandi opere” e “grandi eventi”, dal post-terremoto in Abruzzo al TAV Torino-Lione.

Lo tirano su accaparrando risorse: costerà almeno 10 miliardi di fondi pubblici.

Lo tirano su sfruttando la gente: per tipologie contrattuali e condizioni di lavoro Expo 2015 è stata definita «un vero e proprio laboratorio della precarietà».

Lo tirano su aggredendo i territori, spianando parchi, gettando grandi colate di cemento, progettando nuove autostrade.

Lo tirano su lavorando insieme alla mafia, ed è una cosa segnalata da tempo, si vedano questi articoli:
«Expo, le mani della mafia» (L’Espresso, 29/11/2012)
«Quanti affari tra mafia ed Expo» (L’Espresso, 17/07/2014).

Lo tirano su fingendo di essere “trasparenti”, come accade con quasi ogni “osservatorio” su una Grande Opera, dove in realtà controllati e controllori sono gli stessi soggetti, e allora ecco a voi Open Expo!

Lo tirano su senza che ci sia stata alcuna discussione democratpffffffff… Ah! Ah! Ah! Ah! Dovevi vedere la tua faccia mentre leggevi!

Lo tirano su cercando di cooptare anche le voci critiche, non solo con la lusinga del denaro, ma anche con un classico ricatto ideologico: «Ormai l’Evento si fa, perché non ci aiuti a renderlo migliore? Noi siamo aperti e democratici, c’è spazio anche per il tuo punto di vista.» A patto che la critica non riguardi l’opportunità dell’Evento stesso. Come per le Grandi Opere, l’opzione zero non è contemplata.

In estrema sintesi: Expo 2015 lascerà in eredità una montagna di debiti, cemento e nuovi elementi di «stato d’eccezione».

Allora, è abbastanza chiaro come la pensiamo al riguardo? Sì? Bene, adesso spieghiamo cosa ci sta succedendo e perché abbiamo bisogno di aiuto.

 

Quel che ci sta capitando

Expo 2015 è una voragine spalancata per inghiottire denaro. Ma perché la trappola funzioni, bisogna almeno coprirla con qualche cespuglio, qualche brandello di vita.

Così, per “gonfiare” il pallone del megaevento e far comparire nel programma e in bilancio – abracadabra! – migliaia di eventi in tutta Italia, magari con contenuti sfruttabili per greenwashing e socialwashing, si è messo a punto un meccanismo che permette a Expo 2015 di cannibalizzare e far propria ogni sorta di iniziativa organizzata da qualunque comune d’Italia.

Il nome del meccanismo è ANCI per Expo. In sostanza, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ha fatto un accordo con Expo e ora qualunque municipalità, se vuole, può segnalare un evento (anche già programmato), metterlo “in linea” con i temi di Expo (non abbiamo ancora capito tramite quale procedura) e quindi avvalersi del logo di Expo 2015, e probabilmente anche di altro.
Dopodiché, la macchina promozionale del megaevento provvede a ghermire il tutto. Dalla fiera del rutto diplofonico alla sagra del pidocchio fritto in olio di calli asportati.

Questo gioco di prestigio ci sta colpendo direttamente. Succede che iniziative – reading, partecipazioni a rassegne ecc. – concordate e fissate da mesi senza alcuna menzione di Expo 2015 né sentore da parte nostra che quest’ultima potesse entrarci, all’improvviso e all’ultimo momento vengano riqualificate come parte del baraccone.

È quello che sta capitando a Vicenza, dove senza che ci venisse chiesto né detto nulla, il nostro nome è apparso in un terrificante comunicato stampa del comune, e il reading «Quattro» di Wu Ming 2 e Frida X è diventato parte di «un ricco cartellone di eventi sui temi dell’Expo 2015».

Vale la pena raccontarla bene, questa storiaccia.

Vicenza per Expo

E’ ormai dall’anno scorso che il Centro di Cultura Fotografica lavora per portare a Vicenza la mostra «Wu Ming + TerraProject = 4» e il reading, ad essa collegato, di WM2 + Frida X. Di sicuro, al momento dei primi contatti, non c’era traccia di Expo 2015 tra i promotori dell’iniziativa. Solo una collaborazione tra il Comune, che finanzia, e un’associazione del territorio.

Poi, con la candidatura di Vicenza a «testimonial per il Veneto del progetto Anci per Expo», ecco che il 21 settembre – già fissato come «domenica ecologica» – è diventato «il culmine di una rassegna pensata in ottica di territorio per sensibilizzare il pubblico sulle aree tematiche dell’Expo».

Traduzione: tutte le inaugurazioni possibili di iniziative, fiere, sagre, cartelloni, spettacoli, eventi sono magicamente confluite sul 21 settembre, «tanto che l’Anci stesso si è complimentato per la ricchezza e la varietà offerta da una città di piccole dimensioni come la nostra».

Questa valanga di lustrini ha travolto anche l’inaugurazione della mostra, che infatti si terrà proprio il 21 settembre.
Come ci ha scritto Pietro Paolini, del collettivo TerraProject:

«In questi anni abbiamo lavorato su tematiche che si legano alle contraddizioni di un evento come Expo: da una parte, la sua voracità e la violenza sul territorio, punta di diamante dell’Italian Style del XXI secolo; dall’altra, la produzione di cibo nel mondo, l’agricoltura industriale, l’ambiente».

Ma questo a Expo non interessa. Expo ha fame – sta hungry! – e deve nutrire sé stessa, altro che il pianeta.

In questo quadro, non ci è di nessun conforto sapere che nel materiale promozionale per il reading del 9 ottobre non è presente alcun logo di Expo, Anci per Expo, Vicenza per Expo ed altre exploitations. Non possiamo sopportare, infatti, che il nostro lavoro venga inserito di soppiatto, e con uno stratagemma da quattro soldi, in una vetrina che ci auguriamo di vedere frantumata.

È come scrivere un articolo per la rivista del Circolo dei Fotografi e il giorno dopo trovarselo pubblicato su Libero.

 

L’octopus arriva ovunque

Non è accaduto solo a Vicenza, purtroppo.

Wu Ming 1 doveva guidare una camminata con racconti sul Monte Musiné, Val di Susa, nell’ambito del festival «Torino Spiritualità», poi si è infortunato sul Triglav e la missione è passata a Mariano Tomatis, che ha lavorato davvero sodo e in due settimane ha costruito un’iniziativa bellissima, anch’essa prevista per il 21 settembre. Ebbene, a un certo punto abbiamo scoperto tra gli sponsor Expo 2015.

Superfluo dire che spirito e contenuti di quella salita al Musinè sono in totale contrasto con valori e ideologia del megaevento. Al momento non ci risulta un comunicato stampa come quello emetico emesso a Vicenza, ma il problema c’è lo stesso. È un problema, nello specifico, di imperialismo culturale.
Come ci ha scritto un attivista del comitato No Tav Spinta dal Bass:

«All’epoca delle olimpiadi invernali, Torino e provincia erano invase dai cinque cerchi, tutto era olimpico: valli olimpiche, autostrada olimpica, notte bianca olimpica… Io ricordo persino una pizzeria dove misero in menù la pizza “olimpiade”. Ma la cosa peggiore erano le giacche a vento dei volontari olimpici, non potevi uscire di casa senza trovare qualcuno che la sfoggiava, erano ovunque! E poi, alla fine di due settimane di ubriacatura, la realtà post-evento: lavori in Valle lasciati a metà, boschi sventrati per piste mai più utilizzate e un debito enorme. E pensare che a noi ce ne avevano dette di tutti i colori perché a Bussoleno e ad Avigliana ci fu qualche problema con la fiaccola… Expo me l’immagino come le olimpiadi al cubo, e lo dimostra la pervasività con cui infiltra qualsiasi iniziativa, da Torino Spiritualità alla sagra di paese!»

Nella mailing list di Alpinismo Molotov, un compagno ha aggiunto alcuni elementi:

«La cosa diventa ancor più pesante nei comuni medio piccoli. Qui alla scarsità di risorse va sommata una generale disinformazione da parte degli amministratori che molto spesso ignorano i contenuti e le modalità messe in campo dall’EXPO. In questo modo “donano” all’EXPO anche eventi che concretamente sono territoriali e che negherebbero tutto ciò che la grande opera di fatto è.  Attraverso questo meccanismo si rischia di fornire ai signori dell’Expo un alibi e un bel vestito da contadino (finto).
Discorso ancor più grave naturalmente, è quanto sta accadendo in Toscana con Expo Rurale. Qui la regione, che già da tempo ha sposato un sistema turistico ed enogastronomico basato sull’autorappresentazione di una realtà che non esiste, si fa veicolo di un’iniziativa che cerca di sdoganare l’Expo a tutti gli effetti. “L’EXPO rurale” è quanto di peggio si possa fare.»

Che fare? Linee-guida e contromisure

1. Se vedete da qualche parte il nome «Wu Ming» associato a qualunque iniziativa «nell’ambito di Expo», sappiate che è un’annessione arbitraria, fatta senza informarci e contro la nostra volontà.

2. In secundis, per favore, contattateci, dateci la notizia.

3. Se ci sono i tempi e le condizioni per disdire l’iniziativa, lo faremo senza attendere un momento.

4. Se i tempi e le condizioni non ci sono, trasformeremo il nostro intervento in un intervento anti-Expo. In parole povere: dirotteremo l’iniziativa.

5. Nel caso di tale dirottamento, se in loco ci sono attiviste e attivisti anti-Expo, riteniamo doveroso coordinarci con loro, coinvolgerli, gestire la cosa insieme.

6. Chi sta pensando di invitarci a rassegne e festival futuri, sappia che l’estraneità alla cornice di Expo 2015 è una condicio sine qua non perché accettiamo l’invito.

7. Per chiunque abbia pareri, consigli da darci, proposte e ulteriori informazioni, i commenti sono aperti.

Grazie dell’attenzione.

 

ALCUNI LINK

Segnaliamo il libro-gioco Expopolis di Off Topic LabRoberto Maggioni, pubblicato da Agenzia X nel 2013 e scaricabile gratis qui.

NoExpo.org

Di che cosa parliamo quando parliamo di Expo 2015

Grandi opere e megaeventi: liberiamocene! 11 e 12 ottobre a Milano

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

crisiExpo 2015Milano

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cronaca e riflessioni sulla mobilitazione per la Palestina a Pisa

In questi mesi Pisa, come molte altre città d’Italia, ha visto e continua a vedere un’intensa e articolata mobilitazione per la libertà della Palestina e per lo stop al genocidio. Dallo scorso autunno, sin dall’intensificarsi dell’offensiva israeliana sulla Palestina e la ripresa dei bombardamenti su Gaza dopo il 7 ottobre, giovani e studentǝ della città […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

“Lavender”: la macchina dell’Intelligenza Artificiale di Israele che dirige i bombardamenti a Gaza

L’esercito israeliano ha contrassegnato decine di migliaia di gazawi come sospetti per l’assassinio, utilizzando un sistema di puntamento AI con scarsa supervisione umana e una politica permissiva per i danni collaterali, rivelano +972 e Local Call.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

ELEZIONI LOCALI DEL 2024 IN TURCHIA

Riprendiamo dall’osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale questo quadro sulle elezioni a livello locale che si sono tenute in Turchia il 31 marzo 2024. Pur non condividendo l’enfasi sulla rinascita della socialdemocrazia, il testo ha il merito di fornire un panorama chiaro sulla sconfitta subita dall’AKP di Erdogan. La Turchia ha vissuto una […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Uscita la legge europea sull’Intelligenza Artificiale: cosa va alle imprese e cosa ai lavoratori

Il 13 marzo 2024 è stato approvato l’Artificial Intelligence Act, la prima norma al mondo che fornisce una base giuridica complessiva sulle attività di produzione, sfruttamento e utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il colore dei manganelli

Quei fatti si inseriscono in un contesto nel quale la repressione – nelle piazze, nei tribunali, nelle carceri, nei centri di detenzione per migranti – è diventata strumento ordinario di governo

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La crisi nel centro: la Germania nell’epoca dei torbidi. Intervista a Lorenzo Monfregola

La Germania, perno geopolitico d’Europa, epicentro industriale e capitalistico del continente, sta attraversando senza dubbio un passaggio di crisi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Guerre, decoupling ed elezioni negli USA. Intervista a Raffaele Sciortino

Le prospettive del conflitto sociale saranno sempre più direttamente intrecciate con le vicende geopolitiche mondiali, con l’evoluzione delle istanze che provengono da “fuori” e dunque anche con la tendenza alla guerra scaturente dall’interno delle nostre società

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Per una lettura condivisa sul tema pensionistico

All’innalzamento dell’età pensionabile va aggiunto poi un ulteriore problema: mentre gli  importi pensionistici vengono progressivamente abbassati la convenienza  del pensionamento anticipato diminuisce.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Digitalizzazione o giusta transizione?

Sfinimento delle capacità di riproduzione sociale, economia al collasso e aumento del degrado ecologico: di fronte a queste sfide per il settore agricolo non basta il capitalismo verde

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Agricoltori calabresi in rivolta, un’analisi

Ancora sulle proteste degli agricoltori, pubblichiamo questa interessante analisi sulle mobilitazioni in Calabria apparse originariamente su Addùnati il 24 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

23 – 24 febbraio: sciopero generale e manifestazione nazionale per la Palestina

Riprendiamo l’appello per la due giorni di mobilitazione per fermare il genocidio in corso in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Solidarietà agli studenti del Severi-Correnti!

Esprimiamo la nostra totale solidarietà nei confronti degli studenti e delle studentesse del liceo Severi Correnti di Milano, che la mattina del 30 gennaio occupavano il loro istituto per denunciare il genocidio in atto in Palestina e contro l’indifferenza per le morti di decine di migliaia di persone sotto le bombe israeliane.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano 2-3 marzo 2024: assemblea nazionale dei movimenti per il diritto all’abitare

La fase economica, sociale e politica che stiamo vivendo racchiude in sé tutte le contraddizioni che il sistema capitalistico porta in seno.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Milano: dalla montagna alla città contro le Olimpiadi insostenibili

Il 10 febbraio alle ore 15 partirà da Piazzale Lodi a Milano un corteo contro le Olimpiadi Milano-Cortina del 2026.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

27 gennaio: in Italia cortei per la Palestina vietati, confermati o…posticipati

In Italia ieri, sabato 27 gennaio 2024, diverse manifestazioni per il popolo palestinese, come accade costantemente ormai dall’ottobre 2023. In mezzo ci sono le Questure che hanno disposto, con prescrizioni, il divieto dei cortei.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Prima Classe e sfruttamento di classe

Il commissariamento dell’azienda Alviero Martini Spa di Milano per sfruttamento lavorativo è l’ennesima occasione per riflettere sulle trasformazioni delle filiere del nostro paese e sulle devastanti condizioni di lavoro che stanno dietro il tanto celebrato “Made in Italy”.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Milano: sabato 13 gennaio corteo nazionale antifascista. Concentramento alle 15.00 in Piazza Durante

Oltre al sempre più evidente inasprimento di politiche securitarie, misure di segregazione ed esclusione, meccanismi di controllo della popolazione, che negli ultimi decenni stanno caratterizzando la gestione del territorio definito Europa, assistiamo contestualmente al rafforzamento di posizioni di estrema destra.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP28: Extinction Rebellion tinge di verde i fiumi italiani. “I governi parlano, la Terra affonda”

Roma, Venezia, Milano, Torino, Bologna: i fiumi delle principali città italiane sono stati tinti di verde da Extinction Rebellion, con un colorante innocuo, per denunciare l’ennesimo fallimento politico della COP28 e dei governi mondiali nel contrastare la crisi climatica e la sesta estinzione di massa.