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Sospesi 21 studenti a Pisa per il boicottaggio degli invalsi. Le proteste non si fermano

“Danneggiamento di proprietà pubblica”, è questo il pretesto che per il dirigente scolastico ha giustificato l’applicazione del provvedimento disciplinare a pochi giorni dagli esami di Stato nei confronti dei 21 giovani. Una misura spropositata che anticipa le strategie di controllo negli istituti voluti dalla Buona Scuola con l’allargamento della sfera dei poteri dei dirigenti scolastici. Questi, trasformati in veri “presidi-sceriffo”, sono tutti proiettati a procacciare fondi e risorse per gli istituti facendo valere un corpo studentesco disciplinato e allineato con la mission imprenditoriale del progetto formativo dell’istituto. Non è un caso che proprio domani pomeriggio all’auditorium dello scientifico Buonarroti è stato organizzato dai presidi del Santoni e del Buonarroti un dibattito con i candidati alle prossime elezioni regionali ed i rappresentanti delle istituzioni locali sul futuro del Complesso Marchesi che ospita i due istituti. Punire chi protesta e lisciare il pelo alla politica, in questa maniera i dirigenti scolastici accolgono la Buona Scuola.

Ma in questi giorni anche a Pisa le proteste non hanno accennato a placarsi. In particolar modo proprio l’istituto Santoni è al centro delle mobilitazioni sulla sicurezza degli edifici scolastici che hanno coinvolto l’intero il complesso Marchesi prima e dopo il crollo di un contro soffitto in vetro al Buonarroti il 31 di Marzo. Recentemente un boiler è caduto al magistrale Carducci  riaccendendo la rabbia degli studenti già mobilitati contro la Buona Scuola e tutto il piano di dismissione della scuola pubblica. Questi temi, insieme a una pronta risposta alle misure disciplinari comminate ai 21 del Santoni, saranno al centro di una mobilitazione convocata dagli studenti per questo sabato con concentramento in piazza Santa Caterina.

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