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Palermo solidale con Gianmarco. Sabato corteo cittadino

Ieri mattina all’alba infatti, Gianmarco, è stato arrestato dalla DIGOS di Palermo. L’iniziativa di polizia risulta essere parte di un’operazione congiunta in atto in diverse città italiane. Diversi compagni, da Milano a Palermo sono stati dunque tratti in arresto, in merito a fatti che sembrano riferirsi alla manifestazione antifascista tenutasi a Cremona alla fine dello scorso gennaio quando un corteo nazionale ha attraversato quella città in risposta all’aggressione di una settimana prima da parte di CasaPound che portò al coma (di diverse settimane) un compagno del Csoa Dordoni.

A solo un giorno dall’arresto la solidarietà non ha tardato a farsi sentire; questa mattina infatti Palermo si è svegliata tappezzata di striscioni, in tutte le scuole e lungo tutto il campus universitario palermitano, con su scritto “Le lotte non si arrestano! Gianmarco libero!”. Ma oltre alla presenza visiva di questa solidarietà, ancora più palpabile è stata la presenza fisica delle centinaia di persone che questo pomeriggio hanno affollato l’Aula Magna di Lettere e Filosofia. Una sala gremita di studenti universitari, studenti delle scuole, colleghi, amici, conoscenti, e semplici passanti mossi dalla campagna che è stata messa in campo fin dalle prime ore di ieri mattina per richiedere la libertà di Gianmarco. Di questo, di fatto, si tratta; Gianmarco, studente di Ingegneria dell’Energia dell’Università di Palermo, conosciuto da colleghi e professori come ragazzo che affianca alla vita universitaria un percorso di lotta quotidiano che lo vede impegnato nella difesa, strenua e determinata, dei diritti sociali. Gianmarco, che mai una volta si è tirato indietro nella lotta contro le ingiustizie, che ha infuocato numerose piazze munito di megafono alla testa dei cortei.

Riguardo ai provvedimenti giudiziari, attendiamo l’interrogatorio che avrà luogo nei prossimi giorni. Nel frattempo, continuiamo ad organizzare una riposta tempestiva e concreta: questo pomeriggio infatti l’assemblea cittadina, al termine di una serie di interventi dei presenti che hanno raccontato avvenimenti sia collettivi che personali riguardanti la figura di Gianmarco nelle piazze, nelle scuole, all’università e in città, ha lanciato una manifestazione cittadina che partirà sabato pomeriggio alle 17:00 da Piazza Bologni, diretta alla Casa Circondariale Pagliarelli, carcere all’interno del quale Gianmarco è trattenuto in questo momento.

Sarà un’ulteriore dimostrazione quella di sabato, insieme all’assemblea di oggi e alla campagna che in questi giorni sarà portata avanti, che dimostrerà ancora una volta che non basta chiudere in cella un compagno per fermare le lotte. Quest’attacco si configura come l’ennesimo tentativo da parte di chi prova ad ostacolare con ogni mezzo repressivo l’esistenza e la resistenza dimostrata da anni da realtà autorganizzate che si muovono dal basso come il Collettivo Universitario Autonomo.  “Se toccano uno toccano tutti”, questo è il motto paradigmatico che oggi più che mai riecheggia nelle scuole e nell’ateneo palermitano. Gianmarco è in arresto in questo momento, ma la Palermo delle lotte non si fermerà un attimo fino a quando non verrà liberato e tornerà a lottare in prima fila nelle piazze come ha sempre fatto.

 

Questi gli indirizzi per scrivere agli arrestati per aver partecipato al corteo nazionale antifascista. Tre ragazzi sono stati denunciati a piede libero per concorso in devastazione e saccheggio, un compagno è attualmente latitante.

Filippo Esposti, casa circondariale “Ca del Ferro”, Via Palosca 2, 26100, Cremona

Kuljit Tawari, Casa Circondariale “Ca del Ferro”, Via Palosca 2, 26100, Cremona

Giovanni Marco Codraro, C.C. Pagliarelli Piazzale Pietro Cerulli 1, 90129 Palermo

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