InfoAut
Immagine di copertina per il post

Quante occasioni perse

Si, un’altra occasione persa dal ministro del Lavoro per stare zitta. Ma anche una nuova occasione persa per la democrazia rappresentativa italica. Questi sono i dati che riceviamo in questi ultimi giorni, in un blob che va dalla Fornero a Favia, passando per Draghi e le prime lotte di questo settembre.

Ancora una volta l’Elsa piangente non riesce a tacere, inanellando l’ennesima dichiarazione sprezzante nei confronti di tutti quei lavoratori in maniera differente precari che in questi mesi si trovano di fronte alla devastante prospettiva della perdita del salario in seguito alla chiusura delle loro aziende.

“Non possiamo garantire il posto di lavoro a tutti” dice la sempre simpatica ministra, mentre contemporaneamente l’Ocse diffonde il dato shock secondo il quale 116 milioni di cittadini dell’UE sono a rischio povertà. La solidarietà a parole dimostrata dal titolare del ministero del Lavoro rasenta il ridicolo, mentre gli effetti della sua controriforma, soprattutto il licenziamento per motivi economici iniziano ad essere applicati nelle aziende.

In atto, lo diciamo da tempo, c’è un generale processo di attacco e svalutazione della posizione geopolitica italiana nel mercato del lavoro. Produrre in Italia (ma anche in Grecia, Portogallo, Spagna) deve costare di meno. Punto e basta.

L’utilizzo della crisi come mezzo per spazzare via welfare e diritti è una realtà evidente, e la recente mossa di Draghi, accolta con favore irrazional-nazionalistico dai media, di permettere alla BCE di acquistare in maniera illimitata i titoli a breve termine dei paesi europei in difficoltà non è altro che uno dei costanti palliativi con i quali si cerca di ammortizzare la crisi un pochettino, giusto il tempo per non farla degenerare a livello sociale e per permettere ai dispositivi dell’austerity di rosicchiare qualcosina in piu. L’intervento della BCE è infatti subordinato all’accettazione di quelle regole di comportamento che come già abbiamo rimarcato piu volte, svuotano di tutti i propri contraddittori contenuti la nostra “democrazia”.

Un doppio schiaffo, quello ad opera Fornero-Draghi, da contrastare attraverso una ripresa del conflitto sociale contro le istituzioni del governo tecnico della crisi ma anche contro l’azione di quei sindacati che, come il caso dell’Ilva di Taranto ci insegna, svolgono un ruolo tutt’altro che marginale nella gestione dello status quo. E se la stessa Fornero dichiara di voler evitare che si arrivi ad uno sciopero generale chiamando alla collaborazione e all’equilibrio gli stessisindacati, noi sappiamo che solo una nuova ondata di mobilitazione dal basso, a partire dalle lotte studentesche, può sperare di modificare gli equilibri e a farla finita con le opzioni tristi della delega.

In questo quadro la vicenda che ha scosso il Movimento 5 Stelle sarà da valutare soprattutto in termini di impatto sulla base elettorale; non c’era bisogno di fuorionda (ad hoc?) di Favia per intuire che anche nell’orizzontalissimo (a detta inanzitutto dei suoi leader) M5S evidentemente le lotte di potere interne esistono e non sono certo inconsistenti.

La speranza è che l’energia che tantissime persone nei MeetUp di tutta Italia e di tanti comitati piu o meno vicini all’esperienza dell’M5S si possa svincolare dai giochini politici e dal prendere posizione verso l’uno o l’altro dei leader e avviare un processo attivo di azione sui territori capace di legarsi alle istanze e alle pratiche dei movimenti.

Se ggiungiamo l’ormai completa svendita di Vendola alle esigenze dei soliti fantomatici moderati, per non parlare del declino irreversibile del PD, contestato svariate volte anche nelle proprie stesse feste, è evidente che la democrazia dei partiti continua a perdere terreno. La parola passa ad un conflitto che, dalla Valle di Susa all’Alcoa, passando per i comitati tarantini e le proteste dei precari della scuola, deve materializzare quell’incubo di un autunno caldo che sia la Fornero che il boss di Confindustria Squinzi (ma anche la Camusso) temono fortemente..

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

forneroGrilloitaliaMonti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cronaca e riflessioni sulla mobilitazione per la Palestina a Pisa

In questi mesi Pisa, come molte altre città d’Italia, ha visto e continua a vedere un’intensa e articolata mobilitazione per la libertà della Palestina e per lo stop al genocidio. Dallo scorso autunno, sin dall’intensificarsi dell’offensiva israeliana sulla Palestina e la ripresa dei bombardamenti su Gaza dopo il 7 ottobre, giovani e studentǝ della città […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

“Lavender”: la macchina dell’Intelligenza Artificiale di Israele che dirige i bombardamenti a Gaza

L’esercito israeliano ha contrassegnato decine di migliaia di gazawi come sospetti per l’assassinio, utilizzando un sistema di puntamento AI con scarsa supervisione umana e una politica permissiva per i danni collaterali, rivelano +972 e Local Call.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

ELEZIONI LOCALI DEL 2024 IN TURCHIA

Riprendiamo dall’osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale questo quadro sulle elezioni a livello locale che si sono tenute in Turchia il 31 marzo 2024. Pur non condividendo l’enfasi sulla rinascita della socialdemocrazia, il testo ha il merito di fornire un panorama chiaro sulla sconfitta subita dall’AKP di Erdogan. La Turchia ha vissuto una […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Uscita la legge europea sull’Intelligenza Artificiale: cosa va alle imprese e cosa ai lavoratori

Il 13 marzo 2024 è stato approvato l’Artificial Intelligence Act, la prima norma al mondo che fornisce una base giuridica complessiva sulle attività di produzione, sfruttamento e utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il colore dei manganelli

Quei fatti si inseriscono in un contesto nel quale la repressione – nelle piazze, nei tribunali, nelle carceri, nei centri di detenzione per migranti – è diventata strumento ordinario di governo

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La crisi nel centro: la Germania nell’epoca dei torbidi. Intervista a Lorenzo Monfregola

La Germania, perno geopolitico d’Europa, epicentro industriale e capitalistico del continente, sta attraversando senza dubbio un passaggio di crisi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Guerre, decoupling ed elezioni negli USA. Intervista a Raffaele Sciortino

Le prospettive del conflitto sociale saranno sempre più direttamente intrecciate con le vicende geopolitiche mondiali, con l’evoluzione delle istanze che provengono da “fuori” e dunque anche con la tendenza alla guerra scaturente dall’interno delle nostre società

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Per una lettura condivisa sul tema pensionistico

All’innalzamento dell’età pensionabile va aggiunto poi un ulteriore problema: mentre gli  importi pensionistici vengono progressivamente abbassati la convenienza  del pensionamento anticipato diminuisce.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Digitalizzazione o giusta transizione?

Sfinimento delle capacità di riproduzione sociale, economia al collasso e aumento del degrado ecologico: di fronte a queste sfide per il settore agricolo non basta il capitalismo verde

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Agricoltori calabresi in rivolta, un’analisi

Ancora sulle proteste degli agricoltori, pubblichiamo questa interessante analisi sulle mobilitazioni in Calabria apparse originariamente su Addùnati il 24 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele vuole Anan Yaeesh, l’Italia intanto lo fa arrestare

Il caso del 37enne palestinese, residente a L’Aquila, accusato da Tel Aviv di finanziare la Brigata Tulkarem.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cannoni italiani contro i palestinesi di Gaza

La conferma giunge adesso direttamente dalla Marina Militare di Israele: alle operazioni di guerra contro Gaza partecipano le unità navali armate con i cannoni di OTO Melara del gruppo italiano Leonardo SpA.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Proteste degli agricoltori in tutta Europa. In Francia una giovane donna investita durante un blocco

Dopo le mobilitazioni degli agricoltori in Germania il movimento si estende in Francia, in particolare nella regione dell’Occitanie. Bloccata la A64 a Carbonne, i blocchi si moltiplicano a macchia d’olio intorno a Tolosa nella Haute-Garonne, bloccata anche l’autostrada A20 di Montauban.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’orrore nucleare di Ghedi e Aviano

Chissà cosa accadrebbe se qualcuno dicesse che in Italia ci sono armi nucleari. Che quella presenza espone di fatto tutto il territorio a essere in qualsiasi momento bersaglio nucleare e che le esplosioni potrebbero causare tra i 2 e i 10 milioni di morti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV: la Francia nell’imbuto della Torino-Lione

Grande è la confusione sotto il cielo della Torino Lione. Un terremoto mediatico si è scatenato qualche giorno fa lungo la faglia tellurica dei rapporti italo-francesi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Aziende produttrici di armi: lobby e interessi italiani.

Secondo la stima diffusa dal SIPRI di Stoccolma la spesa militare mondiale ha raggiunto nel 2022 la somma di 2.240 miliardi di dollari complessivi, ossia una crescita del 3.7% rispetto all’anno precedente.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Perché il nucleare pulito è una chimera

Mentre la Germania spegneva le sue centrali atomiche, l’Italia ha partecipato da «osservatore» a un meeting dei paesi nuclearisti

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

UE: proposta di riforma del patto di stabilità, un costo per l’Italia di 15 miliardi euro l’anno

L’ampiezza dell’intervento che il governo italiano dovrebbe attuare per risanare i conti sarebbe di una manovra correttiva da 14-15 miliardi l’anno in 4 anni oppure di 6-8 miliardi l’anno per 7 anni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La casa è diventata un lusso per pochi: l’emergenza abitativa in Italia

Inflazione, caro bollette, calo del potere d’acquisto dei salari. E mancanza di alloggi a prezzo accessibile. Sono questi gli ingredienti dell’emergenza abitativa che si sta verificando oggi in Italia: sono sempre di più le famiglie sotto la soglia di povertà, sotto sfratto o in attesa di una casa popolare.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Rigettata la richiesta di estradizione per gli esuli politici rifugiati in Francia

La Corte di Cassazione francese ha rigettato la richiesta di estradizione per gli esuli politici rifugiati in Francia ed è definitivo. Che gli affamati di vendetta se ne facciano una ragione. Meglio interrogarsi finalmente sulla storia.