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È sciopero generale contro la Loi Travail. Cortei e scontri in tutta la Francia [AGGIORNATO]

Oggi è il grand jour per il movimento contro la Loi Travail “El Khomri”, la riforma del codice del lavoro lacrime e sangue con cui il “socialista” Hollande vorrebbe concludere il quinquennato della sua presidenza. Come è gia successo in Italia attraverso il Jobs Act, i governi “di sinistra” sembrano ormai rappresentare la miglior testa d’ariete per lo sfondamento neo-liberale delle ultime rigidità che persistono nel mondo del lavoro. Ma la pillola della “competitività”, parola magica con cui giustificare qualsiasi misura che ha come effetto l’impoverimento dei lavoratori, sembra passare con meno facilità Oltralpe.

Nelle ultime settimane diversi cortei (vedi gli articoli di infoaut quiqui, qui e qui) hanno animato le strade francesi con una partecipazione studentesca e giovanile che sembra ampiamente oltrepassare il carattere vertenziale della mobilitazione lanciata dai sindacati. Sindacati in affanno a seguire i cortei selvaggi dei liceali e degli universitari che hanno bloccato più volte i propri istituti per protestare contro una riforma di cui pagherebbero pesantemente i costi al momento dell’entrata sul mercato del lavoro.  Mercato del lavoro che è già una realtà per la maggior parte dei giovani, numerosissimi sono infatti , per esempio, gli studenti che sono costretti a lavori precari per pagarsi gli studi. Da sottolineare che il movimento è stato non solo capace di portare in piazza centinaia di migliaia di persone ma anche di diffondersi in maniera quasi uniforme sul territorio francese dove anche in cittadine medio-piccole si sono visti cortei e azioni significative. 

Ascolta una diretta con Martina ai microfoni di Radio Black-Out per fare il punto delle mobilitazioni nei giorni scorsi:

{mp3remote}http://www.infoaut.org/images/mp3/Francia/martina_scioperofrancia.mp3{/mp3remote}

Oggi banco di prova con lo sciopero generale annunciato dai principali sindacati che chiedono il ritiro puro e semplice della legge e si rifiutano di sedersi al tavolo delle trattative col governo. Molte fabbriche sono state costrette alla chiusura vista l’adesione massiccia allo sciopero, i trasporti pubblici quasi completamente bloccati (un quarto del personale della SNCF avrebbe aderito allo sciopero secondo fonti aziendali) e in edicola non era possibile trovare neanche un quotidiano. La lunga giornata di oggi è stata aperta dai cortei studenteschi e prosegue tuttora.

A Parigi almeno una cinquantina i licei bloccati con i cassonetti dagli studenti per impedire il regolare svolgimento delle lezioni, alcuni dirigenti scolastici per evitare l’afflusso di manifestanti hanno proceduto a una sorta di serrata delle scuole fiaccando di fatto la partecipazioni alle mani sauvage che sono state un po’ meno importanti che nelle scorse settimane. Sono comunque migliaia gli studenti che si sono ritrovati a Place de la Nation per partire con un corteo caratterizzato da continue provocazioni della polizia che ha cercato di effettuare arresti tra i giovani e ha fatto ampio uso di gas lacrimogeni. I liceali hanno reagito con lanci di bottiglie e palloncini di pittura colorata. Pesante carica alla gare de Lyon con la polizia che ha cercato senza successo di circondare i manifestanti che sono infine riusciti a raggiungere place d’Italie luogo del concentramento del grande corteo annunciato questo pomeriggio.

Ascolta un commento ai microfoni di Radio Black-out di Tommaso, inviato di Infoaut, registrato a fine mattinata:

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Sono già diverse decine di migliaia le persone di ogni età che, sotto una pioggia battente, hanno raggiunto la manifestazione. Dopo qualche tensione con il servizio d’ordine della CGT (il principale sindacato) lo spezzone sociale e studentesco è riuscito a piazzarsi in testa del corteo. Mentre scriviamo la polizia prosegue con le provocazioni e i gas, un gruppo di poliziotti in borghese è stato respinto dal corteo e un operaio è stato ferito da una granata sparata dagli agenti delle forze dell’ordine. Grossa tensione alla testa del corteo arrivando a place de la Nation. Prevista una acampada per questa notte per chiedere il ritiro della legge.

A Lione corteo studentesco: circa 400 liceali hanno raggiunto diverse centinaia di universitari per una manifestazione non autorizzata inseguita dalla polizia. Durante il percorso una ventina di militanti di estrema destra si sono avvicinati al corteo con dei caschi per insultare e  provocare gli studenti che hanno reagito per cacciarli. La polizia si è messa in mezzo per proteggere i fascisti e ha ferito due manifestanti che si trovano in questo momento all’ospedale. Verso le due è partito il corteo pomeridiano con i sindacati. Anche qui tensione con il servizio d’ordine della CGT ma gli studenti sono riusciti a prendere la testa del corteo! I tentativi di avvicinarsi dei poliziotti in civile sono stati respinti a pietrate. La maggior parte del corteo è arrivato a Place Bellencourt.

A Nantes 30’000 persone in piazza. Barricate e scontri con la polizia durante la mattinata. Due arresti tra i manifestanti.  Verso le 15:00 segnalati ancora diversi gruppi di manifestanti continuano a costruire barricate per proteggere il corteo dagli attacchi delle forze dell’ordine.

A Tolosa dalla mattina bloccati diverse licei e facoltà. Dalla notte la sede Mirail era stata occupata. Un corteo studentesco di circa 2’000 persone ha iniziato a muoversi in città continuando a riempirsi durante tutta la mattinata. Poco prima della 14 la polizia ha tentato di  spezzare il corteo con una violenta carica. I due cortei hanno quindi resistito alle cariche, si sono ricomprati e hanno proseguito la manifestazione. Pugni e calci dai poliziotti in civile e gas dalla celere. Diversi arresti ancora difficilmente quantificabili.

A Rouen  diverse migliaia di persone in piazza (6’000 secondo la polizia), la sede del Partito Socialista è stata presa di mira dai manifestanti: vetrine rotte, vernice e frutta marcia sulla facciata. Cinque arresti. La polizia ha tentato di disperdere il corteo all’inizio del pomeriggio. Ne sono seguiti momenti di tensione

A Rennes 10’000 persone in piazza dalla mattina. Tentativi di effettuare blocchi stradali e primi scontri con la polizia che ha in seguito cercato d’impedire l’accesso a place du Parlament dove è stata annunciata un “notte rossa” contro la riforma con i manifestanti che vorrebbero accamparsi in massa per chiedere il ritiro della legge.

E ancora 7’000 manifestanti a Grenoble e 3’000 a Calais.

Seguiranno aggiornamenti. Stay tuned!

———-

A Marsiglia il corteo contro la Loi Travail è partito verso le 10 e mezza di mattina. Arrivati alla fine del corteo autorizzato dalle forze dell’ordine, una buona parte degli studenti e delle studentesse hanno deciso di continuare la manifestazione . Reazione scomposta da parte della polizia decisa ad impedire ad ogni costo ai manifestanti di avvicinarsi al centro della città. Anche  qui gas e botte con nove studenti ancora in stato di fermo. Le cariche non hanno fermato la determinazione dei giovani in piazza che sono riusciti ad attraversare il centro per andare a partecipare ad un assemblea generale prevista all’università. È stato lanciato un nuovo appello alla mobilitazione per domani mattina.

Ascolta un bilancio della giornata con Valeria, inviata di infoaut a Marsiglia

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(foto Taranis News & paris-luttes.info)

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31 marsloi travail

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