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Napoli: sgomberata l’Accademia delle Belle Arti occupata

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Da oltre un mese l’Accademia di Belle Arti di Napoli era occupata da studenti e studentesse che rivendicava l’utilizzo di aule studio e del chiostro in seguito alla chiusura delle università da parte del governo.

Questa mattina all’alba circa cinquanta uomini della DIGOS sono entrati nella sede universitaria, ponendo la struttura sotto sequestro e identificando gli occupanti. Alcuni di essi sono stati portati in questura. Una studentessa è stata portata in questura perché non aveva i documenti e la stanno identificando.

Lo sgombero avviene a pochi giorni dell’occupazione del Teatro Mercadante e della giornata di mobilitazione nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo. A inizio marzo i docenti dell’Accademia avevano votato per il no all’occupazione, rifiutando le rivedicazioni di studenti e studentesse.

Nel nostro paese la condizione dell’università in tempi di pandemia è stata totalmente rimossa dal dibattito. Quando se ne parla è esclusivamente per spingere verso ulteriori privatizzazioni, accetramento dei fondi e della ricerca nei poli d’elite e criminalizzazione dei comportamenti giovanili. Il problema di dove studiare, come studiare, con che costi non è stato posto in agenda da nessuna istituzione, mentre migliaia di studenti e studentesse si sono trovati a doversi confrontare con i disservizi, l’assenza di spazi sicuri per studiare e socializzare, l’eventuale calo di reddito proprio e delle proprie famiglie. 

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