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#Fase 2 delle lotte – Manifestazione sotto la regione Emilia Romagna

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Centinaia di persone sotto la Regione Emilia Romagna manifestano a Bologna per aprire una #Fase 2 delle lotte e dei conflitti sociali.

 

Sotto la spinta del sindacalismo conflittuale di Bologna e con l’adesione di numerose realtà sociali, si è svolta una prima iniziativa pubblica del conflitto sociale a Bologna. Una città che negli scorsi mesi è stata attraversata da numerosi conflitti nei magazzini logistici, nelle agitazioni dei rider e del lavoro dello spettacolo, nella campagna Rent Strike per lo sciopero dell’affitto e in molte altre forme che proseguono anche in questi giorni, come con la mobilitazione in corso a TNT. La Regione è stata individuata come una controparte effettiva di questo periodo, per impostare un terreno di rivendicazione e mobilitazione.

Davanti allo striscione “Fase 2 delle lotte: reddito Welfare diritti, per non pagare noi la crisi” si sono susseguite decine di presa di parola da parte di insegnanti ed educatori, lavoratori dello spettacolo e della logistica, studentesse e sindacalisti, centri sociali e scioperanti dell’affitto, precarie e tante altre figure che stanno pagando duramente quanto sta accadendo. Una manifestazione che, nel partire dalla necessità di una auto-tutela individuale e collettiva di fronte alla diffusione del COVID-19 anche rispetto al come si sta nelle piazze, ha pero’ anche rilanciato la necessità di tenere aperti e ampliare spazi di agibilità politica e di organizzazione nei territori e nei luoghi di lavoro. 

Nel chiudere l’iniziativa, dalla piazza è stata rilanciata la possibilità di aprire da qui ai prossimi mesi una convergenza delle lotte che si misuri sulla necessità di far pagare le scellerate scelte padronali di questi mesi, il disastro della sanità pubblica, le incapacità del governo, i primi accenni a una nuova ondata di impoverimento di massa, e di costruire percorsi di trasformazione che, in questo momento terribile, tracciano un nuovo orizzonte di possibilità dentro e al di là dell’attuale crisi. 

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