InfoAut
Immagine di copertina per il post

ZAD, Settimana Intergalattica (racconto)

||||

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il racconto della recente settimana di mobilitazione alla ZAD preparato da uno dei tanti No Tav che vi ha partecipato.

Dopo la grande vittoria della Zad  del Gennaio 2018 con la rinuncia del governo francese alla costruzione dell’ aeroporto (vittoria che dona forza a tutte le altre lotte, dimostrando che è possibile opporsi e vincere) il governo francese ha dichiarato di voler riportare  questo bastione di lotta “allo stato di diritto”.

Con questa dichiarazione si intende lo sgombero delle varie occupazione e dei tanti progetti presenti ( biblioteca, falegnameria , luoghi di incontro, ecc…), non a caso già nell’Aprile e nel Maggio 2018 due attacchi militari molto feroci sono stati messi in campo, proponendo in seguito l’apertura di una negoziazione con gli occupanti e la firma di “ convenzioni di occupazioni precarie “.

A seguito di questa situazione che ha visto giornate di forte resistenza, si è acceso un dibattito intenso fra le varie sensibilità della Zad che ha portato alla rinuncia di una serie di luoghi in particolare nella zona est e una negoziazione non da tutt° accettata. Chi è rimasto ha rilanciato con la ricostruzione di diversi spazi colpiti dall’attacco repressivo, costruendo nuovi spazi collettivi come  quello a fianco della foresta di Rohanne, silenziosa e fresca in queste giornate di fine Agosto,  dove è sorta  una nuova costruzione “zadista” in legno, argilla, paglia e terra battuta: l’Ambassada!

Per l’occasione, dal lunedi 27 Agosto alla Domenica 2 Settembre si è tenuta una “settimana intergalattica”, riprendendo un’espressione spesso e volentieri usata in Chiapas per intitolare i grandi incontri dei “pueblos zapatistas”.

GALASSIE DA DIFENDERE

Durante tutta la settimana hanno avuto  luogo proiezioni, dibattiti multilingue con traduzione simultanea, incontri, scambi e convergenze tra  le tante lotte ed esperienze di autogestione e di contropotere:  i quartieri-squat di Lentilleres (Dijon, France), Errekaleor (Gasteiz in Euskadi ), Christiania (Copenhagen, Danimarca), i luoghi della  resistenza  No Tav contro le grandi opere  come da noi in  Valsusa e del movimento NO MUOS (Niscemi, Sicilia), le reti contro il nucleare del Wendland (Bassa Sassonia, Germania ) e di Bure (Grand-Est, Francia),  la lotta per l’abitare con i sindacati inquilini di Barcellona.

Contributi vivi e militanti, con attenzione particolare alla lotta delle donne e dell’ecologia sociale , con ulteriori contributi da parte di  compagn* attiv* in Kurdistan come nel Chiapas.

Ed ogni sera, al calar del sole, l’Ambassada ha accolto proiezioni e retrospettive sui movimenti sociali che oggi costituiscono la costellazione di riferimento per tanti e tante che combattono in Francia e non solo contro il capitalismo e il suo mondo.

Dalla battaglia in Giappone contro la costruzione dell’aeroporto internazionale di Tokio-Narita negli anni ’60, all’Autonomia italiana degli anni Settanta e quella tedesca negli anni negli Ottanta, dalla  meteora inglese di Reclaim The Streets negli anni ’90, fino ai moti insurrezionali anti-CPE in Francia nel 2005 e 2006 – questi ultimi precursori delle recenti proteste contro la “loi travail” sino ai  movimenti studenteschi francesi dello scorso inverno.

Nel corso della settimana ci sono state serate di festa con musiche dei diversi territori in lotta e momenti di lavoro collettivo dalla raccolta delle patate, alla cura delle piante medicinali, alla costruzione/ ricostruzione dei diversi luoghi collettivi.

In particolare, si sono svolte attività agricole e artigianali sulla ZAD, che fianco a fianco della nuova rete “la cagette des terres”, si propongono  di sostenere scioperanti, occupanti e migranti  nella zona di Nantes e in tutta la Francia .

Nelle varie giornate che hanno visto l’incontro tra i territori in lotta si sono affrontati diversi temi che ognuno di noi,  Movimento No Tav  compreso e presente con  una delegazione a questi incontri, si trova spesso ad affrontare nella lotta: come abitare un territorio, come organizzarsi, quali progetti e quali i terreni di lotta  sia in caso di vittoria che di sconfitta, i tempi delle lotte , i differenti terreni  da praticare,  dalle barricate di sassi a quelle di carta, come prendere le decisioni, quale legame con il filo rosso delle lotte precedenti, tempi tattici e tempi strategici, l’immaginario dei movimenti , ecc.

Una  settimana intensa di riflessione teorica , di lavoro comune e di festa, che ci ha dimostrato una volta di più che il capitalismo che devasta e cementifica (sfigurando corpi, esseri, territori) ovviamente non si ferma mai.

Un dato altrettanto certo è quello per cui neppure le tante galassie che in questi giorni si sono incrociate – trasformando ciascuna collisione in fattore di unione – arresteranno la loro corsa verso altri mondi possibili e necessari .

Ci incontreremo nelle prossime lotte contro l’estensione del cantiere Tav in Valle di Susa  , il 29 e 30 Settembre  per occupare nuovi terreni alla Zad, al prossimo G7 che si terrà  nel Paese Basco  e ovunque si accenderà un fuoco di resistenza perché sempre di più vi siano luoghi sottratti agli stati e tante “libere repubbliche” federate nella lotta.

No Tav e Zad ovunque .

Settembre 2018 .

da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Un anno dopo Sainte-Soline: solidarietà, rabbia e gioia per le strade di Nantes

Un anno fa, decine di migliaia di noi hanno marciato in mezzo ai campi delle Deux-Sèvres contro i megabacini, e siamo rimasti intrappolati dalla repressione militare, intrappolati sotto il rombo delle granate sparate a migliaia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Perù volta le spalle agli accordi climatici. I soldi e le lobby vincono ancora

Il Congresso della Repubblica del Perù, con il consenso del Ministero dell’Energia e delle Miniere (Minem), ha abrogato la legge che fissava un termine per la rimozione dei minatori illegali dal REINFO, il registro ufficiale delle attività minerarie nazionali.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

G7 clima, energia e ambiente: basta con i crimini ambientali, basta greenwashing, basta Tav!!!

Il 28, 29 e 30 aprile, Venaria sarà il palcoscenico del G7 dedicato all’energia, al clima e all’ambiente.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino verso il G7: seminari di Ecologia Politica.

Di fronte a transizioni ecologiche ed energetiche che ci parlano di futuri sostenibili e tecnologie salvifiche, vogliamo dotarci di strumenti per smascherare ciò che c’è dietro: logiche di profitto che tendono a separarci e distruggere l’ecosistema che vogliamo costruire insieme.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il socialismo climatico e il collasso del clima

Da un po’ di tempo i media riportano notizie allarmanti sulla possibile interruzione della circolazione meridionale atlantica (AMOC), un vasto sistema di correnti oceaniche, componente chiave della regolazione del clima globale di cui fa parte la Corrente del Golfo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Fukushima: “Il governo sta riscrivendo la storia dell’incidente”.

Tredici anni dopo il disastro di Fukushima, la ricercatrice Cécile Asanuma-Brice racconta a Reporterre le conseguenze del processo di decontaminazione della regione e i pochi ma difficili ritorni dei suoi abitanti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Guardiani della terra maremmana per una transizione ecologica giusta

Cresce nella Maremma ed in Tuscia la resistenza dal basso all’espansione incontrollata di megaimpianti di energia eolica, nuova frontiera del “landgrabbing”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

G7 energia, clima, ambiente a Venaria, prepariamoci insieme ad accoglierlo!

Durante il G7 si riuniranno le principali potenze economiche per discutere come disegnare i prossimi passi della cosiddetta transizione energetica ed ecologica.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Olimpiadi. Cominciato il taglio di 4.500 larici

Il bob è una delle discipline delle olimpiadi invernali. In Italia nessuno, o quasi, pratica questo sport. La pista costruita a Cesana per le Olimpiadi del 2006 è un monumento allo spreco, alla distruzione di risorse per l’interesse di pochi signori del cemento e del tondino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

2.9 Radura || Le catene agricole. Agroindustria e lavoro in Piemonte

In questa nuova puntata di Radura torniamo a parlare di agricoltura. Lo facciamo a partire da un approfondimento delle catene del valore in un territorio specifico che è quello del Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: la questione dei terreni e l’influenza politica nelle zone delle milizie hanno motivato l’assassinio di Marielle Franco

Secondo il documento, i fratelli Brazão decisero di assassinare Marielle Franco perché si opponeva alla votazione del Progetto di Legge (PL) 174/2016, di cui era autore Chiquinho Brazão, allora consigliere.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello dei lavoratori palestinesi per la Giornata della Terra. Lottiamo per la nostra terra e per la nostra libertà

Il 30 marzo in Palestina è il Giorno della Terra, che ricorda i caduti negli scontri del 30 marzo 1976 quando l’esercito israeliano inviò le proprie forze in tre paesi (Sachnin, Arraba e Deir Hanna) allo scopo di reprimere le manifestazioni che ebbero luogo a seguito della decisione delle autorità israeliane di espropriare vasti terreni agricoli. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia, l’ISIS e lo scacchiere della Jihad internazionale

La Russia è da tempo nel mirino dell’Isis e il gravissimo attentato di Mosca ne è la conferma. L’Isis, nonostante la sconfitta del Califfato nato tra Siria e Iraq, continua ad essere forte nel Caucaso, nel cosiddetto Khorasan e in Africa.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Antifa Budapest: Corteo a Roma né prigione né estradizione

Sabato 23 marzo a Roma c’è stato un corteo in solidarietà con Ilaria Salis, Gabriele e tutte le persone imputate per i fatti di Budapest. Il corteo è partito da metro Policlico, è passato nei pressi dell’ambasciata e poi è entrato nel quartiere di San Lorenzo dove si è concluso. Abbiamo raccolto diverse voci dal […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il Fentanyl e la dolorosa condizione umana

Il dilagante consumo di fentanyl negli Stati Uniti rappresenta certamente «un dramma americano», come si legge negli ultimi due anni sui quotidiani

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Italia stanno sbarcando molti mezzi militari americani

La denuncia dei portuali del Collettivo Autonomo dei Lavoratori Portuali (CALP) di Genova

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Instagram, funzionamento e controversie delle nuove restrizioni sui contenuti politici

Da qualche giorno, probabilmente, avete notato su Instagram (e, in minor misura, anche sugli altri software di Meta) post inerenti ad una nuova limitazione, che sembra vera e propria censura, dei contenuti politici.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: dopo le cariche all’inaugurazione dell’anno accademico, occupato il rettorato

Occupato il rettorato dell’Università di Bologna. L’iniziativa si inserisce all’interno della “Israeli Genocide Week”, settimana di solidarietà e mobilitazione nelle Università contro il genocidio in corso a Gaza, promossa dai Giovani Palestinesi d’Italia.