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Val Susa. Allarme recinzioni alla baita Clarea. No Tav occupano l’A32

Al momento la situazione si è stabilizzata. Dopo la lunga giornata di resistenza di oggi la polizia, molto nervosa, ha cercato di mantenere lontani i presidianti dalle recinzioni sparando una cinquantina di lacrimogeni anche in direzione della baita Clarea, intimando a chi era in prossimità delle reti di andare via. la presenza di polizia anche presso la galleria di giaglione ha fatto temere un operazione di sgombero che di fatto però non c’è stata. Ora c’è gente alla baita e gli accessi sono liberi. E’ accessibile anche la strada da e per Giaglione.

Ore 01.15 – Le forze dell’ordine hanno iniziato l’attacco, al Presidio Clarea è iniziata la pioggia di lacrimogeni, i soldatini di piombo sono fuori dalle reti, l’autostrada è chiusa, hanno chiuso l’accesso anche dal sentiero da Giaglione, per ora si può raggiungere la baita dal sentiero che parte dalla Ramat! 

Ore 24.00 – Una importante giornata di lotta si è chiusa, il presidio in val Clarea prosegue e la lotta va avanti. Molti no tav domani continueranno…

Ore 22.50 – Circa  300 manifestanti No tav, dopo un’intensa giornata di presidio e azioni  alla recinzione lato Clarea, stanno ora occupando l’autostrada A32 proprio sopra la zona del fortino delle forze dell’ordine.  La situazione per ora non è tesa. Parallelamente continua la presenza dei manifestanti sia nella zona del campeggio, sia alle recinzioni lato Clarea. Questa è la valle che resiste. A sarà dura

Ore 19.30 – Approfittando di un momento di distrazione delle forze dell’ordine, un altro attivista No Tav è riuscito a salire sul braccio dell’escavatore che si accingeva a scavare le buche per la posa dei pali della recinzione. La situazione rimane tesa e il popolo No Tav continua ad affluire nei prati del non cantiere.

Ore 16.12 – I due attivisti sono scesi dalla ruspa e gli altri ragazzi presi sono stati liberati. Il presidio continua.

Ore 16.04 – E’ indetto per stasera alle ore 18,00 un concentramento presso la Baita Clarea al fine di circondare l’escavatore e preservare le piante piantate dal Movimento. Si raccomanda un abbigliamento adeguato e di portarsi la cena al sacco. Fermali è possibile, fermarli tocca a noi!

Ore 14.30 – Due no tav si sono aggrappati e sono tutt’ora appesi al braccio dell’escavatrice meccanica della ditta che dovrebbe eseguire i lavori. Le forze dell’ordine hanno circondato il mezzo e ora si sta avvicinando l’idrante della polizia.


Le forze dell’ordine hanno sgomberato il gazebo dei digiunanti del presidio Clarea, situato proprio davanti al cantiere alla Maddalena, si sono verificate tensioni con la polizia dinnanzi all’ennesimo esercizio militare, ‘motivato’ dalla necessità di allargamento delle recinzioni… Seguiranno aggiornamenti.

 

Messaggi dalla Val Susa

Ore 11.15 – Dopo l’avviso di ieri, poco fa,  le forse dell’ordine sono uscite dal cancello, hanno spinto e spostato di forza Guido, che stava portando avanti il suo sciopero della fame, e adesso stanno cercando di allontanare la gente. Lo scopo dell’operazione è quella di crearsi lo spazio per provare ad allargare le recinzioni di un altro po’.

Chi può raggiunga i presidianti per dare loro sostegno!!! …sarà dura!!!

 Ore 9.40 – Tutto tace… un folto presidio di no tav ha atteso e sostenuto la resistenza del digiuno al cancello. La situazione è tranquilla e nessuno ha cercato fino ad ora di aprirlo per allargare il cantiere. 

 

15 agosto – Le forze dell’ordine vogliono aprire il cancello, in cui sono incatenati i compagni che stanno digiunando, per procedere all’allargamento del fortino. Per la questura l’ultimatum è chiaro, da martedi mattina il cancello si dovrà aprire e i digiunanti dovranno spostarsi.

Siamo tutt* determinati a resitere allo sgombero.

Tutti  i no tav che possono sostenerli sono invitati a recarsi fin dalle prime luci dell’alba (almeno dalle ore 5.30) alla baita (lato Giaglione).

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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